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Psichiatria nell’Area Vasta 5: la Direzione precisa

di | in: Benessere e Salute

Stroppa

Publichiamo una  nota stampa della Direzione di Area Vasta 5

 

 

Riunione congiunta dei comitati dei Dipartimenti di Salute Mentale – Area Vasta 5

 

 

SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 2013-11-11 – Facendo seguito a quanto apparso sulla stampa locale relativamente alla situazione della Psichiatria nell’Area Vasta n. 5, allo scopo di non generare allarmismi non giustificati, i responsabili dei Dott. Franco Guidotti e Dott. Giorgio Mariani ritengono opportuno fornire alcune precisazioni,

L’argomento è stato trattato in maniera approfondita il giorno 8/11 u.s., all’interno di una riunione tenutasi congiuntamente dai Comitati dei DSM di San Benedetto e Ascoli Piceno.

L’incontro ha riguardato l’esame dei punti critici e le conseguenti azioni da adottare, anche al fine di utilizzare in modo ottimale i posti letto previsti per l’osservazione breve intensiva (O.B.I.).

E’ stata approfondita la situazione dell’assistenza territoriale, i relativi percorsi da integrare, le modalità di intervento omogenee da stabilire.

Nella riunione sono stati inoltre affrontati: la gestione del Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura (turnazione del personale, guardia attiva, ecc) e quella delle strutture convenzionate (in particolare l’utilizzo più funzionale della casa di cura “S. Giuseppe”, al fine di rendere tempestiva l’offerta di cura ed ottimizzare le risorse assegnate per l’assistenza residenziale), ed analizzati attentamente i dati complessivi 2012 a disposizione.

Al termine, i Dirigenti competenti hanno concordato che l’unificazione delle strutture per la Tutela della Salute Mentale non può avvenire sul principio dell’economia, ma prioritariamente sulla qualità e sull’efficacia degli interventi assistenziali.

Il progetto di cui trattasi, infatti, pur essendo per ora in fase sperimentale non prevede dubbi sul suo orientamento: tenderà a spostare l’assistenza sul territorio -in ambito preventivo-, in modo da ricorrere al ricovero ospedaliero solo nei casi di particolare gravità.

Si segnala infine che un primo ricovero di un detenuto dell’Istituto di Pena è già stato gestito nella nuova degenza.

 

 

Dott. Giorgio Mariani, Dott. Franco Guidotti

Francesco Ameli: “Nota aritmetica sanitaria”

Francesco Ameli

Francesco Ameli

ASCOLI PICENO – Al contrario del sindaco Castelli che non ha voluto nè parlare nè incontrare operatori e pazienti del reparto di Psichiatria, in qualità di consigliere comunale, essendo nato un problema di grande rilevanza, mi sono assunto l’onere di avviare una serie di incontri con operatori, le loro rappresentanze ed alcuni pazienti.

Le consultazioni effettuate, come previsto hanno dipinto un quadro dolente per il reparto di Psichiatria e per la sanità ascolana in generale. In quanto forza di opposizione, le istanze di pazienti, cittadini ed operatori verranno poste all’attenzione del comune nelle forme più opportune. Come indicato pocanzi, purtroppo le promesse del “sindaco che ti ascolta” (spot della campagna elettorale di Castelli) sono venute meno tanto che non si è preso nemmeno la briga di iniziare un percorso di ascolto sui temi della sanità.  Il suo ruolo all’interno del comitato dei sindaci potrebbe essere fondamentale affinché la sanità picena ed ascolana non subisca l’ennesimo danno.

L’impressione che molti cittadini stanno avendo è che la riforma in atto con l’Area Vasta veda, a parità di costi, una sensibile diminuzione dei servizi.

Pare, infatti, che per quanto riguarda il reparto di Psichiatria si stia facendo l’esatto contrario dell’obiettivo stabilito dall’Area Vasta, che era quello di diminuire i primariati ed aumentare i servizi.  In tal senso sarebbe opportuno sapere dalla dirigenza se verranno mantenuti gli alti costi di primariato per la Psichiatria ad Ascoli (nonostante il blocco dei ricoveri) e San Benedetto. E se da un versante si eccede, sempre nel nosocomio ascolano mancano i primari nelle discipline chirurgiche.

Scelte che, soprattutto in tempi di crisi economica e dei servizi, faticano a trovare una logica.

Ogni processo decisionale importante dovrebbe essere accompagnato da una dettagliata campagna di ascolto e confronto con tutti gli attori del reparto. Purtroppo sembra che ciò – che dovrebbe essere una prassi – in questo caso non sia stato fatto: sono piombate su operatori e pazienti decisioni prese dall’alto, giustificate in nome di una non meglio specificata “sperimentazione”. È possibile che sulla salute dei pazienti e sulla dignità dei lavoratori avvenga sperimentazione? Questi sono atteggiamenti non consoni ad una gestione seria come quella che ci si aspetta dal dott. Stroppa.

Forse ci si dimentica di come il nosocomio ascolano sia punto nodale per il bacino di utenza di oltre 110000 persone e di come quest’ultimo, nel reparto di psichiatria, abbia la possibilità di accogliere detenuti del Super Carcere.

Oltre ai problemi di carattere generale, forti sono le perplessità su come la struttura di San Benedetto possa accogliere i circa  500 ricoveri psichiatrici annui (200 di Ascoli e 300 di San Benedetto) con pochi posti letto per acuti e poco personale con il rischio concreto di creare un reparto ghetto.

Da fonti interne all’ospedale, sembrerebbe che, nonostante al blocco dei ricoveri ad Ascoli, a SBT il direttore sanitario abbia bloccato i ricoveri fuori area vasta sempre nel reparto Psichiatria creando così nella nostra Area Vasta una situazione simile ad un “embargo psichiatrico”.

La dirigenza, inoltre, fa i calcoli su una legge che non è stata approvata! La legge Balduzzi, infatti, non ha trovato sbocco pratico in quanto con la caduta del governo Monti il suo iter si è bloccato.

Accanto a questa riduzione si impone una riflessione: c’è del personale che da decenni opera nel reparto e che ha acquisito negli anni un know how importantissimo. Nel caso di un trasferimento, tutte queste conoscenze andrebbero disperse.

Vi sono, inoltre, situazioni dubbiose sulla convenienza di appaltare all’esterno le degenze. In soli tre mesi in una SRT di Ascoli Piceno (Villa San Giuseppe) sono stati spesi ben 760 mila euro.

Se a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, non vorrei che la scelta del taglio di psichiatria venga fatta perché si ha a che fare con situazioni sociali che hanno difficoltà ad emergere, considerato che è a volte risulta difficile accettare un parente sottoposto a cure psichiatriche. Nonostante ciò tanti cittadini hanno avuto il coraggio di fare una raccolta di oltre 1200 firme.  Si rischia di essere forti con i deboli e deboli con i forti, come nel caso di altri reparti dove non si h e non si è trovato il coraggio di intervenire.

Purtroppo questa è la dimostrazione di come ancora una volta venga meno un ragionamento che tenga conto del paziente come persona e non come numero.

Sarebbe interessante infine capire dalla dirigenza se nei famosi 40 posti di cui si parla sono inseriti anche i 20 posti letto post acuzie psichiatriche che, da come risulta, sembrerebbero essere non di diretta gestione dell’Area Vasta ma dei DSM della Regione. Di conseguenza possiamo chiederci dove siano i 40 posti sbandierati da Stroppa.

 

Sanità, Castelli: “Benvenuto ad Agostini (ed al suo ventriloquo) nell’opposizione a Spacca”

 Giovanni Gaspari – Guido CastelliGiovanni Gaspari - Guido Castelli

ASCOLI PICENO – In questi giorni si verifica un fenomeno particolare che non posso far finta di ignorare: anche l’onorevole Luciano Agostini e il suo ventriloquo, il neo consigliere comunale Francesco Ameli, stanno scoprendo che la Sanità locale sta facendo acqua da tutte le parti. Una scoperta che ora stanno cercando repentinamente di mettere a frutto, soprattutto dal punto di vista mediatico, per poter mostrare di avere, almeno apparentemente, un’azione politica.
Ebbene, quel che emerge da questo loro affannarsi, per ora circoscritto a dichiarazioni altisonanti a mezzo stampa, è un loro ingresso inequivocabile tra gli oppositori della giunta regionale. E allora non posso che porgere il benvenuto, sia all’onorevole Agostini che al consigliere comunale Ameli, tra gli oppositori della giunta Spacca.
Nel constatare la loro avversione alla politica sanitaria del Governatore regionale, non posso però che evidenziare una forte contraddizione tra il dire e il fare, ovvero tra gli annunci e le azioni concrete per far sì che Ascoli abbia giustizia dal punto di vista della riorganizzazione ospedaliera.
I due neo paladini della Sanità locale se la prendono anche con il sottoscritto, che fin dall’inizio ha paventato quali sarebbero stati i rischi di questa razionalizzazione per l’ospedale ascolano e che aveva messo in guardia circa l’inopportunità di nominare il sindaco di San Benedetto a presidente della Conferenza dei sindaci. Il mio appello cadde nel vuoto tanto che i sindaci di area PD di rito agostiniano vollero e fortissimamente vollero che fosse proprio Giovanni Gaspari a presiedere la conferenza dei sindaci dell’area vasta n.5. In questo contesto, lo scorso agosto, fu valutato il piano industriale proposto da Giovanni Stroppa con la sola voce del sottoscritto che si opponeva allo smantellamento della psichiatria di Ascoli in favore di quella di San Benedetto.
Ora però viene spontaneo chiedersi: perché Agostini, magari con il supporto del suo ventriloquo, non è intervenuto allora (quando si era ancora in tempo) in difesa del Mazzoni ?
Perché non si è provato a contattare allora (quando si era ancora in tempo) i sindaci della vallata per sostenere la mia opposizione al trasferimento di psichiatria ?
Gaspari fa il suo mestiere che è quello di tutelare San Benedetto, ma Agostini e il suo ventriloquo perché non provano a battersi per evitare lo svuotamento del Mazzoni in favore del Madonna del Soccorso*?
Quel che è certo è che da parte mia, per quel che è possibile nel mio ruolo di Sindaco, non mancherà, così come non è mai mancato, l’impegno per contrastare fino in fondo ogni eventuale ingiustizia a danno del territorio che mi onoro di amministrare. Se poi i nuovi oppositori della giunta Spacca dovessero decidere di offrire il loro apporto alla causa e non limitarsi alla propaganda mediatica, sarebbe sicuramente un gesto più coerente ed apprezzabile.
*ndr: svuotamento del Mazzoni in favore del Madonna del Soccorso? Forse avviene il contrario!



11 Novembre 2013 alle 18:35 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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