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Maltrattamento e abuso ai minori

di | in: Cronaca e Attualità

Ipsia

Percorso di formazione rivolto a Dirigenti e Docenti di ogni ordine e grado della provincia di Ascoli Piceno-Fermo

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La scuola costituisce un osservatorio privilegiato della condizione dell’adolescente, infatti è l’unica istituzione da cui passano tutti i bambini e nella quale vi rimangono per parecchie ore al giorno e per diversi anni. L’insegnante e il dirigente scolastico possono svolgere un ruolo particolarmente insostituibile nell’intervento di prevenzione del maltrattamento all’infanzia.

È questo il motivo per il quale il Garante Regionale per l’infanzia e l’adolescenza Prof. Italo Tanoni ha avviato, da qualche anno, l’attività di sensibilizzazione in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale e con il supporto scientifico dell’Università degli Studi di Urbino. La quarta fase del progetto per le scuole Marchigiane di ogni ordine e grado riservata al personale della Provincia di Ascoli Piceno e Fermo è stata avviata giovedì 13 marzo presso la sede dell’IPSIA di San Benedetto del Tronto.

La maggior parte dei presenti aveva già partecipato ai corsi di formazione degli anni precedenti, sia al corso base che a quello successivo. Il corso base è partito con 3 moduli: il primo “Osservare e Ascoltare”, ha dato i criteri per poter discernere il disagio adolescenziale e soprattutto sono state date le coordinate per come orientare l’osservazione da parte degli insegnanti. Nel secondo modulo “Rilevare”, dopo aver trattato della legislazione di fronte alle condotte antisociali e aver esaminato il fenomeno della devianza dell’adolescente, si è passati al processo di rilevazione nell’équipe multidisciplinare. Nell’ultimo modulo il “Segnalare”, dopo aver condiviso casi di condotte devianti e di maltrattamenti è stato presentato il percorso della segnalazione.

Il corso successivo più avanzato ha avuto come fine quello di far acquisire maggiori competenze per cogliere i segnali di condotte a rischio nel vissuto quotidiano dei ragazzi frequentanti i propri istituti. Il corso ha attivato gruppi esperienziali per ogni ordine di scuola, approfondendo così il lavoro delle fasi dell’dell’OSSERVARE, ASCOLTARE, RILEVARE E SEGNALARE e casi di abuso minorile. In questo approfondimento sono stati considerati casi specifici (case work) per attivare le metodologie già conosciute durante il corso base, costruendo un lavoro di rete efficace tra scuola ed esperti del settore.

Il pacchetto formativo comprende sia ore in presenza che on line. L’Obiettivo di questo corso appena attivato è quello di creare in quattro poli (Fano, Ancona, San Benedetto del T., Macerata) una rete organizzata di figure professionali, motivate, adeguatamente formate e preparate a lavorare in équipe. Con tali figure si prevede di instaurare una relazione significativa, volta all’ascolto delle esigenze e delle difficoltà dei minori e alla loro rappresentazione (segnalazione) nelle sedi opportune.

Molti si chiedono: “Ma cosa deve fare un operatore scolastico quando ha rilevato un caso di sospetto abuso sessuale-maltrattameto?” Innanzitutto ne discute nel team dei docenti dell’Istituto e si segnala al dirigente. Il Dirigente a sua volta deve segnalarlo senza ritardo e non oltre due o tre giorni o alle Forze dell’Ordine, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minori o al servizio sociale. Inoltre se ne deve dare notizia all’Ufficio del Garante».

Il dialogo emerso ha riservato alla fine dell’incontro notevoli spunti di riflessione e approfondimento che sono stati oggetto di dialogo sia nel Forum della piattaforma messa a disposizione dell’ Ombudsman Marche sia nei prossimi incontri previsti dal corso di formazione.

Giancarla Perotti




15 Marzo 2014 alle 1:18 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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