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da Fermo

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Corso Didattica alla Biblioteca Ragazzi

Giovedì 30 gennaio 2014, alle ore 16.30, presso la Biblioteca Ragazzi (Caffè Letterario) avrà inizio il Corso di formazione gratuito per insegnanti di Scuola Primaria: “La didattica che non t’aspetti: percorsi creativi per la scuola elementare” con la docente VALENTINA RECCHIA, autrice del volume “A scuola di creatività. Giochi e attività per la produzione di testi”, edito da Erickson nel 2013. Il volume è un pratico manuale pensato per gli insegnanti che fanno della creatività intellettuale uno strumento di lavoro, una risorsa didattica, una modalità quotidiana da sperimentare con il gruppo classe.

Si può insegnare ad essere creativi? O ancora, si può fare ad esempio scrittura creativa senza danneggiare la programmazione? A queste e ad altre domande risponderà il Corso di Formazione, articolato in tre appuntamenti pensati in forma di workshop, attraverso i quali l’autrice offrirà spunti e materiali per una riflessione e soprattutto per una pratica nuova e stimolante per l’insegnamento dell’italiano nella scuola primaria (dalla prima alla quinta).

Sarà un viaggio attraverso giochi e proposte di lavoro, che integrerà e arricchirà la programmazione curricolare con materiali nuovi, funzionali e divertenti, pensati per essere subito e facilmente riportati dagli insegnanti nella loro attività quotidiana.

Il corso, completamente gratuito, si svolgerà presso la Biblioteca Ragazzi – Caffè Letterario, è rivolto agli insegnanti della scuola primaria e sarà suddiviso in tre appuntamenti:

  • Primo incontro: giovedì 30 gennaio 2014 dalle ore 16.30 alle ore 18.30

  • Secondo incontro: giovedì 6 febbraio 2014 dalle ore 16.30 alle ore 18.30

  • Terzo incontro: giovedì 13 febbraio 2014 dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

Per informazioni si ricorda che la Biblioteca Ragazzi è aperta tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì, dalle 16.00 alle 19.00 e che il personale sarà a disposizione dell’utenza per ogni esigenza.  

“Alla Biblioteca Spezioli e ai suoi tesori”. La dedica di Dario Fo

Sulla copia del volume Einaudi “Dario Fo. Teatro. A cura di Franca Rame” collocato sugli scaffali della Biblioteca Civica di Fermo, da qualche giorno campeggia la dedica autografa: “Alla Biblioteca Romolo Spezioli e ai suoi tesori. Dario Fo”.

L’attenzione che, con questo gesto e con le lusinghiere parole pronunciate in occasione dello spettacolo teatrale “In fuga dal Senato” dello scorso sabato al Teatro dell’Aquila, il Maestro del teatro italiano, il Premio Nobel per la letteratura, Dario Fo, ha voluto rivolgere alla Biblioteca cittadina sono motivo di grande soddisfazione per la Città.

Lo sono tanto più, in quanto l’apprezzamento è rivolto in particolare alla ricchezza documentaria della Biblioteca, alla sua capacità –attraverso il suo prestigioso posseduto- di dare risposta alle richieste, alle istanze culturali che le sono rivolte.

Dario Fo ha trovato alla “Romolo Spezioli” il libro che cercava, quel libro che ha detto di aver cercato in tanta parte d’Italia: “la vita di Cola di Rienzo” scritta da Zefirino Re e pubblicata a Firenze, per i tipi di Le Monnier, nel 1854.

Su Cola di Rienzo, oggetto della ricerca del Maestro, i cataloghi della Biblioteca “Spezioli” hanno permesso di rintracciare e proporre all’illustre studioso ed attore anche una serie di altre importanti pubblicazioni, assai apprezzate per il numero e per l’interesse bibliografico: una rara edizione della “Vita” pubblicata a Bracciano nel 1631, contenente due ritratti incisi del Tribuno romano; le “Osservazioni storico-critiche” parimenti sulla Vita scritte da Tommaso Gabrini e pubblicate a Roma nel 1806; il ricco saggio “Cola di Rienzo e il suo tempo” di Felice Pepencordt, pubblicato a Torino da Pomba nel 1844; un “Elenco delle lettere” curato e pubblicato dalla Società Romana di Storia Patria nel 1887; la monografia “Cola di Rienzo e la canzone ‘Spirto gentil’ di Francesco Petrarca”, di Francesco Torraca, edito a Roma nel 1885; la roboante “Vita” scritta da Gabriela D’Annunzio e pubblicata in esemplari numerati, con i caratteri della stamperia originale di Giambattisa Bodoni, da Mondadori nel 1930 e, per finire, la più recente“Vita” scritta da Ugo Reale e pubblicata da Editori Riuniti nel 1982, con dedica autografa dell’Autore al prof. Luigi Valentini.

Ancora una volta la Biblioteca si rivela un serbatoio di fonti e di notizie storiche, letterarie e scientifiche di prim’ordine: grazie, Maestro, per aver invitato il numerosissimo pubblico –affluito in teatro a rendere omaggio alla Sua arte- ad andare in biblioteca e, se già ci va, ad andarci di più!

Dalla biblioteca un coro unanime: “Grazie, Maestro, per il suo affetto”.

27 gen 2014
NUOVO OSPEDALE DI FERMO, LA GIUNTA REGIONALE APPROVA LO SCHEMA DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA.

La Giunta regionale ha approvato lo schema dell’accordo di programma tra la Regione, la Provincia e il Comune di Fermo per la realizzazione della nuova struttura ospedaliera a San Claudio di Campiglione. L’intesa ribadisce gli impegni degli enti coinvolti, garantendo il coordinamento delle azioni per determinare tempi, modalità e finanziamento dell’intervento. La delibera è stata approvata oggi dalla Giunta regionale, con la clausola che gli adempimenti delle Regione saranno subordinati all’iscrizione nel bilancio di previsione delle risorse finanziarie necessarie. A fronte di una programmazione nazionale contraddistinta da un’insostenibile diminuzione di risorse destinate alla sanità e agli investimenti sanitari, la Regione ribadisce che “la realizzazione del nuovo Ospedale di Fermo è una priorità che va portata a termine. Si è dimostrato che la sanità marchigiana è ai vertici delle rilevazioni nazionali: prosegue quindi questo lavoro di rafforzamento dei servizi sul territorio, in ogni area delle Marche. Fermo ricopre un ruolo importante nella programmazione regionale e l’intesa con Provincia e Comune intende ribadirlo con forza”.

 

 

PARTE IL PROGETTO CINEMATOGRAFICO DI FABRIZIO FERRARO

FIGURE MUSICALI IN FUGA. PROTAGONISTI PAOLO FRESU E DANIELE DI BONAVENTURA

      IL 27 GENNAIO IN CONCERTO AL TEATRO DELL’AQUILA DI FERMO

 

Con il sostegno del programma MEDIA dell’Unione Europea ed il supporto economico ed operativo della Fondazione Marche Cinema Multimedia – Marche Film Commission e del Comune di Fermo, è partito il nuovo progetto cinematografico di Fabrizio Ferraro “Figure musicali in fuga”. Il progetto che parte da una solida architettura musicale ed è prodotto dalla Run to me Film, prende vita dall’incontro artistico con i musicisti Paolo Fresu, Daniele di Bonaventura e il grande produttore musicale della ECM Manfred Eicher, produttore tra gli altri di Keith Jarrett, Jan Garbarek, Chick Corea, Pat Metheny. Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura si misureranno con l’adattamento in chiave jazz e contemporanea di una fuga di Bach, esplorandone la dimensione sonora e visiva. Fermo, città natale di Di Bonaventura,  insieme a Parigi e Lugano, farà da scenario al documentario. Il progetto è stato presentato oggi a Fermo presso La Rollina del Teatro dell’Aquila dal regista Fabrizio Ferraro, i musicisti Daniele Di Bonaventura e Paolo Freu,  il produttore cinematografico Alessandro De Rita. Il Sindaco di  Fermo, Nella Brambatti   ha introdotto la conferenza stampa ringraziando gli enti che hanno aderito e gli sponsor, Solgas, Fondazione Carifermo e Camera di Commercio “per aver creduto come noi in questo importante progetto culturale. L’eccellenza degli artisti si coniuga con l’umiltà che hanno nel loro approccio.  Il concerto che Fresu e Di Bonaventura dedicano stasera alla città avrà un’importante finalità: il ricavato sarà devoluto al reparto di Pediatria del Murri di Fermo“. Oltre all’assessore Francesco Trasatti,  il direttore della Fondazione Marche Cinema Multimedia, Stefania Benatti  ha sottolineato come questo progetto sappia riassumere tre valori culturali  raramente uniti- il Cinema e la Musica dentro un Teatro – tradotti  in un’unica parola: Arte. Questo  coglie gli obiettivi di valorizzazione del territorio propri di Marche Cinema Multimedia. La responsabile di Marche Film Commission –MCM, Anna Olivucci ha spiegato i motivi per cui “ è stato facile affezionarsi e sostenere  il progetto: “oltre alla fama dei musicisti, la serietà della produzione, la capacità del regista, si intravvedeva nell’incontro con la Musica protagonista, l’armonizzazione con il territorio, la valorizzazione di Fermo e del suo bellissimo  teatro storico, evocando così lo spirito della Cultura delle Marche con grande sensibilità.”     

L’intento di Ferraro, infatti, è quello di reinterpretare in chiave contemporanea  una fuga di Bach cercando di mettere in contatto la tradizione musicale barocca con la musica jazz. “Sto cercando di fare un film in cui la musica sia la vera protagonista – dice Fabrizio Ferraro –  e non è sempre facile nel Cinema, dove la Musica è sempre un contorno. Il modo di suonare di Daniele di Bonaventura e Paolo Fresu ci pone immediatamente dinanzi ad una vera architettura  del fare musica. Dalla trascrizione di una fuga di Bach al suo tradimento”. Per Paolo Fresu Il progetto dovrebbe raccontare l’idea di come nasce un disco e allo stesso tempo dovrebbe permettere al regista di fare un discorso “geografico”, tra Parigi, le Marche, intorno all’idea di una fuga di Bach. Figure musicali in fuga” – aggiunge Fresuvuole raccontare la storia di due musicisti che decidono di fare un disco assieme e dall’altra l’idea, più poetica, di legare tutto questo alla “fuga”, a due figure come le nostre, due musicisti in fuga che si incontrano, si lasciano e poi si ritrovano ancora a lavorare insieme”. “Una importante opportunità  – commenta Daniele di Bonaventura, che scherzando ha detto di voler cambiare mestiere e fare l’attore attraverso il lavoro di Fabrizio Ferraro per poter coniugare la mia esperienza creativa con quella accademica. L’idea di recuperare una fuga di Bach ed inserirla in un contesto cinematografico sia dal punto di vista visivo che dal punto di vista musicale è sicuramente motivo di stimolo ai fini espressivi.” Il produttore Alessandro de Rita ha parlato di “piacevole sorpresa nel trovare un territorio così accogliente e le istituzioni, a partire dalla Fondazione Marche Cinema al Comune di Fermo,  così partecipi ed efficaci. L’impegno – ha detto – appena terminata la realizzazione, sarà  di promuovere il documentario sia a livello nazionale che nei  festival stranieri veicolando le immagini delle Marche. A ciò si aggiunge anche l’impiego di professionalità locali all’interno della troupe per la realizzazione del film. “

In  serata, al Teatro dell’Aquila il concerto dei due musicisti protagonisti del film, organizzato da Gianbattista Tofoni per l’EJN (Europe Jazz Network), il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza  all’ospedale Murri di Fermo. Presente in conferenza stampa il primario di Pediatria , Monaldo Caferri, che ha annunciato la destinazione dei fondi  “ per acquistare microtecnologie utili ad evitare disagi ai piccoli pazienti del reparto.”  Una serata speciale,dunque, articolata in due momenti di grande intensità che sarà introdotta dal bellissimo primo trailer del film la cui realizzazione prosegue a Teatro, con le riprese del concerto, dove  Daniele Di Bonaventura suonerà nella sua città il bandoneon in duo con Paolo Fresu alla tromba. Poi al pianoforte ( la prima volta – ha detto – che nel duo con Paolo mi cimento al piano – insieme a Yuri Goloubev al contrabbasso e UT Gandhi alla batteria. Nella formazione in trio, Di Bonaventura al pianoforte presenta il nuovo lavoro Nadir (realizzato per l’etichetta TUK diretta dallo stesso Fresu), in cui, spiega l’artista, le varie composizioni rappresentano “le fondamenta di tutta la poetica musicale che poi ho trasposto al bandoneon.”

figure musicali in fuga

figure musicali in fuga




27 Gennaio 2014 alle 14:46 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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