Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 14:50 di Gio 16 Mag 2024

dalla Regione Marche

di | in: Cronaca e Attualità, dalla Regione Marche

ricetta elettronica

10 gen 2014
DEMATERIALIZZAZIONE RICETTA CARTACEA E TRASMISSIONE INFORMATIZZATA DATI RICETTE MEDICHE -.

Verso l’addio alla “ricetta rossa”. La Regione Marche e le Organizzazioni sindacali della Medicina Generale e della Pediatria di libera scelta, hanno sottoscritto un Protocollo di Intesa per l’implementazione e lo sviluppo della rete per l’informatizzazione territoriale. Il Protocollo si inquadra nel percorso previsto dalla normativa nazionale per la dematerializzazione della ricetta cartacea e la trasmissione dei dati informatizzati. Questi processi innovativi prevedono l’introduzione di un sistema che permette la prescrizione e l’erogazione di farmaci con i soli passaggi informatici, senza ricorrere alla stampa della consueta “ricetta rossa”. Naturalmente il passaggio a tale sistema sarà graduale e coinvolgerà prima un ristretto gruppo di medici e di farmacie territoriali e man mano sarà esteso a tutto il territorio regionale. “La dematerializzazione della ricetta e l’informatizzazione dei servizi territoriali – spiega il presidente della Regione Gian Mario Spacca – è un’evoluzione ritenuta fondamentale per lo sviluppo del Sistema Sanitario Regionale e dei servizi resi alla collettività. Produrrà infatti un vantaggio per il cittadino e per tutti i soggetti interessati che, a regime, potranno accedere ai servizi senza alcun spostamento di carta con il conseguente risparmio di costi sia per i singoli che per la collettività. Sarà inoltre possibile un maggior controllo sulla spesa farmaceutica. Anche in questo caso si conferma la validità di un modello di sviluppo regionale perseguito da questa giunta e basato sull’innovazione attraverso l’in¬tegrazione in rete di servizi, soggetti e attività con tre obiettivi principali: la qualità, l’ efficienza e il risparmio”. Dal punto di vista pratico, in questa fase di avvio che comincerà entro il mese di gennaio, il cittadino che si rivolge dal proprio medico di fiducia, se lo stesso collabora all’iniziativa, al momento della prescrizione del farmaco, si vedrà consegnare, al posto della “ricetta rossa”, un promemoria stampato su carta bianca. Il promemoria conterrà informazioni analoghe a quelle contenute nella solita ricetta e servirà al cittadino per ritirare i farmaci nella farmacia a cui si rivolgerà. Più complesso e tecnologico è quello che non si vede e che riguarda l’automatico passaggio della prescrizione dallo studio del medico alla disponibilità di qualunque farmacia, alla registrazione della avvenuta distribuzione del farmaco, e alla realizzazione e alla implementazione di specifici Sistemi di accoglienza dati e di idonee procedure informatizzate. “Si tratta di una svolta indolore per i cittadini, – aggiunge l’assessore alla Salute Almerino Mezzolani – ma molto importante per la pubblica amministrazione e le casse dello Stato, se si pensa che il ricettario rosso è prodotto dalla Zecca con un costo di circa 30 centesimi a ricetta e che l’informatizzazione dei processi permette un monitoraggio costante e in tempo reale della spesa farmaceutica da parte del Ministero delle Finanze. E sul versante sanitario, inoltre, sarà possibile un controllo dell’appropriatezza prescrittiva e una sorveglianza epidemiologica delle malattie”. Il protocollo di intesa riguarda in particolare l’identificazione di un gruppo di medici con cui cominciare. Questi medici, 215 di assistenza primaria e 49 pediatri di libera scelta, utilizzeranno i loro strumenti ed i loro programmi per l’invio dei dati e delle ricette dematerializzate al SAC (Sistema di Accoglienza Centrale del Ministero dell’Economia e Finanze), in attesa di disporre degli strumenti in corso di acquisizione da parte della Regione con l’accordo di programma. Il gruppo verrà individuato dall’ASUR tra i medici interessati che presenteranno una apposita domanda, secondo i criteri e le procedure concordate nel protocollo.

L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE MAURA MALASPINA “SUL BIOGAS NESSUNA CORTINA FUMOGENA. PROPOSTA DI LEGGE PERFETTAMENTE LEGITTIMA”

“La proposta di legge inviata all’Assemblea legislativa regionale è perfettamente costituzionale. Scaturisce infatti da un serio approfondimento che tiene conto dei diversi aspetti in gioco e si basa anche su eminenti pareri di costituzionalisti, specialisti nel campo ambientale. La legittimità costituzionale è confermata dal parere del prof. Stefano Grassi che, tra gli altri aspetti, ha assicurato la piena competenza della Regione ad emanare norme di disciplina di procedimenti autorizzativi da rinnovare per sopraggiunta declaratoria di incostituzionalità. Ciò in base ai decreti legislativi 387/2003 (art. 12) e 152/2006 (art. 7). La nostra proposta di legge non comporta disapplicazioni di atti europei, al contrario è applicazione della specifica direttiva Ue e conseguenza diretta della sentenza della Corte costituzionale e delle decisioni del giudice amministrativo. A riprova della legittimità del percorso da noi proposto basta considerare che la stessa Corte costituzionale, con sentenza 209 del 2011, si è già espressa in un caso analogo, inerente la disciplina della valutazione ambientale della Regione Toscana. Sono le contraddizioni tra la normativa statale e quella comunitaria che ci hanno imposto di prevedere la “rinnovazione” dei procedimenti autorizzatori di impianti a biomasse già conclusi, per integrarli con la VIA, secondo quanto richiesto dalla Corte costituzionale e dalla magistratura amministrativa. Tale VIA diviene di competenza delle Province e i relativi esiti non sono prevedibili. La Regione, in assenza di un intervento normativo, è esposta a rilevantissimi risarcimenti dei danni, per i quali sono state già avanzate istanze alla magistratura che, al momento, ammontano a circa 13 milioni di euro. Ulteriori azioni, per centinaia di milioni di euro, sono già state annunciate e rischiano di ricadere sul bilancio regionale, già pesantemente penalizzato dai continui tagli statali. E’ da tutto ciò, come già ampiamente chiarito, è scaturita la necessità della proposta adottata dalla Giunta regionale. La conferenza stampa tenuta ieri sulla proposta di legge per gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili è stata tenuta proprio per informare i cittadini su di un tema sul quale si fanno troppe e facili polemiche. Nessuna cortina fumogena e nessun atto di arroganza, come afferma qualcuno dunque. Semmai la cortina fumogena è quella innalzata da chi presenta un quadro fuorviante sulla situazione della produzione di energia da impianti a biomasse nelle Marche. La nostra regione è infatti agli ultimi posti in Italia per potenza installata, con appena l’1% della potenza rispetto al totale nazionale. Si pensi che le sole Lombardia ed Emilia Romagna producono, rispettivamente, il 23,3% e il 15% della potenza nazionale e regioni di dimensione pari o inferiore alla nostra, come l’Umbria, il Molise, il Friuli Venezia Giulia e la Basilicata, hanno produzioni superiori (SI VEDA CARTINA ALLEGATA)”.

Italia

Italia

 

 

Ci rimettiamo in gioco

Lunedì alle ore 12 a Palazzo Raffaello (sala Raffaello piano terra) si terrà la conferenza stampa per illustrare il 3° Convegno dei direttori diocesani e degli operatori dello sport, turismo e tempo libero dal titolo “Ci rimettiamo in gioco”. L’appuntamento, promosso dall’Ufficio Nazionale per la Pastorale del Tempo libero, Turismo e Sport della Conferenza Episcopale Italiana, sarà itinerante sul tutto il territorio nazionale da gennaio a luglio 2014.

Dieci le tappe divise in tre filoni d’interesse: pellegrinaggi, turismo e turismo religioso, sport ed il tempo libero. In questa cornice si inseriscono i due convegni che si svolgeranno nel territorio marchigiano. Il primo, “Lungo le strade della fede. Antiche e nuove Vie pellegrinaggio”, si terrà ad Ancona il 23 gennaio 2014 nella Domus Stella Maris. Il secondo appuntamento si terrà a Senigallia il 14 e 15 marzo 2014 alla Rotonda. Si parlerà de I parchi culturali ecclesiali. Un “sistema” di turismo religioso e di valorizzazione dei “beni culturali”.

L’obiettivo di questo momento di confronto è quello di proporre un sistema territoriale che promuova, recuperi e valorizzi, attraverso una strategia coordinata e integrata, il patrimonio liturgico, storico, artistico, architettonico, museale, recettivo di una o più Chiese. Azione particolarmente importante per una fruizione turistica, promozionale e pastorale.

Alla conferenza parteciperanno: Mons. Mario Lusek direttore Ufficio nazionale Cei Pastorale del Turismo, Sport e Tempo libero, S.E. Mons. Edoardo Menichelli Arcivescovo di Ancona e Osimo e delegato CEM per la pastorale Turismo, Sport e Tempo libero, S.E. Mons. Giuseppe Orlandoni Vescovo di Senigallia e il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca.




10 Gennaio 2014 alle 15:01 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

Ricerca personalizzata