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VENERDÌ 24 MAGGIO SI CHIUDE IL SIPARIO SU CIVITANOVA DANZA TUTTO L’ANNO

CON UN DITTICO INTERNAZIONALE – HASTA DONDE? E TAO TE – IN ESCLUSIVA REGIONALE

 

 

ANCONA –Un dittico di spessore internazionale in esclusiva regionale conclude venerdì 24 maggio al Teatro Annibal CaroCivitanova Danza tutto l’anno,rassegna promossa dal Comune di Civitanova Marche, dai Teatri di Civitanova e dall’AMAT. Hasta Dónde? è il titolo del brano presentato dalla compagnia di Sharon Fridman, formazione spagnola guidata dal coreografo di origini israeliane in scena con questa coreografia basata sull’improvvisazione, un “gioiello di intensità e sfumature” come l’ha definita “El Pais”. Dopo essersi aggiudicato diversi premi – tra i quali il Rudolf Laban Prize per la migliore performance di danza contemporanea dell’anno 2010 in Ungheria –, Ferenc Fehér presenta al pubblico di Civitanova DanzaTao Te, un duetto per danzatori (in scena lo stesso Ferenc Fehér con Ákos Dózsa) che si rifà al leggendario saggio cinese Tao Te Ching – La via della virtù di LaoTze.

 

Nato in Israele nel 1980, Sharon Fridman vive oggi a Madrid ed è il direttore del gruppo Projects in Movement. La sua carriera di danzatore comincia nel 1999 con la prestigiosa Ido Tadmor Dance Company di Tel Aviv e prosegue prima con la Kibbutz Contemporary Dance Company e poi con la Vertigo Dance Company; partecipa ad altri numerosi progetti presso il rinomato centro di danza israeliano Suzanne Dellal Center sempre in qualità di interprete. Nel 2008 partecipa a Dance Lines ’08, un progetto di sviluppo per giovani coreografi del Royal Opera House di Londra sotto la direzione artistica di Wayne McGregor. Estratto di 20 minuti dello spettacolo Al menos dos caras realizzato al Festival di Otoño en Primavera 2011,Hasta dónde?è un duo – affidato a Arthur Bernard-Bazin e Sharon Fridman – basato sulla tecnica della contact. A luglio 2011 lo spettacolo ha ricevuto il primo premio e il premio del pubblico al concorso Burgos-New York e nel 2012 il premio Alicia Alonso CIC’2012. “Hasta dónde? – scrive il coreografo in riferimento al lavoro presentato a Civitanova Marche – è una lotta tra due parti, tra due facce interiori. È la manipolazione che pratichiamo su noi stessi per arrivare… Fino a che punto? (ossia hasta dónde?). Fino a che punto si può comunicare, si può soffrire, ci si può buttare o si può essere gettati? Questo è il concetto del lavoro. Siamo andati verso i limiti della manipolazione fisica tra due corpi e abbiamo iniziato a rompere i muri.”

 

Danzatore autodidatta e coreografo dal 2007, Ferenc Fehér ha fatto parte per diversi anni della compagnia Finita La Comedia, diretta da Anikó Juhász, con cui ha vinto diversi premi e ha affinato uno stile unico e particolare che mescola le arti marziali a una danza free style. Le sue coreografie hanno girato importanti festival internazionali e si sono aggiudicati il riconoscimento della critica. Dopo aver vinto diversi premi, Tao Te arriva ora sulla scena marchigiane. Il titolo di questo duetto per danzatori (in scena lo stesso Ferenc Fehér con Ákos Dózsa) si rifà al leggendario saggio cinese Tao Te Ching – La via della virtù di LaoTze. Nel titolo Tao fa riferimento alla via, alla legge universale mentre Te alla virtù, il potere attraverso cui Tao si manifesta. Il compito è quello di conservare armonia. Il vecchio saggio invita le persone a ricercare una vita virtuosa e significativa, ma descrive anche il fallimento che questa ricerca implica: si crea quindi una specie di tensione che risulta ben visibile nella danza. Uno spettacolo intenso di 40 minuti che è la storia di due uomini con differenti caratteri e attitudini. Lo spettacolo è per la gran parte del tempo un duello senza fine tra due danzatori che sembrano vivere in simbiosi, come se non esistessero senza un partner o un avversario.

 

Per informazioni: Teatro Rossini 0733 812936, Teatro Annibal Caro 0733 892101, AMAT 071 2072439.

Inizio spettacolo ore 21.15.

 

PESARO, GIOVEDÌ 23 MAGGIO

TEATROLTRE OSPITA L’ORIGINE DEL MONDO. RITRATTO DI UN INTERNO DI LUCIA CALAMARO

SPETTACOLO RIVELAZIONE, PLURIPREMIATO AI PREMI UBU 2012

 

 

Giovedì 23 maggioTeatrOltrerassegna dedicata alla scena contemporanea promossa da Comune di Pesaro, Comune di Urbino, AMAT con il contributo di Regione Marche e Ministero per i Beni e le Attività Culturali – ospita al Teatro Sperimentale di PesaroL’origine del mondo. Ritratto di un internoscritto e diretto daLucia Calamaro. Si tratta di un pluripremiato spettacolo rivelazione in 3 atti (Donna melanconica al frigorifero, Certe domeniche in pigiama e Il silenzio dell’analista):Premio Ubu 2012 come “Nuovo testo italiano o ricerca drammaturgica a Lucia Calamaro”, Premio Ubu 2012 per la “Miglior Attrice a Daria Deflorian”, Premio Ubu 2012 ex aequo per la “Miglior Attrice non protagonista a Federica Santoro”.

 

La pièce conduce in un mondo fatto di elucubrazioni e quotidiano: una famiglia che ha l’abitudine di scandagliare il reale mentre mangia, chiacchiera, si veste; una casalinghitudine filosofica che sbatte contro la propria comicità grazie a una lingua teatrale e avvolgente. L’interno ritratto è la casa, dove vivono una madre e una figlia, arrivano altri personaggi della costellazione familiare, dove interviene programmaticamente la figura di una psicanalista, dove gli elettrodomestici sono simili a ingombranti, monumentali divinità. Ma quell’interno è ancora di più un universo interiore umano così rovistato, malmesso e storto che riesce di nuovo a essere solo grazie alla reinvenzione di un suo racconto.

 

C’è qualcosa di incontenibile, di genialmente abnorme nella scrittura di questa autrice – scrive Renato Palazzi, sulle pagine de “Il Sole 24 Ore” -, dotata di una personalità per vari aspetti unica nel teatro italiano, che riesce a rendere in qualche modo assoluti anche i dettagli più insignificanti della minuta quotidianità dei personaggi.

Come si può definire il ciclo di quattro testi raccolti insieme ne L’origine del mondo? Un grande affresco sul tormento dei rapporti familiari, in particolare sul travagliato, soffocante legame madre-figlia? La rappresentazione – anche ironica, a tratti buffa – di un’impari lotta per sfuggire alla depressione? Un’acre riflessione sull’impotenza della psicanalisi? Lo spettacolo è un po’ tutto questo, ma è soprattutto una lancinante discesa nel dolore, un dolore senza nome, senza fine, senza una causa apparente che lo motivi.”

 

Lo spettacolo – interpretato da Daria Deflorian, Federica Santoro e Daniela Piperno – è prodotto da ZTL-pro in coproduzione con Armunia e Santarcangelo 41 Festival internazionale del teatro in piazza, in collaborazione con Fondazione Romaeuropa,Palladium Università Roma Tre, Teatro di Romae con il contributo di Provincia di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali.

 

I biglietti (posto unico 10 euro, ridotto 8 euro) sono in vendita presso il Teatro Rossini (0721 387621) nei giorni precedenti lo spettacolo dalle ore 17 alle ore 20 e il giorno di spettacolo al Teatro Sperimentale dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 ad inizio spettacolo (ore 20.30). Per informazioni: Teatro Rossini uffici 0721 387620, AMAT 071 2072439, www.pesarocultura.it , www.amatmarche.net  .




20 Maggio 2013 alle 17:25 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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