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Sanità: intervento del Presidente AIOP Marche alla Conferenza dei Sindaci del 8 maggio 2013

di | in: Cronaca e Attualità, Oblò: Spunti, Appunti e Contrappunti

AIOP

Buon giorno a tutti, ringrazio il sindaco Gaspari che mi ha dato la possibilità di far sentire la voce dell’ AIOP , categoria che rappresento a livello regionale, per cercare di spiegare i motivi per cui non condividiamo la proposta di riorganizzazione del sistema sanitario regionale, ovviamente per quel che riguarda il privato anche se in stretta correlazione con il pubblico.

Noi siamo, tutto sommato, la seconda gamba del sistema sanitario e quindi riteniamo estremamente discriminante apprendere dai giornali ciò che qualcun’altro ha deciso per noi senza minimamente interpellarci atteso che siamo privi di accordi regionali dal 2010 le monospecialistiche e dal 2011 le plurispecialistiche.

È quindi la mancanza di concertazione il motivo principale per cui abbiamo interrotto ogni trattativa con la regione chiedendo l’azzeramento di quanto finora fatto.

Vorrei comunque rappresentarvi la situazione inerente l’area vasta 5 per ciò che, ripeto, riguarda la sola sanità privata

Le case di cura aderenti all’aiop, che insistono sul territorio, sono quattro di cui una monospecialistica e tre multispecialistiche.

Abbiamo attualmente 207 posti letto per le multi e 75 per la mono. La riforma ne prevede rispettivamente 133 e 47 con un abbattimento del 36%.

Letti da riconvertire in lungo degenza 11. ( ripeto che sono dati appresi dai giornali e mai comunicatici ufficialmente ne tantomeno concordati)

Occupiamo 325 dipendenti oltre a 36 medici a tempo indeterminato. Circa 200 liberi professionisti , quasi per la totalità medici.

Abbiamo effettuato, dati 2012, n. 11.000 ricoveri della regione e 15.000 da fuori regione. 85.000 prestazioni ambulatoriali della regione e 42.000 da fuori regione.

Circa 1500 ricoveri inviatici dai PS dei due ospedali. Nei primi quattro mesi di quest’anno ne abbiamo ricevuti oltre 500. Cio’ conferma il trend dello scorso anno.

In caso di riduzione di posti letto sia nel pubblico che nel privato dove troveranno posto i nostri concittadini? La riforma prevede una riduzione di 16 pl a villa San Marco, 37 a villa Anna , 21 a stella Maris ed infine 28 alla San Giuseppe. Quali criteri siano stati utilizzati non ci è dato saperlo.

Noi sosteniamo che togliere i posti letto al privato, visto che sono già pagati nei budget, e’ una finzione che non porta alcuna economia ma che danneggia ulteriormente il sistema. Altra cosa e’ la riduzione del budget ma per questo la spending li ha già ridotti del 2,50% nei tre anni.

Ci siamo dichiarati disponibili anche ad ulteriori abbattimenti purché sostenibili e che non comportino riduzione di personale. Allo stato attuale tale manovra comporterà riduzione di posti di lavoro, riduzione di ricoveri e quindi aumento della mobilità passiva e diminuzione di quella attiva che nel 2012, e’ stata di 22 mln di euro nella nostra area vasta.

Come a dire che ciò che si risparmia oggi sarà pagato domani in termini di mobilità passiva, ciò è inevitabile, quello che non si può comprare nel negozio sotto casa si va a comprare da un’altra parte. È una legge di mercato specialmente per ciò che riguarda l’offerta sanitaria. Oltre al disagio per i nostri concittadini che non è da sottovalutare.

Dicevo prima che tra ricoveri e prestazioni ambulatoriali vengono nelle nostre strutture circa 55.000 pazienti che diventano abbondantemente oltre 100.000 considerando accompagnatori e visitatori. Pensiamo alla ricchezza che tali persone portano al territorio ( alberghi, ristoranti, ed attività commerciali in genere non sottovalutando la promozione turistica che comporterà ulteriori passaggi nelle nostre città. )

Penso che come sindaci non potete sottovalutare questo aspetto e come sindaci non potete sottovalutare i disagi che i nostri concittadini debbono affrontare in caso di ricovero fuori regione ed infine, come sindaci non potete sottovalutare il fatto che, mentre un dipendente pubblico rischia al massimo il trasferimento in altro luogo di lavoro, quello privato rischia la perdita secca del posto di lavoro non essendo previsto , al momento,alcun ammortizzatore sociale per la nostra categoria .

Abbiamo a tal proposito presentato dei progetti per l’abbattimento della mobilità passiva offrendo prestazioni a DRG ridotto, prevedendo anche la partecipazione dei professionisti pubblici, progetti puntualmente disconosciuti dalla nostra regione che preferisce pagare altre regioni impedendo con questo ulteriore creazione di posti di lavoro così preziosi in questo momento, pagati con soldi che in ogni caso andrebbero ad altre regioni.

Noi pensiamo che una buona concertazione avrebbe ottenuto risultati sicuramente più accettabili se la sanità privata fosse stata coinvolta nella stessa riorganizzazione riorientandone la produzione in base alle esigenze del pubblico. Abbiamo flessibilità sufficiente per rispondere alle varie esigenze con la necessaria tempestività.

Depotenziamento di un servizio nel pubblico = potenziamento del privato in modo tale che il cittadino non debba risentire della diminuzione del l’offerta. Il tutto a costo zero in quanto compreso nel budget.

Vorrei ora fare una piccola , grande , riflessione sull’effettivo costo della sanità privata aderente all’aiop, marchigiana.

Incidiamo per il 2% sulla spesa sanitaria della regione, ( 46 mln di euro contro 2mld e 700 mln) come si può comprendere e’ ben poca cosa rispetto alla manovra di 188 mln di euro ed offriamo i servizi che vi ho esposto. Rapportandoli alla regione 55.000 ricoveri ed oltre 400.000 prestazioni ambulatoriali tutte pressoché provenienti dai centri di prenotazione pubblici.

Bilanci alla mano restituiamo allo stato il 50% dei nostri budget in termini di IVA – IRAP – IRES – iCI – TaRSu – Imu ed IRPEF per il personale.

Restituiamo inoltre un ulteriore 29% in termini di contributi INPS ed INAIL

Un nostro ricovero costa al sistema circa 75 euro al giorno.

Riteniamo in conclusione che la sanità privata, se ben integrata con il pubblico magari stabilendo dei livelli di intervento, possa essere una vera risorsa da sfruttare in momenti di crisi come quello che stiamo vivendo invece che un nemico da abbattere con chissà quali fini.

Vi ringrazio per la pazienza e spero che le mie parola siano servite per darvi un esauriente quadro di quello che, al momento, rappresenta la sanità privata delle marche. Attenzione privata come gestione, ma assolutamente gratuita per il paziente e poco costosa per la collettività.

Grazie




8 Maggio 2013 alle 15:28 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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