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un momento dell’incontro

17 mar 2014
IL PRESIDENTE SPACCA INCONTRA LA DELEGAZIONE DELLA BOEMIA CENTRALE. IMMINENTE UN MEMORANDUM PER COLLABORAZIONI STRATEGICHE.

Cultura, ricerca, turismo, ambiente, formazione e istruzione, economia, sono alcune delle tematiche strategiche per intensificare i rapporti di collaborazione delineate questa mattina nel corso della visita istituzionale del Consigliere per lo sviluppo regionale della Boemia centrale, Karel Hor?i?ka, al presidente della Regione, Gian Mario Spacca. Si è trattato di un primo scambio di opinioni e di intenti preparatori alla firma di un Memorandum sulla futura cooperazione tra la Regione Marche e la Boemia Centrale, rappresentata dalla delegazione formata dal Consigliere Hor?i?ka (in rappresentanza del Governatore, Josef ?ihák), da Jirina Dzamkova, dell’ufficio Governatore Responsabile per rapporti internazionali e da Mares Maclav, responsabile settore no profit progetti prevenzione e sicurezza. Un incontro molto proficuo e necessario per consolidare e sviluppare ulteriormente i buoni rapporti che si sono creati tra le due regioni. L’interesse comune per la cooperazione tra partner è alla base degli intenti che verranno presto tradotti nel Memorandum in cui le parti sosterranno lo scambio di conoscenze e progetti di cooperazione tra aree.

 

 

Direttissima Ancona-Perugia, il presidente della Regione Spacca incontra il presidente di Quadrilatero Perosino

 

Sottoscrizione dell’Accordo di programma relativo ai contributi previsti nel Pav da parte della Camera di Commercio di Ancona, bando per collocare sul mercato le Aree leader in tempi rapidi, altrettanto rapida cessione del ramo d’azienda di Impresa spa. Sono i tre temi di cui hanno discusso oggi in un incontro a Palazzo Raffaello il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, e il presidente di Quadrilatero spa, Guido Perosino. Quest’ultimo ha riferito di avere incontrato il presidente della Camera di Commercio di Ancona, Rodolfo Giampieri, al quale ha sottoposto la richiesta di sottoscrizione dell’Accordo di programma relativo ai contributi previsti nel Piano di Area Vasta. La Camera di Commercio di Ancona, infatti, a differenza delle Camere di Commercio delle altre province interessate alle opere Marche-Umbria (Macerata e Perugia), non lo ha ancora fatto. Il presidente Spacca si è impegnato a sollecitare il presidente Giampieri affinché anche Ancona aderisca. Un atto opportuno, poiché la Direttissima Ancona-Perugia è un’opera strategica nell’ambito del sistema logistico porto-aeroporto-interporto e, dunque, determinante per la dotazione infrastrutturale della provincia.

 

Spacca e Perosino hanno poi concordato sulla necessità che l’advisor che assiste la società nelle strategie di valorizzazione e collocamento sul mercato delle Aree leader, proceda con sollecitudine all’indizione delle relative gare. Altra urgenza, la cessione del ramo d’azienda di Impresa spa, tema che Spacca ha definito di immediata priorità per la veloce ripresa dei lavori sulla Statale 76. Perosino ha assicurato che l’impegno del commissario straordinario per Impresa Spa e Dirpa, Daniela Saitta, di concludere la cessione entro il 30 aprile, potrà essere mantenuto. Fa ben sperare il fatto che il mercato si sia dimostrato, come ha confermato il presidente di Quadrilatero, particolarmente interessato al progetto della Ancona-Perugia.

 

 

MANUTENZIONE IDRAULICA E DIFESA DEL SUOLO: GLI INTERVENTI 2014 FINANZIATI CON IL BILANCIO REGIONALE.

Sono dodici gli interventi di manutenzione idraulica e difesa del suolo che verranno finanziato con i fondi del bilancio regionale 2014. Lo ha stabilito la Giunta, su proposta dell’assessore alla Difesa del Suolo, Paola Giorgi. Il programma interessa le cinque province marchigiane e impegnerà 1,6 milioni di euro. Eventuali economie saranno destinate a finanziare altre opere da individuare. “Il piano predisposto tiene conto delle situazioni di aggravamento determinate dai recenti eventi meteoclimatici dei mesi di novembre e dicembre 2013 che necessitano di interventi immediati – afferma Giorgi – Sono stati individuati analizzano quelli già segnalati nelle ordinanze della Protezione civile, negli Accordi di programma in corso, nelle verifiche effettuare dalle strutture tecniche della Regione”. L’assessore ricorda come il contenimento del rischio idraulico rappresenti una priorità del governo regionale: “Le molteplici segnalazioni provenienti dagli Enti locali e istituzionali (come le Prefetture) evidenziano una situazione molto critica, complessivamente aggravata dagli eventi alluvionali del marzo 2011 e del novembre 2012. Lo Stato ha messo a disposizione della Regione risorse nazionali, comunque inferiori alle reali necessità, attraverso il dipartimento della Protezione civile. Sono state utilizzate per il ristoro dei danni subiti dai privati, per opere di bonifica e per la sistemazione dei dissesti. Ora l’utilizzo delle risorse regionali integra parte di questi interventi, partendo da quelli più urgenti”. In provincia di Pesaro e Urbino, a Cagli, si finanzia il consolidamento della frana sulla strada provinciale. In provincia di Ancona, a San Marcello si interviene sui pozzi drenanti del centro storico; a Castelleone di Suasa sul versante in frana di Via Circonvallazione; a Ostra Vetere, sul contenimento dell’erosione della sponda del fiume Misa; a Loreto per la vasca di laminazione della località Grotte. All’amministrazione provinciale di Macerata viene concesso un contributo per la sistemazione del fosso in località Trodica. In provincia di Fermo si interviene, a Monsampietro Morico, sulla frana in località Montanelle. In provincia di Ascoli Piceno, le risorse regionali serviranno ad Arquata del Tronto, per la frana in località Borgo; a Montegallo per le frane sulla Strada provinciale 89 Val Fluvione (frazione Piano Bisignano); all’amministrazione provinciale per la sistemazione del torrente Tesino e per la difesa della sponda destra del Tronto, in corrispondenza del ponte ferroviario; a Pedaso per il consolidamento della parete rocciosa

 

Il presidente Spacca alla presentazione dello studio Censis sui valori dei marchigiani

“Immagine inedita della nostra comunità, a partire da quel primo posto, tra le motivazioni che la animano, attribuito al vivere una storia d’amore”

 

 

“Un’indagine estremamente interessante. Da un lato ci rimanda un’immagine dei marchigiani inedita, dall’altra ci mostra quanto i cittadini abbiano bisogno di orientamento. Sono gli intellettuali, prima ancora che la politica, a doverlo offrire alla nostra comunità”. Lo ha detto il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, partecipando oggi ad Ancona alla presentazione della ricerca del Censis “Identità e Valori nelle Marche” commissionata dalla Fondazione Aristide Merloni. “Dallo studio – ha detto Spacca – emerge il profilo della gente delle Marche. Le potenzialità molto positive, i valori di onestà, coesione, rispetto del territorio, laboriosità, disponibilità a cogliere i cambiamenti e interpretare i fattori innovazione. Un elemento su cui siamo chiamati a riflettere è l’assenza di rappresentanza che evidenziano le risposte degli intervistati. L’assenza, rivela il sondaggio, di soggetti collettivi con cui i marchigiani sentono di riconoscersi. E’ vero, il ruolo delle istituzioni nel soddisfare bisogni  primari come la salute e l’istruzione viene riconosciuto, ma manca identificazione nell’interpretazione dei propri interessi”. Il tema, dice Spacca, è dunque il bisogno di orientamento. “Prima ancora che con le categorie della politica – ha aggiunto – è possibile mettere  in relazione tale bisogno con quelle del pensiero. Sono insomma gli intellettuali a dover costruire categorie di pensiero che devono svolgere un’azione di orientamento per la comunità”.

Un dato su cui Spacca ha poi invitato a riflettere è quel primo posto, tra le motivazioni che animano i marchigiani, rappresentato dal bisogno di “vivere una storia d’amore”. “Il 46% dei marchigiani – ha concluso – che indica questo bisogno quale priorità, è ben il 10% in più rispetto al dato nazionale. Quello che emerge è dunque un carattere sentimentale, addirittura romantico. Un’immagine inedita rispetto a quella che tradizionalmente identifica i marchigiani concreti e minimalisti. Emerge infine la forte attitudine a protestare e segnalare le disfunzioni vissute, a sottolineare soprattutto le carenze della pubblica amministrazione. Uno stimolo costante dell’opinione pubblica nei confronti delle istituzioni, che rende necessaria l’azione di buon governo se si vuole avere un minimo di consenso”.

INCONTRO GIUNTA, CNA E CONFARTIGIANATO: PIENA SINTONIA SULLE PRIORITA’ DELLE PMI

 

Sostegni alla piccola e media impresa per fare il salto qualitativo da “follower” a “driver” dello sviluppo economico interessando soprattutto credito, innovazione e internazionalizzazione. Inoltre, rilancio dell’edilizia, cattura di risorse europee, semplificazione burocratica ed apprendistato. Sono stati questi i temi dell’incontro che si è svolto questa mattina tra la giunta regionale e le associazioni di categoria di Confartigianato e Cna a Palazzo Raffaello.

 

“E’ un incontro importante e significativo – ha detto il presidente della Regione Gian Mario Spacca in apertura del confronto –  perché ci introduce alla fine di questa legislatura che coincide con il termine della recessione e la teorica ripresa dell’economia italiana. In questi anni ci siamo concentrati sulla difesa dell’occupazione e dei lavoratori, ora dobbiamo ricostruire il nostro futuro con ottimismo e determinazione. La giunta regionale sostiene tutti gli imprenditori che producono reddito e occupazione ed affianca con azioni mirate su innovazione, internazionalizzazione, formazione e credito, le micro e piccole imprese. Il cambiamento in atto è radicale e, nel passaggio dalla recessione ad una nuova fase di crescita, il ruolo delle microimprese sarà determinante, soprattutto se sapranno fare un salto di qualità da “follower”, ossia realtà di subfornitura e indotto, a “driver”, soggetti capaci di esercitare una guida nello sviluppo regionale”.

 

Al presidente di Cna Gino Sabatini il compito di approfondire le questioni legate al sistema del credito e ai Confidi e le altre urgenze.  “Le pmi sono il dna delle Marche. Abbiamo altissime eccellenze tecnologiche e artigiane che hanno bisogno  di un  aiuto. Dobbiamo far sì che i bandi siano centrati sul sistema attuale delle pmi e focalizzare l’attenzione sui progetti. Altrettanto  importante la ripresa del consumo interno a partire dalle costruzioni anche attraverso il recupero dei centri storici. Per quanto riguarda l’internazionalizzazione si è aperto un percorso interessante attraverso i voucher. Dobbiamo infine valorizzare cultura, artigianato artistico e agroalimentare. Siamo convinti che attraverso l’unione di intenti tra Regione, associazioni categoria e università potremo trovare il bandolo della matassa, individuare la via della ripresa e salvare le pmi”.

 

Il presidente di Confartigianato Salvatore Fortuna oltre all’illustrazione dei temi all’ordine del giorno ha posto la necessità, subito accolta dalla giunta, di un metodo di lavoro che permetta di monitorare le azioni intraprese e lo stato di avanzamento dei progetti comuni attraverso incontri cadenzati e ravvicinati tra tutti gli attori coinvolti.

 

In conclusione Otello Gregorini segretario regionale Cna  ha espresso soddisfazione per l’esito dell’incontro. “Apprezziamo – ha sottolineato – l’attenzione e la disponibilità dimostrata dal presidente Spacca e dalla giunta,  oltre ai contenuti e alla documentazione che abbiamo ricevuto in base alle proposte da noi avanzate e i problemi posti. Tutte le tematiche trattate oggi sono importanti ma tra le priorità delle priorità ci sono: il tema del credito e delle garanzie; il rilancio dell’economia attraverso il sostegno all’innovazione e all’internazionalizzazione delle pmi e l’edilizia; la programmazione di progetti congiunti per le i fondi europei. Siamo tutti di fronte ad una sfida e noi cercheremo di fare la nostra parte consapevoli che la nostra forza è la qualità”.

 

All’incontro oltre a Spacca, Sabatini, Fortuna e Gregorini erano presenti:

–      Confartigianato: Giorgio Cippitelli, Giorgio Cataldi, Nadia Beani, Learco Bastianelli, Renzo Leonori, Giuliano Bianchi, Vladimiro Belvederesi, Giuseppe Cinalli, Franco Gattari, Marco Pantaleoni, Benedetta Principi, Giorgio Rocchi.

–      Cna: Girgio Ligliani, Luigi Passaretti, Francesco Balloni, Massimiliano Santini, Paolo Silenzi.

–      Giunta: assessori Antonio Canzian, Sara Giannini, Paola Giorgi, Marco Luchetti.

un momento dell'incontro

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Il Comitato regionale dello sport riunito per esaminare il Programma di promozione 2014

Spacca: “Nessun taglio in bilancio, confermato l’impegno della Regione”

L’impegno della Regione “per incrementare la diffusione e la divulgazione delle attività sportive” è stato ribadito dal presidente Gian Mario Spacca, che ha anche la delega alle attività sportive, nel corso di una riunione pomeridiana del Comitato regionale dello sport, dedicata all’esame del Programma degli interventi di promozione 2014, in attuazione del Piano regionale 2013/2015. Le iniziative previste confermano l’attenzione a incrementare la diffusione delle attività sportive e quelle motorie ricreative per favorire la crescita, la formazione e la salute dei cittadini d’ogni età. “Sul fronte dello sport – ha ricordato Spacca – la Regione è impegnata a sostenere le attività agonistiche, a rafforzare l’impiantistica, a valorizzare ogni forma di connessione tra salute e attività sportiva”. Il presidente ha ribadito che le risorse regionali, per il 2014, non sono state tagliate: “Nell’azione obbligata di riduzione della spesa del bilancio regionale, è stato scongiurato per lo sport (come per il sociale e i trasporti) il taglio del 40% che la Regione ha dovuto operare nei vari capitoli di spesa”. Inoltre lo sport ha un valore “trasversale di promozione turistica e culturale del territorio, insieme a quella di salvaguardare la salute dei marchigiani, con consistente riduzione della spesa sanitaria. Per questi motivi le manifestazioni e le attività di maggiore valore e ricaduta trovano il sostegno degli altri capitolo di bilancio, incrementando, di fatto, la dotazione finanziaria a favore del settore”. Altre risorse per incentivare il mondo sportivo possono poi venire dall’Europa: “La strategia della Macroregione Adriatico Ionica guarda allo sport come a un elemento di coesione e di forte integrazione. Bisogna lavorare su questo fronte per intercettare le risorse della programmazione europea”. Il presidente del Comitato regionale del Coni, Fabio Sturani, ha espresso apprezzamento per la riconferma dei fondi in bilancio, segnalando due priorità: “Il finanziamento delle attività per i diversamente abili; il sostegno di quelle motorie nella scuola primaria marchigiana, dove, già oggi, grazie ai fondi della Regione, del Coni e degli Enti locali, una classe su due può svolgere queste attività”. Sturani ha anche evidenziato alcune criticità da rimuovere: “Ricercare risorse adeguate per la manutenzione dell’impiantistica sportiva. Con l’Anci Marche va valutata una modalità per riservare una quota del Patto di stabilità alla riqualificazione delle strutture esistenti, oppure studiare la possibilità di attingere ai Fondi per le aree sottoutilizzate (Fas)”. Un’altra questione riguarda le visite mediche di idoneità sportiva: “Nel 2013 gli atleti marchigiani under 18 hanno effettuato 9.600 controlli. La legge regionale prevede che siano gratuiti, ma per carenza di strutture idonee a rilasciare la certificazione, molti sono stati costretti a pagare le prestazioni mediche. La stessa criticità si rileva, con i medici di medicina generale per l’attività non agonistica”. Sturani ha poi anticipato che il Coni presenterà alla Regione un documento in vista del Piano strategico Marche 2020 per chiedere l’inserimento della promozione sportiva fra le attività da finanziare con i fondi europei. Rispondendo alle questioni relative al finanziamento dell’impiantistica, il vicepresidente della Giunta regionale, Antonio Canzian, ha ricordato che nel “Decreto Fare” sono previsti 18 milioni su base nazionale. “Le Regioni hanno proposto di dividere l’importo, per il 50% in proporzione tra tutte e il restante 50% sulla base della popolazione residente. Altre risorse vanno cercate a livello europeo, dove, come Regione, ci impegniamo a prevedere un canale di finanziamento per lo sport”. Gli interventi previsti nel Programma 2014 sono stati ricordati dal dirigente regionale Sandro Abelardi: tra le novità, un progetto di promozione dell’attività motoria nei penitenziari marchigiani e l’avvio dell’attività dell’Osservatorio dello sport delle Marche “per un costante monitoraggio delle iniziative e degli operatori di settore”.

SCHEDA: LO SPORT MARCHIGIANO

Lo sport marchigiano si distingue per praticanti, dotazione di impianti e risultati sportivi. A livello regionale si registra una consistente offerta sportiva: sono 5.513 le società iscritte al registro nazionale del Coni (2.266 come federazioni sportive, 3.058 come enti di promozione sportiva, 189 per le discipline sportive associate), in pratica una ogni 250 abitanti. Nella graduatoria nazionale degli atleti tesserati, le Marche, in rapporto al numero degli abitanti, si collocano al terzo posto dopo Valle D’Aosta e Trentino Alto Adige. Nella regione la quota di persone che praticano un’attività sportiva in modo continuativo è pari al 23,7%: dato superiore a quello nazionale che si assesta sul 21,9%, così come quella dei praticanti non continuativi (34,2% contro il 32,1% nazionale). Di conseguenza, nelle Marche è inferiore il dato dei sedentari: 36,3% rispetto al 39,8% del Paese. Dal 1997 al 2011, infine, la percentuale dei marchigiani che praticano comunque uno sport è cresciuta di 9 punti: dal 25% al 34,2% ricordato. Le Marche sono poi tra le pochissime regioni italiane ad aver promosso, d’intesa con il Coni e gli Enti locali, il censimento degli impianti sportivi. È emerso che dispongono di 3.105 strutture sportive polifunzionali (di cui l’80% sono di proprietà pubblica) e 4.369 spazi sportivi, cioè quelli dove si pratica una sola disciplina. In media evidenziano uno spazio sportiva ogni 316 abitanti, contro i 400 del dato nazionale. Numeri che spiegano anche i risultati ottenuti dalla Marche alle Olimpiadi di Londra 2012, dove hanno conquistato due ori (di cui uno a squadra), un argento e due bronzi (di cui uno a squadra); una medaglia d’oro e una d’argento ai giochi paraolimpici. Complessivamente un totale di 10 medaglie, su una partecipazione di 16 atleti (12 alle Olimpiadi e 4 alla Paraolimpiadi).

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“PREVENZIONE IN AGRICOLTURA”, CONCLUSA LA DUE GIORNI PROMOSSA DA REGIONE E INAIL.

Si è conclusa con successo di pubblico (circa 300 presenze totali) e positive novità, la due giorni svoltasi il 13 e 14 marzo ad Ancona, come consuntivo dei tre anni del “Piano nazionale di prevenzione in agricoltura”, organizzata da Regione Marche, ASUR, INAIL Direzione Regionale e Coordinamento Interregionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro. Come ha sintetizzato Tiziano Ficcadenti (Area Vasta 4 dell’ASUR), nelle Marche, in applicazione del piano, i Servizi di prevenzione dell’ASUR hanno svolto azione di informazione su tutto il territorio regionale con incontri informativi che hanno, a oggi, coinvolto circa 1700 addetti del comparto agricole, effettuato controlli in 548 aziende e il 22% di queste hanno ricevuto prescrizioni per attrezzature non a norma, in particolare trattori. Sono infatti le trattrici la causa più frequente di infortuni mortali e gravi. Anzi, come ha ribadito l’ing. Laurendi del Settore Ricerca dell’INAIL nazionale, costituiscono la attrezzatura di lavoro che in assoluto causa, a oggi, la maggior quantità degli infortuni mortali sul lavoro tra tutti i comparti occupazionali: lo specifico osservatorio nazionale INAIL, che registra anche i dati dei non assicurati, ha contato ben 121 morti in Italia nel 2013. Ribaltamento, schiacciamento, investimento da terra le dinamiche più frequenti. Per contrastare queste drammatiche morti e un ancor più elevato numero di infortuni gravi , sempre con lesioni permanenti e spesso perdita dell’uso di parti degli arti, nella Marche si sta operando in modo integrato tra gli Assessorati alla Agricoltura e Salute della Regione, la Direzione Regionale dell’INAIL, l’ASSAM, i servizi di prevenzione dell’ASUR, le associazioni di categoria delle imprese agricole e le Organizzazioni sindacali dei lavoratori, con la regia del Comitato Regionale di Coordinamento previsto dal “Testo Unico” per la sicurezza (Decreto Legislativo 81/08), diretto dall’Assessore alla Salute, Almerino Mezzolani. L’Assessore all’Agricoltura Malaspina ed il Direttore della sede Regionale INAIL Onofri hanno informato come il programma di sostegno al piano stia procedendo con molto successo, tanto che, a fronte dei 300.000 euro di contributi previsti per il primo anno di sostegno all’adeguamento delle trattrici, sono pervenute richieste di contributi, da circa 2600 aziende, per circa 2,4 milioni di euro. L’Assessorato all’Agricoltura e l’INAIL regionale stanno valutando come procedere ad analoghi finanziamenti per gli anni prossimi. Positive valutazioni sulla complessiva esperienza in corso sono state espresse da Giorgetti, a nome delle associazioni di categoria di CGIL, CISL e UIL regionali, da Sebastianelli a nome di Agrinsieme e da Troiani per Coldiretti. Certamente il riconoscimento più rilevante giunto al modello di intervento integrato messo in atto nelle Marche è giunto dal Ester Rotoli, direttore della prevenzione nazionale INAIL, che ha annunciato come l’INAIL abbia ritenuto valido il modello di bando attuato da regione Marche e Direzione regionale INAIL, e sta valutando come utilizzarlo a base di analoghe iniziative nazionali con una dotazione di circa 10.000.000 euro. Rotoli ha aggiunto inoltre che INAIL Nazionale sosterrà la prosecuzione del Piano Nazionale Agricoltura prevista nel prossimo Piano Nazionale di Prevenzione in fase finale di elaborazione tecnica tra Ministero della Salute e Regioni e che è stato appena sottoscritto un protocollo nazionale con MIUR e Ministero delle Politiche Agricole per far acquisire il patentino per la guida dei trattori agli studenti degli istituti agrari. Come ha segnalato Paolo Onelli, Direttore generale della “Direzione Relazioni Industriali e dei rapporti di lavoro” del Ministero del Lavoro, l’agricoltura è uno dei comparti produttivi in cui l’occupazione ha tenuto in questo lungo periodo di crisi e sarà sicuramente uno dei partner della ripresa occupazionale, in particolare giovanile. Per questo motivo non possiamo permetterci di scoraggiare l’impresa, ma, senza operare sconti rispetto ai livelli di sicurezza che l’Europa ci richiede, dobbiamo sviluppare una maggior effettività delle norme ottenibile riconoscendo la reale specificità della organizzazione del lavoro nel comparto agricoltura . È necessario migliorare anche la capacità delle istituzioni di comunicare in modo efficace quanto si sta facendo e ciò si può ottenere sviluppando maggiormente le capacità relazionali tra tutte le componenti interessate.In particolare Onelli ha informato che sono in fase avanzata di predisposizione atti normativi, previsti dal così detto “Decreto del Fare” di semplificazioni normative, alcune specifiche per l’agricoltura, la cui approvazione è prevista entro il giugno prossimo. Dalla giornata nazionale dunque è giunto un complessivo apprezzamento a quanto si sta realizzando nelle Marche, ma anche un invito a procedere con impegno e determinazione nella strada intrapresa perché se è vero che nell’ultimo triennio gli infortuni in agricoltura sono scesi del 17,5% contro il 14,7 della media nazionale, è altrettanto vero che ciò non è accaduto per quelli mortali e gravi.

 

REGISTRO TUMORI REGIONALE: ISTITUITO DALLA REGIONE, SARÀ GESTITO IN COLLABORAZIONE CON L’UNIVERSITÀ DI CAMERINO.

L’Università di Camerino collaborerà con la Regione Marche nella gestione del Registro tumori regionale (Rtr), istituito nelle scorse settimane presso l’Agenzia regionale sanitaria (Ars), superati gli ultimi problemi legati alla legislazione in materia di dati sensibili e privacy. I rapporti con l’Università verranno disciplinati con una convenzione che sarà firmata dal direttore dell’Ars, Enrico Bordoni. L’ateneo camerte fornirà indicazioni metodologiche sulla raccolta e sull’analisi dei dati: strumenti necessari per costruire gli indicatori scientifici di monitoraggio delle patologie tumorali. Inoltre predisporrà programmi di formazione del personale che dovrà lavorare al Rtr. È stata scelta Camerino perché l’Università ha attivato, dal 1991, il Registro tumori della provincia di Macerata, acquisendo una consolidata esperienza nella sorveglianza della popolazione. Inoltre è in possesso dei riconoscimenti scientifici dell’Associazione italiana registri tumori e di quella internazionale di Lione. Il Rtr sarà un’articolazione dell’Osservatorio epidemiologico regionale dell’Ars che coordina tutte le rilevazioni degli enti del Servizio sanitario regionale. “Il registro tumori regionale – dice il presidente della Regione, Gian Mario Spacca – sarà la principale base di studio per indagini statistiche e scientifiche sulle possibili correlazioni tra insorgenza di patologie tumorali e presenza di rischi ambientali. Per questo motivo dovrà divenire punto di riferimento centrale a copertura di tutto il territorio regionale. Uno strumento di ulteriore sicurezza per la comunità marchigiana e di importanza strategica per le istituzioni”. “La realizzazione del Rtr rappresenta un fondamentale strumento per la valutazione epidemiologica della popolazione – rileva l’assessore alla Salute, Almerino Mezzolani – Risulta, inoltre, essenziale per avere a disposizione informazioni sulle specifiche forme di patologia oncologica, sullo studio clinico, sull’efficienza dei percorsi diagnostici e terapeutici intrapresi. Rappresenta anche uno strumento efficace di monitoraggio e sorveglianza della salute della popolazione, specialmente in aree specifiche dove si rilevano problematiche ambientali di particolare criticità”.




17 Marzo 2014 alle 16:26 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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