Antonella Lattanzi torna con “Prima che tu mi tradisca”

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L’autrice del doloroso, crudo e commovente “Devozione” (Einaudi, 2010), romanzo che si addentrava senza timore nel dramma della tossicodipendenza da eroina, torna in libreria con la seconda attesa prova narrativa, “Prima che tu mi tradisca” (Einaudi, Stile Libero, 2013 – pp. 432; € 19).

Parliamo di Antonella Lattanzi, nata a Bari nel 1979. “Prima che tu mi tradisca” si apre con un episodio del 1943 che cambia le sorti del secondo conflitto mondiale e segna la vita di Giovanni, che ha solo sette mesi e riesce a sopravvivere, portandosi dietro però una predisposizione per il fuoco, per la crudeltà e per il tradimento. Cinquant’anni dopo Angela, figlia maggiore di Giovanni bella e amata da tutti, all’improvviso scompare, proprio il giorno in cui Michela, sorella minore che vive sotto la sua ombra, sta andando a far l’amore per la prima volta. Divisa tra il rancore per la sorella che le ha «rubato» ancora una volta la scena e la colpa di non riuscire a pensare ad altro che alla sua prima volta mentre la sua famiglia vive una tragedia senza precedenti, Michela comincia a sgretolarsi sotto i colpi di un feroce abbandono.

“Prima che tu mi tradisca” mette in scena tutto l’amore e lo squallore che si annida nelle relazioni di una famiglia in cui si conosce un solo modo per stare insieme, farsi del male.

“Prima che tu mi tradisca” è una storia di sorelle condizionata dall’attrito fra la bellezza di Angela e la timidezza aggressiva di Michela.

In “Prima che tu mi tradisca”, infine, la grande Storia e le piccole storie si scontrano e si mescolano, reale e fantastico, verità e menzogna si confondono, a partire da un inconfessabile segreto che guida Angela e Michela da Bari a Roma, passando per il rogo che nel ’91 distrusse il Teatro Petruzzelli, per il mitico gol che Cassano segnò all’Inter nel ’99 e per la straordinaria nevicata del 2012 a Roma.