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Importante finanziamento per un progetto di ricerca UniCam sul controllo della malaria

di | in: Cronaca e Attualità

Camerino, 30 ottobre 2013 – Un importante finanziamento, del valore di oltre 500.000 euro, è stato assegnato, nell’ambito del Bando Prin 2012 (Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale), ad un progetto di ricerca dal titolo: “Controllo simbiotico di zanzare vettrici: dal laboratorio al campo” coordinato dal Prof. Guido Favia, docente della Scuola di Bioscienze e Biotecnologie dell’Università di Camerino.

 

Il progetto di ricerca, mediante manipolazione genetica, si propone di “realizzare” un microrganismo che riunisca le caratteristiche di due batteri già caratterizzati e che potrebbe essere utilizzato nella lotta contro le malattie trasmesse da zanzare. Questo microorganismo, infatti, sarebbe in grado di produrre delle molecole che selettivamente interferiscano con lo sviluppo di organismi patogeni all’interno della zanzara. Lo studio, quindi, ha come finalità la possibilità di utilizzare microrganismi “buoni”, che fanno parte della flora batterica delle zanzare, per contrastare l’azione dei parassiti. Una seconda fase del progetto consiste nell’impiego di strutture che ricostituiscono l’ambiente tropicale, presenti all’Università di Perugia (uno dei membri partecipanti al progetto), al fine di rilasciare le zanzare in ambiente controllato e confinato per verificare le modalità con cui i batteri ricombinanti possono interferire con gli agenti patogeni in una situazione quanto più somigliante alla situazione naturale.

 

“Siamo particolarmente lieti di aver ricevuto questo considerevole finanziamento – ha sottolineato il Prof. Favia – sia per il riconoscimento della qualità del nostro lavoro che per l’opportunità di dare un ulteriore forte impulso alle nostre ricerche. La soddisfazione è ancora più grande se si considera che quest’anno la quota totale destinata al finanziamento di questi progetti ministeriali è stata davvero esigua e, conseguentemente, si è creata una competizione davvero notevole. Se la sperimentazione che stiamo portando avanti dovesse dare risultati positivi – prosegue il Prof. Favia – potrebbero esserci buone probabilità di persuadere la comunità scientifica e le organizzazioni preposte a passare dal lavoro di laboratorio alla realizzazione su campo di metodi di controllo della malaria basati su questi microorganismi”.




30 Ottobre 2013 alle 16:33 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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