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da Fermo

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Tempi per le zone B. Risposta alla polemica “sterile” dell’opposizione

Parlare di ritardi per l’invio in Provincia della variante sulle zone B è un atteggiamento che denota da parte dell’opposizione una profonda malafede. Nella nota congiunta firmata da Forza Italia, Fermo Libera e Alleanza di destra, si parla infatti di un “termine decorso invano” e si pongono domande prive di fondamento che contribuiscono a creare inutile allarmismo fra i cittadini. Al fine di fare chiarezza sul complesso iter Zone B è necessario ricordare alcuni passaggi fondamentali partendo dal Consiglio Comunale di fine gennaio che, con la delibera n°10 del 28 gennaio 2014, ha approvato la “Adozione definitiva variante urbanistica per la riduzione del consumo di suolo”. La delibera votata, come ricordano i consiglieri, anche dall’opposizione, ha dato espressamente “mandato al dirigente del settore urbanistica comunale di aggiornare gli elaborati di variante sulla base delle risultanze delle votazioni sulle singole osservazioni pervenute, prendendone atto con propria determinazione, prima della loro trasmissione alla Provincia di Fermo per l’acquisizione del prescritto parere di conformità”. Si ricorda che, alla variante presentata in Consiglio, sono pervenute oltre ottanta osservazioni. L’atto di Consiglio ha quindi determinato la modifica degli elaborati progettuali che gli uffici del Comune stanno completando nei tempi tecnici necessari così da essere poi inviati in Provincia.

Al fine di “tranquillizzare” l’opposizione laddove fosse necessario, ricordiamo ai consiglieri, almeno a quelli presenti all’epoca, alcuni dettagli che a loro dovrebbero essere già noti. Nella deliberazione della Giunta Provinciale n° 29 del 2011, che rappresenta la prima versione della variante sulle Zone B, vengono precisati i tempi di trasmissione della variante che, adottata definitivamente in Consiglio Comunale il 12.11.2008, è stata trasmessa in Provincia, come enunciato nello stesso atto provinciale, ben 70 giorni dopo. Ora, dopo 37 giorni dall’approvazione in Consiglio, gli immemori parlano di ritardi. Per correttezza nei confronti dei cittadini, si precisa che: il termine di 30 giorni per la trasmissione in Provincia è ordinatorio e non perentorio; gli uffici, come si è detto, stanno ultimando gli elaborati e che, come accaduto con la variante di allora, non ci sarà decadenza; infine per quel che riguarda la tassazione si prenderà atto della nuova situazione introdotta con l’adozione della variante. In conclusione sarebbe opportuno che, fermo restando la piena facoltà di intervento da parte della minoranza nel rispetto del proprio ruolo, si evitassero interventi inutilmente polemici e pretestuosi anche nei confronti di tecnici comunali che, di fatto, stanno lavorando in maniera seria e attenta. Interventi che, oltre ad essere pretestuosi, finiscono caso mai per mettere in evidenza l’ “ignoranza” dei percorsi.

Ricognizione danni alluvioni. Domande entro il 27 marzo

Entro il 27 marzo 2013 si potranno presentare al Comune di Fermo le schede per la ricognizione dei danni derivanti dagli eventi meteorologici di novembre e dicembre 2013. Lo rende noto il Sindaco Nella Brambatti attraverso un avviso pubblico. Con ordinanza del capo del Dipartimento della Protezione Civile del 22 gennaio scorso, è stata infatti determinata la procedura di ricognizione dei fabbisogni per il ripristino del patrimonio pubblico e privato nonché dei danni alle attività economiche e produttive in seguito degli eventi meteorologici. Gli interessati sono tenuti a segnalare i danni al Comune mediante due differenti schede: ricognizione B prevista per il ripristino del patrimonio edilizio e ricognizione C relativa ai danni subiti dalle attività economiche e produttive. La modulistica può essere scaricata dal sito internet del Comune di Fermo www.comune.fermo.it

Si precisa infine che la ricognizione dei danni ha carattere di accertamento e non costituisce riconoscimento automatico dei finanziamenti.

Al soffio gelido del Vento. Proroga della mostra in corso a Villa Vitali

Per il grande successo riscontrato, la Mostra

AL SOFFIO GELIDO DEL VENTO

Le spedizioni artiche di Silvio Zavatti 1961-1969

è stata prorogata fino al 30 marzo 2014.

La Mostra offre l’opportunità di visitare il Museo Polare “Silvio Zavatti”, l’unico museo polare in Italia, patrimonio a livello mondiale che la Città di Fermo ha la fortuna di possedere, nonché di conoscere la figura di Silvio Zavatti, fondatore dell’Istituto Geografico Polare nel 1944, il primo studioso in Italia ad essere interessato alle regioni polari e ai loro abitanti.

Filmati inediti di grande valore etnografico illustrano la vita, le esperienze, e i luoghi visitati da Silvio Zavatti.

Le regioni polari sono una parte del nostro pianeta che sta attualmente ricevendo notevole attenzione, per i problemi connessi al cambiamento di clima e allo scioglimento dei ghiacci.

Per informazioni e prenotazioni di visite di gruppo con visita guidata contattare Villa Vitali allo 0734 226166.




6 Marzo 2014 alle 11:42 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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