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STEFANO ACCORSI E MARCO BALIANI PROTAGONISTI DI GIOCANDO CON ORLANDO

IL 29 E 30 NOVEMBRE AL TEATRO LAURO ROSSI DI MACERATA, IL 1 DICEMBRE A SAN BENEDETTO

 

 

Venerdì 29 e sabato 30 novembre proseguono gli appuntamenti della stagione del Teatro Lauro Rossi di Macerata promossa da Comune di Macerata e AMAT con il sostegno della Regione Marche e del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Marco Baliani e Stefano Accorsi affrontano insieme sul palcoscenico il capolavoro di Ariosto Orlando Furioso con Giocando con Orlando, una giostra poetica che sorprende lo spettatore tra sentimenti antichi e nostalgici e mirabolanti avventure. Dopo Macerata lo spettacolo, prodotto da Nuovo Teatro in collaborazione con Fondazione Teatro La Pergola, sarà in scena il 1 dicembre al Teatro Concordia di San Benedetto del Tronto.

 

La giostra è quella dei cavalieri paladini e maomettani che duellando, amando, scontrandosi e scornandosi, tradendo e infuriando, girano in tondo come figure di una macchina giostrante apparendo e scomparendo a seconda del girotondo che il gioco impone. La giostra è l’intera impalcatura dell’Orlando Furioso, un girovagare ciclico, rotondo, fiabesco dove le storie iniziano a girare guidate dalla musica delle parole in rima e di colpo si interrompono, si perdono, restano sospese, in attesa del prossimo giro, ritrovando il bandolo perduto, riprendendo il filo del racconto. Giostra è la sarabanda di parole, sempre cercate in rima, con cui vorticano e volteggiano, nel gioco antico del teatro, mondi, paesaggi, personaggi, sentimenti, passioni, furie e tradimenti.

A susseguirsi sulla giostra dello spettacolo sono dapprima Angelica e Orlando, poi Bradamante e Ruggero, coppie di amanti in fuga e in continuo inseguimento: la posta in gioco è l’amare e l’amore, amore braccato, tradito, sbagliato, dimenticato, sempre ostacolato, finché di rosso si tinge la giostra per l’amore infuriato di Orlando da gelosia posseduto.

Stefano Accorsi e Marco Baliani saltano su e scendono giù dai cavalli in corsa nella giostra (e cavallo alato è l’ippogrifo stregato) in un ludico e ironico carosello di corpi e voci dandosi l’un l’altro a volte la spinta dell’abbrivio a volte l’inciampo dell’ostacolo, cambiando modi e toni del parlare, narrando, monologando e dialogando.

Stefano è il cavalier narrante che tiene le fila dei tanti percorsi, incarnando in mutevole trasformismo tutti i personaggi, giostrando da par suo con sentimenti e passioni, risa furia e pianto in ciel volando tra delusione e incanto; Marco è un folletto saltellante che commenta, insinua, interrompe, suggerisce e spiazza, entrando e uscendo dalla tessitura del racconto, girando in tondo come un jolly errabondo.

 

Per informazioni e biglietti (da 8 a 23 euro): Biglietteria dei Teatri 0733 230735, Teatro Lauro Rossi 0733 25630, AMAT 071 2072439, www.amatmarche.net. Inizio spettacolo ore 21.

Ultima ora: A causa di alcuni problemi di salute degli artisti, lo spettacolo Parkin’Son previsto al Teatro Sanzio di Urbino giovedì 28 novembre nell’ambito di Urbinoinscena 2013.2014, stagione del Teatro Sanzio promossa da Comune di Urbino Assessorato alla Cultura e AMAT con il sostegno della Regione Marche e del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, è rimandato a data da definire.

 

Eventuali biglietti acquistati in prevendita, saranno rimborsati, presso la stessa biglietteria dove è stato effettuato l’acquisto, entro e non oltre il 18 dicembre 2013. L’abbonamento alla stagione di danza resta invece valido per la nuova data.

URBINO, GIOVEDÌ 28 NOVEMBRE IN SCENA LA DANZA

CON PARKIN’SON DI GIULIO D’ANNA

 

 

Giovedì 28 novembre Urbinoinscena 2013.2014, stagione del Teatro Sanzio che nel 2013 celebra i 160 anni dalla apertura, promossa da Comune di Urbino Assessorato alla Cultura e AMAT con il sostegno della Regione Marche e del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, inaugura la sezione dedicata alla danza con l’intenso e pluripremiato Parkin’son di Giulio D’Anna. Il giovane danz’autore sanbenedettese di nascita, olandese di adozione, è stato insignito quest’anno del prestigioso Premio Danza & Danza come miglior autore emergente per la sua “sensibilità alla creazione” e del Premio CollaborAction per la sua ultima creazione O O O O O O O O. In scena lo vediamo danzare con il padre affetto da morbo di parkinson in uno spettacolo che tocca delle corde emotive intime e soggettive, che coinvolge e affascina.

 

Parkin’son è uno spettacolo che ha fatto, e sta ancora facendo, il giro d’Europa, una pièce di danza che arriva a un pubblico anche digiuno dell’arte coreutica, acclamato dalla critica internazionale e dagli spettatori di tutto il continente. Una carriera in ascesa e delle opere che lasciano il segno, Giulio D’Anna è un’artista marchigiano che aderisce a Matilde. Piattaforma della nuova scena promossa da Regione Marche e AMAT insignito del prestigioso Premio Equilibrio di Roma nel 2011. Il giorno di spettacolo ad Urbino alle ore 12 presso la Sala del Maniscalco Giulio D’Anna incontrerà il pubblico.

 

“Con Parkin’son, Giulio D’Anna racconta il suo rapporto col padre Stefano, la storia cronologica della loro vita. Mette in danza un album umano e trasfigurato di eventi “normali”, dove s’intrecciano momenti drammatici e gioiosi, ricordi d’infanzia, attimi presenti e sogni futuri, attraverso nozioni personali e mediche.”, scrive il critico Giuseppe Distefano su “ilsole24ore.com”.

 

Quali sono le differenze tra la generazione del ’49 e quella dell’80? Cosa raccontano due corpi essendo, allo stesso tempo, l’uno l’idea del futuro e l’altro il suo passato? In Parkin’son gli interpreti sono un terapista di 62 anni, senza una formazione in danza, e un coreografo di 31 anni: due generazioni a confronto, un padre e suo figlio per raccontarsi attraverso il corpo. Padre e figlio D’Anna, come se uscissero da una delle storie di Vite di uomini non illustri di Giuseppe Pontiggia, esplorano la loro relazione sul palco: una collezione di eventi personali, drammatici e non, che trovano la propria testimonianza sulle linee della pelle e sulle forme di due corpi legati dal sangue e dalla propria storia. Il progetto nasce dal desiderio di usare “il limite” come fonte di possibilità e di raccontare le due storie con la scansione cronologica delle vite illustri, puntando all’esaltazione di momenti e fatti che, a un occhio esterno, potrebbero non sembrare degni di nota ma che rendono l’esistenza memorabile.

 

Lo spettacolo è prodotto da Fondazione Musica per Roma in collaborazione con Officina Concordia un progetto di Comune di San Benedetto del Tronto e AMAT, Civitanova Casa della Danza un progetto di Civitanova Danza e AMAT. Concept e direzione sono di Giulio D’Anna, le musiche originali di Maarten Bokslag, il disegno luci e le scene di Theresia Knevel e Daniel Caballero.

 

Per informazioni e biglietti (da 7 a 10 euro): biglietteria Teatro Sanzio 0722 2281, AMAT 071 2072439, www.amatmarche.net. Inizio spettacolo ore 21.




25 Novembre 2013 alle 16:49 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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