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Grande Fotografia, Ariosto e Piero della Francesca: i prossimi appuntamenti di Palazzo Magnani

di | in: Cultura e Spettacoli

REGGIO EMILIA – Archiviata con un successo sopra ogni aspettativa (più di 70 mila visitatori) la monografica su Escher, Palazzo Magnani anticipa un anno di appuntamenti, a confermare la capacità di programmazione che distingue la Fondazione di Reggio Emilia. L’?annuncio dei prossimi tre eventi espositivi è della Presidente della Fondazione, Avde Iris Giglioli.

Il 2 maggio, in contemporanea con Fotografia Europea 2014, aprirà al pubblico Un secolo di grande fotografia. I capolavori della collezione FOTOGRAFIS Bank Austria che resterà aperta sino al 13 luglio 2014. Sono 150 immagini scelte da Margit Zuckriegl e Walter Guadagnini, tra il meglio del meglio della prestigiosa collezione di Bank Austria  Gruppo Unicredit. 150 scatti per ripercorre la storia della fotografia dalla seconda metà dell?Ottocento alla metà del Novecento attraverso i più grandi interpreti di sempre: Man Ray, Paul Strand, André Kertész, Edward Weston e molti altri. E? un appuntamento davvero imperdibile per gli appassionati di fotografia ma anche per tutti coloro che intendono ripercorrere la storia della fotografia attraverso le sue massime espressioni.

 

Dal 16 aprile 2014 e sino al primo febbraio 2015, si dipana il grandioso progetto Ludovico Ariosto. Nel 540^ anniversario della nascita. Si tratta di una celebrazione corale che vede riunite intorno a Palazzo Magnani circa 50 istituzioni (comuni, Provincia, realtà culturali, imprenditoriali, sociali e turistiche) che hanno ideato e prodotto iniziative, spesso di altissimo livello e originalità, intorno al gigante delle letteratura mondiale che in questa terra ha avuto i natali.

Palazzo Magnani, dall’11 ottobre 2014 al 1 febbraio 2015, si fa protagonista di questa corale manifestazione con una grande, originale mostra sull’Ariosto e l’Orlando Furioso ideata e curata da Sandro Parmeggiani.

La mostra si pone l’obiettivo di indagare la persistenza della fortuna dell’Ariosto, e del suo Orlando in particolare, non solo nella letteratura (per limitarci ad un solo esempio, pensiamo all’ammirazione che gli tributò Italo Calvino), ma in campi artistici quali la pittura, l’illustrazione e il fumetto (ricordiamo Alejandro Jodorowsky), la fotografia, come in linguaggi trasversali alle discipline artistiche, dal cinema al teatro, per citarne alcuni. Per raccontare come la forza dirompente del Furioso contini ad influenzare l’immaginario creativo, confermando come quella stupefacente visione del mondo non possa essere consegnata agli archivi del passato. Come ben evidenziano in catalogo Gianni Celati, Ermanno Cavazzoni, Gino Ruozzi, Antonio Faeti e gli studiosi, critici e storici dell’arte e dell’illustrazione coinvolti nel grandioso progetto.

 

Altrettanto rilevante, ed impegnativo, l’appuntamento che apre la stagione espositiva 2015. Dal 14 marzo al 14 giugno, a Palazzo Magnani sarà protagonista Piero della Francesca. Il disegno tra arte e scienza. Anche questa esposizione curata da Filippo Camerota, Francesco Paolo Di Teodoro e Luigi Grasselli coadiuvati da un comitato scientifico nel quale operano anche Piergiorgio Odifreddi, Stefano Casciu, Enrico Maria Davoli, Roberto Marcuccio e Massimo Mussini – nasce da una coralità di istituzioni culturali e prende spunto dal cosiddetto Reggiano A 41/2, ovvero dal codice De Prospectiva Pingendi patrimonio della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia. Il manoscritto, opera di un abile copista, presenta una sessantina di notazioni e correzioni di mano di Pietro che nei suoi 110 fogli lascia anche molti disegni.

Dal De Prospectiva Pingendi, di fatto inizia la grande esperienza rinascimentale, come documentano le nove sezioni di questa imponente, spettacolare esposizione. Si comincia dai principi geometrici, per proseguire con le figure piane, i corpi geometrici, l’architettura, la figura umana, la proiezione delle ombre, l’anamorfosi. Opere originali preziosissime saranno affiancate da un ampio apparato multimediale, da modellini che consentono di capire con immediatezza gli sviluppi tridimensionali dell’idea di Piero. Questa sarà una mostra di idee ma anche di sommi capolavori, con manoscritti, disegni, dipinti dello stesso Piero della Francesca, di Luca Paioli, Pietro Perugino, Ercole dé Roberti, Antonio da Sangallo, Baldassare Peruzzi, Michelangelo, Donato Bramante e altri grandi. Segnacoli estenderanno la mostra anche fuori dal Palazzo che la ospita, conducendo sino alla Basilica di San Prospero e, oltre, sino alla Stazione Mediopadana dell’alta velocità progettata da Santiago Calatrava a scoprire il perdurare dell’influenza di Pietro in architettura e non solo.




1 Aprile 2014 alle 19:22 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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