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Gian Mario Spacca

07 lug 2014
Alluvione, pronto lo schema di ordinanza per il piano degli interventi e la ricognizione del fabbisogno per i privati.

Il presidente Spacca ha espresso immediatamente l’intesa con integrazioni.

Alluvione di maggio, il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha espresso l’intesa allo schema di ordinanza per i primi interventi urgenti predisposto dal Capo del Dipartimento di Protezione civile Franco Gabrielli a seguito del riconoscimento dello stato di emergenza deliberato lo scorso 30 giugno dal Consiglio dei Ministri. Il presidente, nell’assicurare l’intesa, ha allo stesso tempo proposto alcune integrazioni. La risposta della Regione è stata immediata: lo schema di ordinanza è stato infatti ricevuto nella giornata di venerdì e già questa mattina è stato inoltrato con le necessarie integrazioni alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Il fattore tempo, in occasione di eventi così pesanti come quello che ha colpito le Marche, e in particolare il territorio di Senigallia – dice Spacca – è fondamentale. E’ per questo che la risposta della Regione è stata fornita, dopo un attento e puntuale lavoro di analisi, integrazioni e suggerimenti, in appena due giorni. Con questo atto si confida che l’ordinanza possa essere firmata entro pochi giorni dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in modo che diventi subito operativa. Da parte nostra sono state proposte alcune integrazioni che mirano a rispondere in maniera ancora più puntuale alle esigenze che la calamità ha prodotto sul territorio regionale. Ci auguriamo che possano essere accolte”. A quel punto sarà possibile procedere (entro 20 giorni dall’entrata in vigore dell’ordinanza) con la stesura del piano degli interventi urgenti e quindi con la ricognizione dell’attività svolta nell’emergenza dai soggetti pubblici. Contemporaneamente (entro 90 giorni) tutti i privati, famiglie e imprese, che a suo tempo hanno segnalato danni derivanti dal maltempo, possono produrre la documentazione che li attesta. Sarà così possibile effettuare la ricognizione del fabbisogno in termini di risorse. Tra le proposte avanzate dal presidente Spacca ad integrazione dello schema di ordinanza, la necessità che la ricognizione del fabbisogno per i privati comprenda anche gli arredi, gli elettrodomestici, i motoveicoli e autoveicoli danneggiati o distrutti. La Regione ha inoltre proposto l’inserimento nell’ordinanza di un importante articolo riguardante la sospensione dei mutui. “A seguito del grave disagio socio-economico derivante dagli eventi di maggio – dice Spacca – si chiede che nell’ordinanza si preveda che i cittadini residenti in uno dei Comuni che saranno individuati con apposito provvedimento e che siano titolari di mutui relativi a edifici distrutti, inagibili o inabitabili, anche parzialmente, possano ottenere la sospensione delle rate fino alla ricostruzione, all’agibilità o all’abitabilità dell’immobile. Lo stesso varrà per i gestori di attività commerciali ed economiche con sede in edifici che si trovano nelle stesse condizioni”.

 

ALLUVIONE DEL 2011 E NEVICATE ECCEZIONALI DEL 2012 – APPROVATI CRITERI, MODALITA’ E PROCEDURE PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI AI PRIVATI

 

Alluvione del marzo 2011. “Dopo un complesso iter amministrativo che ha coinvolto il Dipartimento di Protezione civile nazionale, il Ministero dell’Economia e gli uffici regionali, abbiamo approvato un provvedimento per il definitivo superamento delle criticità determinatesi a seguito dell’alluvione del marzo 2011, che aveva colpito in particolar modo il Fermano. Il problema principale è stato quello di poter utilizzare le risorse stanziate per questi eventi calamitosi per ristorare i privati e le imprese dei danni subiti. L’impostazione normativa originariamente non lo permetteva, mentre gli eventi calamitosi avevano invece provocato ingentissimi danni soprattutto alle attività produttive, particolarmente diffuse nel nostro territorio. Per questa ragione il presidente Spacca aveva chiesto al Capo della Protezione civile nazionale Franco Gabrielli di rivedere la propria determinazione che imponeva l’utilizzo dei fondi solo da parte delle amministrazioni pubbliche escludendo la possibilità di finanziare, anche solo in quota parte, la concessione di contributi per interventi di privati e imprese. Lo scorso marzo ho incontrato una delegazione di imprenditori fermani danneggiati dall’alluvione, che manifestando durante una seduta dell’Assemblea legislativa, avevano ribadito questa necessità, impegnandomi a superare quella che si presentava come una vera e propria sperequazione rispetto ai regimi di  aiuto disposti per analoghe situazioni verificatesi in altre Regioni. L’obiettivo è stato centrato e ora siamo quindi in grado di usare gli oltre tre milioni e 935mila euro per i danni a macchinari o altri strumenti produttivi, i recuperi di edifici privati distrutti o danneggiati aventi come destinazione d’uso attività produttiva o commerciale, usi pubblici o residenziale privata”. Paola Giorgi, assessore alla Protezione civile, commenta così l’approvazione da parte della Giunta regionale, delle delibere che definiscono criteri, modalità e procedure per la concessione a privati e imprese, dei contributi a seguito degli eventi alluvionali del marzo 2011 e nevosi del 2012, abbattutisi sulle Marche.

Nevicate eccezionali 2012. I provvedimenti approvati riguardano anche gli eccezionali eventi nevosi del febbraio 2012, abbattutisi con impatto particolare nel Pesarese. “Oltre tre milioni e 391mila euro andranno a indennizzare i danni provocati dalle fortissime nevicate del 2012 – ricorda Giorgi – i contributi riguarderanno edifici privati distrutti o danneggiati aventi come destinazione d’uso attività produttiva o commerciale, usi pubblici o residenziale privata. Analogamente a quanto previsto per le alluvioni del marzo 2011, le agevolazioni potranno essere singolarmente al massimo di 200mila, 100mila e 50mila euro, rispettivamente per edifici produttivi, ad uso pubblico o residenziali. Il contributo sarà del 100% in caso di ordinanza di sgombero, del 75% in assenza dell’ordinanza”.

Per l’erogazione dei contributi verranno predisposte apposite graduatorie che terranno conto di diverse priorità. Una volta che la Regione avrà notificato ufficialmente  ai comuni interessati i criteri approvati, i comuni stessi avranno 15 giorni per darne adeguata informazione alla cittadinanza interessata. Le domande di contributo dovranno invece essere presentate, sempre ai comuni, entro 60 giorni dalla citata notifica dei criteri.

Avvio del Progetto Appennino.

Spacca: “Investimenti per rilanciare le aree interne”..

Al via il Progetto Appennino. La Giunta regionale ha assegnato i primi fondi disponibili per finanziare le attività previste nell’ambito del progetto di riqualificazione del territorio dell’entroterra. Per questo primo progetto, le iniziative vengono sostenute con 250 mila euro del bilancio regionale, a fronte di 700 mila euro stanziati dalla Provincia di Ancona. Quello dell’entità del cofinanziamento è il criterio che ha consentito di approvare questo primo programma. L’impegno della Regione è quello di incrementare le proprie disponibilità nei limiti che verranno consentiti dal Fondo di sviluppo e coesione (ex Fas). “Il Progetto Appennino – ricorda il presidente Gian Mario Spacca – rappresenta un ulteriore passo avanti nell’attuazione degli impegni assunti dalla Regione Marche con la firma della Carta di Fonte Avellana. Si sviluppa attraverso un programma di interventi nell’Appennino marchigiano, con il coinvolgimento della Regione, delle Province, delle Comunità montane, dei Comuni, dei Centri per l’impiego e delle Cooperative forestali. Ora entriamo nella fase operativa per investire le risorse che aiuteranno a valorizzare le aree interne e contrastare l’abbandono di un’ampia porzione del territorio regionale. Le iniziative avranno un carattere di continuità, allo scopo di favorire la messa in sicurezza del patrimonio forestale e naturale attraverso un’occupazione stabile delle maestranze che già lavorano nel settore, così da garantire anche un presidio del territorio e la residenza nelle aree rurali e montane, prevenendo quei dissesti idrogeologici che poi manifestano i propri effetti devastanti anche lungo la fascia costiera”. Gli interventi previsti da questo progetto disporranno di una dotazione finanziaria di circa un milione di euro (tra risorse provinciali e regionali). Spazieranno dai lavori selvicolturali di miglioramento boschivo e di prevenzione degli incendi, al contenimento dell’erosione e del dissesto idrogeologico tramite le tecniche dell’ingegneria naturalistica. Verrà salvaguardata anche la capacità idraulica del reticolo idrografico minore, la salvaguardia (turistica e didattica) della viabilità forestale, la riqualificazione del sentiero dell’Aula Verde dell’Eremo Val di Sasso – Valleremita, la ricostruzione delle aree di sosta e dei punti panoramici, la tutela della fauna acquatica, la ricostruzione dei corridoi ecologici.

 

GIORNALISTE RUSSE VISITANO LE AZIENDE MARCHIGIANE.

Martedì 8 luglio sei giornaliste di importanti riviste russe del settore moda e arredo arriveranno nelle Marche per vedere da vicino la nostra produzione di bene di lusso, cioè quei beni di consumo di fascia medio-alta che si contraddistinguono per il design, la cura, la qualità dei materiali e delle lavorazioni. E’ la prima iniziativa del Progetto Interregionale “Lusso in Russia” che vede coinvolte la Regione Marche (come capofila) la Calabria, il Lazio, il Piemonte e l’Umbria e che si svilupperà in due anni con diverse iniziative che avranno come riferimento Kaliningrad, San Pietroburgo e Sochi. Al progetto hanno aderito per le Marche 7 imprese e 2 Consorzi (che rappresentano 26 aziende del settore calzaturiero e 33 del settore moda e arredo), mentre la Calabria partecipa con 4 aziende, il Lazio con 12, il Piemonte con 7 e l’Umbria con 11. Scopo del progetto è far conoscere ai consumatori russi che le eccellenze del Made in Italy non sono sole e unicamente patrimonio dei grandi brand internazionali, ma anche di piccole e medi imprese grazie alla creazione di qualità del prodotto: artigianalità, cura del particolare, innovazione, scelta dei materiali, garanzia di durata e di rendimento del prodotto. Le giornaliste avranno la possibilità di conoscere i nostri prodotti di lusso, grazie alla collaborazione del Consorzio Expool di Fermo e il Consorzio Piceni Art For Job di San Benedetto del Tronto. Ma le redattrici saranno invitate a vedere, oltre ai prodotti, anche i processi di produzione andando direttamente nel Calzaturificio Mary, alla Janco Jeans e all’azienda Creazione Antonella. La Russia è anche il quarto mercato di sbocco per l’arredamento italiano e l’oggetto d’arredo di design italiano è sicuramento più che desiderato. Per questo visiteranno lo studio Chiavi di Volta e la Bottega artigiana Arte Idea di Fermo e lo Studio d’Arte Schinchirimini di San Benedetto. Inoltre, faranno visita alla FM- Architettura di Interni, all’azienda Verzolini Renzo e alla Prisma Serramenti.




7 Luglio 2014 alle 15:26 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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