Vertice Italia – Serbia ad Ancona
di Redazione | in: Primo PianoAmb. Pigliapoco (IAI): Non usuale la scelta di un capoluogo anzichè una capitale per un vertice di Stato bilaterale
SPACCA: OCCASIONE DI PRESTIGIO CHE VALORIZZERA’ LE MARCHE. UN SEGNALE SIGNIFICATIVO ANCHE PER FAVORIRE LA MACROREGIONE ADRIATICA
ANCONA, 2013-06-04 – “E’ motivo di orgoglio e di grande onore per le Marche la decisione del Governo di tenere ad Ancona il vertice bilaterale di Stato Italia–Serbia. Avere la sede del Segretariato dell’Iniziativa Adriatico Ionica sicuramente avrà pesato sulla scelta delle Marche, così come l’apertura internazionale della nostra regione. Il Presidente del Consiglio, Enrico Letta, con affettuosa determinazione ci ha chiesto questa disponibilità. Faremo di tutto per offrire la migliore collaborazione istituzionale e logistica per lo svolgimento del meeting.“
Così, in una conferenza stampa, il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, all’indomani dell’incontro con il Presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta. E l’ambasciatore Fabio Pigliapoco – segretario generale dell’Iniziativa Adriatico Ionica-Iai – ha tenuto ad evidenziare che un vertice bilaterale tra Governi, presenti nella loro forma istituzionale, vale a dire con i Ministri dei due Stati, non è cosa usuale e soprattutto è eccezionale la scelta di una sede diversa da una capitale. “Il fatto che sia caduta su Ancona, oltre ad inorgoglirci – ha detto – assume una valenza di riconoscimento delle politiche regionali in materia di rapporti con l’estero. E posso dire – ha aggiunto- che questo omaggio alle Marche, come terra vocata ai collegamenti con i Balcani, si deve anche al ruolo che il presidente Spacca riveste in ambito europeo, come presidente del Comitato delle Regioni d’Europa e al suo impegno per la cooperazione e lo sviluppo della comunità europea. “
“Dobbiamo essere tutti più consapevoli – ha poi proseguito il presidente Spacca – che qui nelle Marche abbiamo una funzione distaccata della Farnesina, il Segretariato IAI, che sta lavorando con impegno per la costruzione della Macroregione Adriatica-Ionica. Una strategia che non significa nuove istituzioni, nuove procedure né risorse finanziarie aggiuntive, ma la riorganizzazione complessiva delle politiche europee in una regia coordinata che richiama le responsabilità di tutte le regioni che si affacciano sull’Adriatico e sullo Ionio in una logica di integrazione. In altri termini la Macroregione non può essere la sommatoria di progetti di queste regioni, ma qualcosa di più: un percorso di integrazione delle strategie territoriali integrate in un processo di coordinamento finalizzato alla coesione dell’Europa e al riequilibrio delle relazioni tra Nord e Sud, restituendo un protagonismo al fianco SudEst dell’Europa, oggi sicuramente quello più critico e preoccupante. “
L’incontro con i giornalisti è servito anche per fare il punto dello stato di avanzamento per l’approvazione da parte del Consiglio d’Europa della Macroregione Adriatica, previsto per la fine del 2014, sotto la presidenza Italiana. L’ambasciatore Pigliapoco, dopo aver sottolineato la valenza non solo di coesione sociale della Macroregione come coinvolgimento della società civile, ma anche il valore politico per l’inserimento nella UE di 4 paesi ancora fuori dell’Unione, ha spiegato le ultime fasi del processo di avvicinamento alla realizzazione. “Conclusa una prima fase che è stata prettamente focalizzata sulle attività legate al mare, ci sarà una riunione con il Ministro della Coesione territoriale il prossimo 13 giugno, per avviare la stesura più generale del Piano d’azione che implementerà la strategia macroregionale. La Macroregione, che come concetto nasce da lontano con la Carta di Ancona del 2000 e la IAI nel 2008, ha un significato anche di pacificazione, confronto, dialogo e cooperazione tra popoli che in questi periodi di crisi riveste un valore straordinario.” Strategico inoltre, secondo Pigliapoco, che nella città sede del Segretariato IAI vi siano anche tre forum molto operativi– Camere di Commercio , Forum delle città Adriatiche e delle Università Adriatiche ( UNIADRIA) -con i quali il Segretariato IAI sta collaborando ormai quotidianamente.
ALBUM FOTOGRAFICO VERTICE ITALIA SERBIA E COMUNICATI VERTICE ITALIA SERBIA
Il Presidente del Consiglio, Enrico Letta, e il Presidente del Governo della Repubblica di Serbia, Ivica Dacic, sono stati ad Ancona, martedì 15 ottobre, per il Vertice intergovernativo Italo-Serbo a Palazzo Leopardi (sede della Regione Marche).
Al Vertice hanno partecipato, per entrambi i paesi, i rispettivi ministri degli Esteri, dell’Interno, della Giustizia, della Difesa, dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e Trasporti, dell’Istruzione, Università e Ricerca. Dunque, per l’Italia saranno presenti i ministri Emma Bonino, Angelino Alfano, Anna Maria Cancellieri, Mario Mauro, Flavio Zanonato, Maurizio Lupi, Maria Chiara Carrozza.
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE GIAN MARIO SPACCA SUL VERTICE ITALIA-SERBIA
MACROREGIONE ADRIATICO IONICA: OGGI IL SEMINARIO SUL PIANO D’AZIONE
Il convegno si propone la finalità di realizzare una “convivenza con il rischio”, attraverso l’individuazione di un quadro definito e chiaro delle competenze in materia di previsione, prevenzione e gestione del rischio dalle calamità naturali, quali i terremoti e il dissesto idrogeologico, e delle connesse responsabilità degli amministratori comunali, provinciali e regionali, quali autorità di protezione civile. La normativa in materia di “protezione civile” si presenta infatti copiosa e carente di coordinamento in termini di ruoli e competenze e ciò crea un problema nella direzione di un corretto espletamento delle funzioni di previsione, prevenzione e gestione del rischio e di ordinato e predefinito assetto operativo. In un simile contesto diventa di conseguenza difficile anche educare le popolazioni alla convivenza con i rischi geologici onde evitare situazioni di allarmismo o, di contro, “assuefazione” ai pericoli presenti nei territori in cui si vive. Gli incontri hanno lo scopo di elaborare e applicare una politica attiva di “convivenza con i rischi geologici”, attraverso l’individuazione di scenari di rischio probabili che consentono di aggiornare, o elaborare ex novo, i piani di protezione civile, successivamente testati e fatti conoscere alla popolazione e che contemplino eventuali misure compensative degli svantaggi specificamente sopportati da alcuni nell’interesse di tutti alla prevenzione e alla mitigazione del rischio; creare un team di esperti in funzione di struttura di coordinamento che favorisca la qualità e l’efficacia degli interventi di prevenzione e mitigazione dei rischi; formulare una proposta di modifica alla normativa regionale vigente in materia di protezione civile e creare linee guida rivolte agli amministratori pubblici che consentano ad essi di convivere con il rischio e di educare la collettività ad una convivenza consapevole con le calamità naturali presenti nel proprio territorio.
Al Convegno, oltre alle istituzioni accademiche e del territorio, interverranno: Roberto Oreficini Rosi, Maurizio Ferretti e Pierpaolo Tiberi (Dipartimento per le Politiche Integrate e di Sicurezza della Protezione Civile, Regione Marche); Giorgio Alocci (Comandante del Corpo dei Vigili del Fuoco, Regione Marche); Gilberto Pambianchi, Emanuele Tondi, Andrea Dall’Asta, Fabrizio Lorenzotti, Catia Eliana Gentilucci (Università di Camerino); Elisa Scotti, Francesca Testella, Raffaella Niro, Gianluca Contaldi (Università di Macerata); Mauro Soldati (Università di Modena); Fausto Marincioni (Università Politecnica delle Marche); Vincenzo Luzi (Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Macerata); Maurizio Mangialardi (Presidente ANCI Marche); Cinzia Gagliardi (Comandante Regionale Corpo Forestale, Regione Marche); Francesco Martino (ANFACI); Marco Altamura e Luca Ferraris (Fondazione CIMA); Andrea Pignocchi (Presidente Ordine dei Geologi delle Marche).