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Nuovi appuntamenti del 13mo Festival Pergolesi Spontini sul tema “Lo scettro e la bacchetta”.

di | in: Cultura e Spettacoli

Pergolesi Spontini Festival

Venerdì 11 ottobre al Teatro Comunale di Montecarotto il pianista napoletano Roberto Cominati esegue pagine legate all’anniversario della nascita di Wagner e Verdi.

Sabato 12 ottobre dalle ore 14,30 fino a sera, al Teatro Moriconi di Jesi, un avvenimento di rilievo per la storia del cinema italiano con il convegno “Immagini e suoni della Vestale di Spontini nel cinema muto” e i due cineconcerti “Lo Schiavo di Cartagine” e “Cabiria” in prima esecuzione in epoca moderna, Roberto Polastri dirige l’Orchestra Filarmonica Marchigiana

 

 

Jesi (AN), 9 ottobre 2013 – Prosegue il XIII festival Pergolesi Spontini dedicato quest’anno al rapporto tra musica e potere, in un percorso multidisciplinare tra musica arte e cinema che mette in luce affinità e contrapposizioni tra Gaspare Spontini e i due grandi compositori di cui si celebra il bicentenario della nascita: Richard Wagner e Giuseppe Verdi. Dopo aver inaugurato, sabato scorso, con il concerto di Orazio Sciortino, il Festival propone un nuovo appuntamento pianistico con Roberto Cominati, venerdì 11 ottobre alle ore 21 al Teatro Comunale di Montecarotto. Nel concerto dal titolo “Salotto Musicale”, l’artista napoletano esegue un denso programma di parafrasi di capolavori d’opera di Verdi  e Wagner, nella scrittura di Franz Liszt, Moritz Moszkowski, Hans Von Bülow e Giuseppe Martucci. Di Liszt, sarà eseguito il “Walhall” da Der Ring des Nibelungen di Wagner, il lied “Am stillen Herd” da Die Meistersinger di Wagner, il “Coro di festa e Marcia funebre” dal Don Carlos di Verdi  e la “Danza sacra e duetto finale” dall’Aida di Verdi. Tratta da Tristano e Isotta di Wagner è la parafrasi “Isoldens Tod. Schluß-Szene” di Moszkowski; da Die Meistersinger di Wagner è il “Concertparaphrase über Die Meistersinger Vorspiel” di Hans Von Bülow. Chiude il concerto la  “Fantasia” di Giuseppe Martucci sull’opera La forza del destino di Verdi.

Nato a Napoli nel 1969, Roberto Cominati – vincitore nel 1993 del Concorso “F. Busoni” di Bolzano – è oggi ospite delle più importanti società concertistiche italiane e di istituzioni quali il Teatro alla Scala di Milano, il Comunale di Bologna, la Fenice di Venezia, il Maggio Musicale Fiorentino, il San Carlo di Napoli, l’Accademia di Santa Cecilia di Roma, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, l’Accademia Chigiana di Siena e il Festival dei Due Mondi di Spoleto, ha suonato al Théâtre Châtelet di Parigi, al Kennedy Center di Washington, al festival di Salisburgo, alla Beijing Concert Hall,alla Konzerthaus di Berlino, in Inghilterra, Giappone, Australia, Belgio, Olanda, Finlandia, Spagna. Ha collaborato con molti celebri direttori d’orchestra, fra i quali sir Simon Rattle, Andrey Boreyko, Leon Fleisher, Daniel Harding, Yuri Ahronovitch, David Robertson, Aleksandr Lazarev.

 

Sabato 12 ottobre al Teatro Moriconi di Jesi un’intera giornata  è dedicata al cinema muto degli anni ’10 del Novecento con seminari e due cineconcerti in prima esecuzione in epoca moderna, entrambi legati a Gaspare Spontini.  Quando infatti nel dicembre 1908 venne ripresa alla Scala di Milano La vestale, l’opera di Spontini conobbe un significativo ritorno di fiamma, con interessanti ricezioni anche nel cinema muto. Alle 14,30 al Teatro Moriconi, appuntamento con il convegno “Immagini e suoni della Vestale nel cinema muto” con Emilio Sala, Marco Bellano, Stella Dagna, Mauro Giori, Mariann Lewinsky Strauli e Marco Targa. Segue il cineconcerto del cortometraggio “Lo schiavo di Cartagine” (1910), con musiche di Osvaldo Brunetti revisionate da Emilio Sala ed eseguite dal vivo dall’Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta da Roberto Polastri. Alle ore 19,30, sempre al Teatro Moriconi, si tiene il cineconcerto del più famoso film italiano del cinema muto, il colossal “Cabiria” (1914), per la regia di Giovanni Pastrone con le didascalie di Gabriele D’Annunzio e musiche di Manlio Mazza su temi di Spontini, Rossini e Gluck, in prima esecuzione in epoca moderna diretta da Roberto Polastri sul podio dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana. Al Festival, verrà proposta nella sua integrità, per la prima volta, la partitura di Mazza nella versione per piccola orchestra recentemente rinvenuta nella biblioteca del Collegio San Giuseppe di Torino.




9 Ottobre 2013 alle 21:59 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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