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dalla Regione Marche

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22_07_2014_delegazione della Municipalità di Qingdao

 

22 lug 2014

Incontro in Regione con una delegazione della Municipalità di Qingdao

 

 

Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha ricevuto questa mattina a Palazzo Raffaello una delegazione della Municipalità di Qingdao, provincia dello Shandong (Cina), ad Ancona per la sottoscrizione di una lettera di intenti con il Comune dorico per la costituzione di una cooperazione amichevole.

Nel corso dell’incontro, improntato alla massima cordialità, Spacca ha ricordato che le Marche intrattengono con la provincia dello Shandong relazioni di lunghissima data, che risalgono addirittura agli anni ’80 e ha auspicato un loro ulteriore sviluppo. Il presidente ha inoltre sottolineato la grande vivacità economica e culturale di Qingdao, città del premio Nobel per la Letteratura Mo Yan.
OPERATORI CINESI SETTORE FASHION IN VISITA NELLE MARCHE .

La Regione Marche, sulla base del Programma promozionale 2014, in collaborazione con il Punto di assistenza tecnica della Regione a Pechino, organizza fino a venerdì un incoming nelle Marche di operatori cinesi del settore fashion. I qualificati operatori cinesi visiteranno stilisti e aziende dei settori abbigliamento, intimo/mare, sposa, calzature, borse/pelletteria, accessori moda/alta bigiotteria. Previsto, inoltre, un incontro della delegazione con Consulta Moda di Confindustria Marche, Federmoda di Cna Marche e Federazione Moda di Confartigianato Marche. “I Pat-Point – ricorda il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca – sono una rete di punti di assistenza tecnica alle aziende, che forniscono strumenti di supporto agli imprenditori marchigiani che vogliono aprirsi o consolidare la propria presenza in un mercato dalle straordinarie opportunità, ma allo stesso tempo molto complesso, come quello cinese. Per l’area centro-meridionale sono attivi a Shanghai e a Changsha (Provincia dell’Hunan). Per l’area settentrionale quelli di Pechino e Dalian. I Pat-Point offrono servizi di informazione sul mercato, come requisiti, autorizzazioni, certificazioni, assistenza ai servizi doganali e fiscali, di ricerca e verifica di partner cinesi, traduzioni, interpretariato, accompagnamento nell’organizzazione di eventi o missioni imprenditoriali, valutazione di progetti di internazionalizzazione di imprese e consorzi di imprese, ricerca di opportunità sul mercato cinese e comunicazione istituzionale. Nel caso di questo incoming focalizzato sul settore fashion, particolarmente utile è stata la collaborazione nell’attività di selezione degli operatori potenzialmente interessati alle nostre produzioni, affinché le visite e gli incontri di questi giorni siano immediatamente proficui e operativi. Proseguiamo nella nostra decisa azione di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese, puntando su un mercato dalle enormi potenzialità come quello cinese, con il quale la Regione intrattiene rapporti e collaborazioni istituzionali costanti da oltre 30 anni. Un rapporto di amicizia che facilita felici operazioni come la recente esperienza di ‘Marche’, il ristorante–store promozionale delle Marche a Dalian, pronta ad essere replicata in altre importanti realtà cinesi”. L’export delle aziende della nostra regione prosegue il suo andamento positivo e si mantiene ai vertici nazionali per crescita. Dopo l’ottima chiusura del 2013, anche l’avvio del 2014 presenta un aumento a due cifre, la via è quindi quella giusta”.

Vicenda Cooperlat, incontro in Regione con il sindaco Castelli e consiglieri regionali

Spacca: “Latte fresco da salvaguardare”. All’azienda verrà chiesta un’integrazione dell’accordo per il sito produttivo di Ascoli Piceno

Un’integrazione dell’accordo sul futuro del sito produttivo della Cooperlat di Ascoli Piceno che preveda la valorizzazione della produzione del latte fresco anche nell’ipotesi di cessione dello stabilimento ex Coalac ad altri imprenditori interessati. È il risultato di un incontro che si è svolto oggi in Regione, al quale hanno partecipato il presidente Gian Mario Spacca, il vicepresidente Antonio Canzian, l’assessore all’Agricoltura Maura Malaspina, l’assessore al Lavoro Marco Luchetti e il sindaco di Ascoli Guido Castelli. Erano presenti, insieme a funzionari del servizio Agricoltura, i consiglieri regionali Umberto Trenta, Giulio Natali, Valeriano Camela, Paolo Perazzoli, Sandro Donati, Graziella Ciriaci. La richiesta verrà inoltrata all’azienda Cooperlat per salvaguardare la continuità produttiva del latte fresco nello stabilimento di Ascoli Piceno. La riunione ha evidenziato come l’accordo non soddisfi le attese delle istituzioni, che puntano alla valorizzazione delle filiere agroalimentari di qualità e alla tracciabilità delle produzioni. “La posizione della Regione Marche sulla vicenda Cooperlat è nota e chiara da oltre un anno – ha ricordato Spacca – Non siamo di fronte a una semplice vertenza aziendale, ma a un progetto strategico per il futuro economico delle Marche. Dobbiamo difendere la tracciabilità e la qualità delle nostre produzioni agroalimentari che stanno trainando l’export marchigiano. Il latte fresco va salvaguardato perché la filiera corta e la qualità degli alimenti sono anche alla base della longevità, del benessere e della salute della nostra comunità. Il Paese sta vivendo un lungo periodo di recessione, dove il prezzo inevitabilmente condiziona i consumi. Ma attorno all’Italia lo scenario è espansivo e sussistono già margini interessanti per valorizzare gli alimenti di qualità”. Il presidente ha ricordato che “ci sono imprenditori disponibili a farsi carico dell’avvio di produzione del latte fresco e non è possibile escludere analogo interessamento da parte di investitori internazionali. Già a settembre alcuni verranno nelle Marche per valutare opportunità sperimentali nel campo delle produzioni locali. L’impegno della Regione è quello di sostenere le filiere di qualità. Nel settore agroalimentare è possibile attingendo dalle disponibilità del Programma di sviluppo rurale che promuoverà il latte fresco partendo dal potenziamento della base produttiva zootecnica”.

 

VIA MONTEFERRO FRAZIONE SAPPANICO DI ANCONA, L’ASSESSORE GIORGI INTERVIENE SULLA VICENDA

 

In merito alla situazione di via Monteferro Frazione Sappanico di Ancona emersa nel corso della seduta consigliare di oggi, l’assessore alla Viabilità e Infrastrutture, Paola Giorgi chiarisce che   “dall’esame dei fascicoli non si è riscontrata alcuna comunicazione da parte del Comune di Ancona”. Inoltre, la strada in questione non risulta percorsa da mezzi gestiti direttamente da Autostrade che opera esclusivamente all’interno delle aree e piste di cantiere. “La strada, – osserva l’assessore – è invece percorsa, in violazione al divieto, da padroncini e fornitori del cantiere autostradale rispetto ai quali Autostrade non ha alcun potere”. L’assidua presenza di vigili urbani o telecamere per sanzionare coloro che non rispettano il divieto di transito dei mezzi pesanti – suggerisce Giorgi – potrebbe risolvere la vicenda. “Non ritengo comunque, conclude l’assessore, che il Comune di Ancona abbia alcun obbligo di informazione nei confronti della Regione”.  In ogni caso, l’assessore Giorgi ha provveduto ad inviare una lettera all’Ing.Mollo di Autostrade per l’Italia, invitando lo stesso a verificare la situazione e provvedere, per quanto di sua competenza.

 

 

da Giotto a Gentile

 

 

22_07_2014_ da Giotto a Gentile22_07_2014_ da Giotto a Gentile

 

pittura e scultura a Fabriano fra Due e Trecento

a cura di Vittorio Sgarbi                 

Fabriano, 26 luglio – 30 novembre 2014

 

Pinacoteca Civica “Bruno Molajoli”

Chiesa di Sant’Agostino, Cappelle Giottesche,

Chiesa di San Domenico, Cappella di Sant’Orsola e Sala Capitolare,

Cattedrale di San Venanzio, Cappelle di San Lorenzo e della Santa Croce

 

La grande mostra delle Marche sulla pittura e scultura a Fabriano fra Due e Trecento,

occasione imperdibile per conoscere le radici della civiltà occidentale

 

FABRIANO, 2014-07-22 – Le Marche, e Fabriano in particolare, tornano protagoniste di primo piano nel panorama italiano della cultura e delle grandi mostre con da GIOTTO a GENTILE pittura e scultura a Fabriano fra Due e Trecento a cura di Vittorio Sgarbi .

Un’iniziativa che accende i riflettori su uno smisurato patrimonio artistico in gran parte “sommerso” e inscindibile dal contesto paesaggistico e ambientale di straordinaria bellezza.

Ad ospitare la mostra FABRIANO, un deposito vasto e inestimabile di capolavori artistici medievali in gran parte poco noti, che ne accrescono il fascino riservato.

 

Una mostra di raffinata suggestione e impatto, ulteriormente sottolineati dagli itinerari lungo il percorso urbano e nel territorio circostante tra antiche abbazie, eremi, pievi e monasteri sparsi nelle vallate appenniniche tra Marche ed Umbria, luoghi un tempo frequentati proprio da quelle maestranze che diffondevano il nuovo idioma giottesco.

Uno scenario quasi segreto nel quale si iscrive una mostra preziosa, occasione imperdibile per ammirare pale d’altare, sculture lignee dipinte e affreschi della lunga stagione gotica.

 

da GIOTTO a GENTILE è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, con il sostegno della Fondazione Veneto Banca e del Comune di Fabriano, in collaborazione con la Regione Marche, la Soprintendenza Beni Storici Artisci ed Etnoantropologici delle Marche di Urbino, laSoprintendenza Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell’Umbria e la Diocesi di Fabriano-Matelica. La mostra si avvale dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, del Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

 

La mostra vede presenti nel Comitato Scientifico illustri studiosi come Mina Gregori, Antonio Paolucci, Maria Rosaria Valazzi, Angelo Tartuferi, Alessandro Marchi, Elvio Lunghi e Giampiero Donnini, Fabio De Chirico oltre a Vittorio Sgarbi che lo presiede.

Il catalogo, edito da Mandragora, è curato da Vittorio Sgarbi insieme a Giampiero Donnini e Stefano Papettiresponsabile anche dell’allestimento con Liana Lippi, direttore e coordinatore dell’evento.

 

La mostra, che si aprirà al pubblico il 26 luglio e sarà ospitata presso la Pinacoteca Civica Bruno Molajoli e in tre splendide chiese del circuito urbano, espone oltre 100 opere tra cui oltre a dipinti, pale d’altare, tavole, affreschi staccati, anche scultureoreficerie rarissime, miniature, manoscritti, codici. Opere delicate e preziose, concesse in prestito dai più prestigiosi musei italiani e stranieri.

 

PRESENTATA LA MOSTRA “DA GIOTTO A GENTILE” – DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE SPACCA

 

“La Mostra “Da Giotto a Gentile” presentata oggi accende i riflettori su uno smisurato patrimonio artistico in gran parte sommerso e inscindibile da un contesto paesaggistico e ambientale di straordinaria bellezza, con importanti ricadute su tutto il territorio. Parliamo infatti non solo di una prestigiosa iniziativa culturale, ma di un grande evento, sia per la città di Fabriano, che per tutto l’entroterra marchigiano coinvolto. Un evento ancor più significativo in funzione di una strategia volta a recuperare la dimensione culturale che dal Medioevo ci porta al Rinascimento italiano – di cui le Marche sono state una culla – tema che tanta attenzione riscuote a livello internazionale. L’obiettivo è sempre la valorizzazione del brand Marche legando turismo, cultura, ambiente, tradizioni.  L’ evento è inoltre particolarmente importante per la città che lo ospita, Fabriano. Un centro fortemente provato, che sta vivendo un momento particolare e ha grande necessità di recuperare una identità storica e culturale, che vada al di là della manifattura. Iniziative come questa, contribuiscono ad infondere forza morale ed energia  per trovare, nella profondità del proprio spessore culturale, nuove forme di imprenditorialità e di economia in una logica coerente con il resto della regione.  Questa Mostra è quindi, piena di speranza, oltrepassa il significato storico e culturale e ci proietta in una identità comunitaria di cui il territorio ha particolarmente bisogno”.

clicca gli allegati

 CS La mostra di Esanatoglia

CSCampagna restauri grazie alla mostra di Fabriano

ELENCO OPERE MOSTRA

Fondazione VB mostra Fabriano v.2 – Com. Stampa

R-Nota-Itinerario a Fabriano per la mostra da GIOTTO a GENTILE

INFO utili

scheda catalogo

 

Ma vediamo più da vicino il contesto culturale nel quale si iscrive la mostra. Consolidatosi il potere longobardo su Fabriano, l’egemonia culturale dell’Umbria vide la sua affermazione nel corso del Trecento, sia dal punto di vista artistico che sotto il profilo dei valori spirituali. La vicinanza con Assisi ed i ripetuti soggiorni di San Francesco contribuirono ad animare una vivace realtà di fede che si avvalse della pittura come di un efficace strumento propagandistico ed educativo.

 

Sul finire del XIII secolo, quando sui ponteggi della Basilica Superiore si affermava un nuovo  eloquio pittorico compiutamente occidentale, l’influsso giottesco si propaga anche attraverso i valichi appenninici fino a Fabriano. Maestri anonimi, assai esperti nella pratica dell’affresco, lasciarono tracce del loro operato nelle più importanti chiese degli Ordini Mendicanti, ma anche nelle sperdute pievi sorte sui monti vicini alla città della carta.

Da Campodonico trae il suo nome un oscuro maestro, capace di coniugare la spazialità giottesca con una carica umana profonda e modernissima. I suoi affreschi strappati dalle pareti dell’antica pieve ci appaiono oggi come una testimonianza della vivacità delle relazioni artistiche che si sono intrecciate fra Marche ed Umbria grazie alla rete viaria che univa le aree appenniniche, strade percorse da pastori, mercanti, santi ed artisti, consapevoli di essere parte di una stessa civiltà.

 

Un’ampia sezione della mostra è dedicata anche ai raffinati dipinti su tavola realizzati da Allegretto Nuzi dopo il suo rientro dalla Toscana in occasione della peste del 1348: tavole e polittici caratterizzati da elette figure ispirate ai modelli fiorentini e senesi, rielaborati in chiave cortese, come testimoniano le varie redazioni della “Madonna dell’Umiltà”.

E’ questo un soggetto frequentemente trattato sia dal Nuzi che dal suo allievo fabrianese Francescuccio di Cecco Ghissi, la cui produzione appare improntata ad una spiccata sontuosità decorativa che soddisfa le esigenze della committenza di provincia.

 

Alla cifra stilistica del caposcuola Allegretto si collega anche la produzione di sculture in legno intagliato e dipinto,  a grandezza naturale,  destinate all’allestimento di presepi scenografici, attribuite ad un anonimo Maestro dei Magi. Gli esemplari conservati a Fabriano e quelli del Museo di Palazzo di Venezia a Roma compongono un nucleo omogeneo riferibile a questo artista attivo a Fabriano e ben noto anche oltre i confini cittadini, la cui misteriosa identità si cercherà di svelare.

 

L’obiettivo di un’operazione culturale di tale portata, infatti, è quello di ritessere la trama di questo complesso periodo, ricco di testimonianze affascinanti, ma note solo o soprattutto agli studiosi e agli appassionati d’arte, al fine di permettere pur con un approccio di approfondimento un’ampia divulgazione rivolta ad un “pubblico” più vasto ed eterogeneo.

 

Mentre per gli studiosi e gli addetti ai lavori i confronti che saranno possibili in mostra fra Giotto, Pietro Lorenzetti, Bernardo Daddi e gli affreschi e le tavole dipinte dagli artisti locali, offriranno lo spunto per dare inizio ad una nuova  e più articolata visione delle vicende della pittura italiane del XIV secolo.

 

Operazione culturalmente articolata che vede la pubblicazione di uno studio, con saggi e schede sulle opere e sugli artisti presenti in mostra e che ha la duplice funzione di catalogo dell’esposizione e di approfondimento critico di interessanti questioni riguardanti la pittura e la scultura fra Marche e Umbria nel Due e Trecento, intorno alle quali  la ricerca resta ancora aperta.

 

La mostra si chiude con alcuni capolavori  di Gentile, come la Crocefissione del polittico proveniente da Valleromita di Fabriano, ora nella Pinacoteca di Brera, o la raffinata Madonna dell’umiltà del Museo nazionale di San Matteo di Pisa: lo stile elegante e forbito esibito dal caposcuola del Gotico Internazionale  rivela la consuetudine giovanile con i pregiati ed eleganti apparati presenti nella città di origine.

22_07_2014_ da Giotto a Gentile

22_07_2014_ da Giotto a Gentile

 

ORARI 10.00-21.00; we 10.00 -23.00; lunedì mattina chiuso

BIGLIETTO 9€ ridotto 6€

INFO MOSTRA e PRENOTAZIONI VISITE GUIDATE  0732/042195

CATALOGO Mandragora 




22 Luglio 2014 alle 14:49 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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