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No alla chiusura della Haemonetics!

di | in: Cronaca e Attualità

Ugl – Unione Generale del Lavoro

ASCOLI PICENO – Domani mattina Mercoledì 26/06/2013 , manifestazione in Ascoli Piceno dei lavoratori HAEMONETICS contro la chiusura del sito produttivo ascolano.

Il corteo partirà alle ore 10,00 da Campo Parignano, Viale Vellei e percorrerà Via Sacconi, Corso Mazzini, Piazza Matteotti, Corso Vittorio Emanuele, Via dei Bonaparte, Lungo Tronto Bartolomei, Corso Trento e Trieste e terminerà in Piazza Simonetti dove parleranno Sindacalisti e Lavoratori.

La manifestazione unitaria di tutte le OO.SS e della RSU è l’anticipo di un nutrito programma di mobilitazione sul territorio che ha come obiettivo la radicale modifica della scelta della HAEMONETICS di chiudere il sito produttivo di Ascoli Piceno e licenziare 185 lavoratori. Di seguito due volantini che verranno distribuiti durante il corteo.

SEGRTERIA PROVINCIALE

UGL

LOTTIAMO CONTRO IL TRADIMENTO DELLA HAEMONETICS

NO ALLA CHIUSURA DELLO STABILIMENTO DI ASCOLI PICENO

La Haemonetics ci ha tradito; vuole chiudere e mandarci a casa tutti e 185; ha comprato la ex PALL un anno fa; tante le aspettative; finalmente, abbiamo detto, si apre un futuro migliore.

Adesso le sacche per sangue la Haemonetics le vuole fare negli altri stabilimenti, in Messico ed in Asia; allora ci ha detto che non siamo più utili perché rispetto al Messico ed all’Asia gli costiamo troppo; non siamo più il loro business; ci ha tradito nell’anima e nella fiducia.

Perdinci, no, siamo persone, non cose; non ci faremo sbattere fuori come rottami; vogliamo lottare, mai andremo via in silenzio e rassegnati.

Nessuno ci porterà via la speranza; neanche la Haemonetics.

No, su questa fabbrica, non è detta l’ultima parola.

Oggi siamo in piazza, molte donne, molti colori, fischietti e cartelli, determinate ed anche incazzate contro la Hamonetics perché ci vuole togliere pane e lavoro; ma manifestiamo come le donne sanno essere e sanno fare, positive e creative. No, non permetteremo alla Haemonetics di toglierci il Nostro futuro; “la Nostra fabbrica” deve continuare a vivere e produrre.

Questo Nostro territorio, voi donne e uomini di Ascoli Piceno ci dovete aiutare; 185 licenziamenti, vogliono dire 185 salari di meno, dramma per le Nostre famiglie che perdono il lavoro, ma anche calo di domanda e di economia cittadina; meno spese nei negozi e nei servizi, meno soldi che circolano, più crisi per tutto il territorio.

Non abbiamo ricette magiche per evitare la chiusura della Haemonetics, per salvare produzione, lavoro, economia cittadina. Sappiamo però che non possiamo assolutamente permettere la chiusura di questa “Nostra fabbrica”; non si può scivolare sempre più in basso; dovrà pure iniziare la risalita!

La Haemonetics può diventare l’officina dell’incontro di tutte le energie del territorio, per voltare pagina.

Lotteremo con tutte le Nostre forze, certamente in maniera pacifica e Gandhiana.

Mai mollare, mai mollare. Insieme ce la possiamo fare.

 

Maestranze Haemonetics

 

NON MOLLIAMO. NO ALLA CHIUSURA HAEMONETICS

La drammatica chiusura della HAEMONETICS con i 185 licenziamenti si sta abbattendo come una mannaia su lavoratori, famiglie ed economia territoriale.

La pagina HAEMONETICS sembra già scritta.

Questa Nostra presenza nelle strade; questa manifestazione colorata, energica e creativa non vuole assolutamente essere la solita liturgia del passato. No, la chiusura della HAEMONETICS non è un copione già scritto.

Papa Francesco ha detto che il cristiano deve saper essere “rivoluzionario”, che la mondanità va archiviata e che bisogna anche saper andare contro corrente.

Vogliamo affrontare il dramma sociale HAEMONETICS con questo spirito nuovo.

  • Alla HAEMONETICS chiediamo di modificare radicalmente il piano di chiusura dello stabilimento di Ascoli Piceno; la fabbrica deve rimanere produttiva ed attiva con tutto il suo importantissimo capitale umano. Sarebbe immorale che la Haemonetics azzeri l’unico stabilimento produttivo Italiano e continui a fare ricchi affari commerciali con la sanità italiana; non lo permetteremmo.

  • Chiediamo alle Istituzioni di fare veramente la loro parte; non pacche sulle spalle, non solidarietà di facciata; ma atti concreti, anche straordinari, con una netta e decisa scelta di campo.

  • Alla Città, chiediamo sostegno; un sostegno prima di tutto morale per la dignità e la giustezza della Nostra battaglia; un sostegno razionale per gli interessi comuni che rappresentiamo in nome dell’economia del territorio.

Non demorderemo. Con l’aiuto di tutti fermeremo la chiusura della Hamonetics

SEGRETERIA TERRITORIALE UGL




26 Giugno 2013 alle 9:57 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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