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dalla Regione Marche

di | in: Cronaca e Attualità, dalla Regione Marche

Paola Giorgi

25 set 2014
VIOLENZA CONTRO LE DONNE, GIORGI ALL’INTERNATIONAL SUMMER SCHOOL IN GENDER STUDIES.

L’assessore regionale alle pari opportunità Paola Giorgi ha partecipato alla prima giornata della “International Summer School in Gender Studies” dedicata al tema della violenza contro le donne (“Violence against women”). Si tratta di un corso rivolto a studenti, laureati, dottorandi, dottori di ricerca e cittadini promosso dalle Università degli Studi di Macerata e Urbino nonché dall’Università per la Pace in collaborazione con Regione Marche, Provincia e Comune di Macerata, Laboratorio Anna Lindh (UniMC), Inner Wheel e Soroptimist (Macerata).
Nel suo intervento, l’assessore Giorgi ha condiviso il “taglio” culturale dell’iniziativa “perchè la violenza di genere – ha sottolineato con forza – non può essere ridotta a mero fatto di cronaca, dunque circoscrivibile alla sfera privata, ma, al contrario, il suo contrasto deve assurgere sempre più a questione culturale divenendo vera e propria mèta di civiltà verso la quale l’intero Paese deve tendere”. L’assessore Giorgi ha elencato le molteplici iniziative presenti in Regione, a partire dalla legge 32 del 2008 che consente oggi l’attività di cinque Centri Antiviolenza. Ci sono poi due Case di Accoglienza ed una Casa di Emergenza che garantiscono risposte tempestive ed efficaci. La Giorgi, inoltre, ha illustrato l’atto approvato dalla giunta regionale lo scorso 15 settembre che definisce criteri e modalità per la concessione dei contributi ai Centri Antiviolenza e alle Case di Accoglienza per il 2014. Queste risorse serviranno a potenziare tali strutture (complessivamente 97 mila euro, totalmente provenienti dalle casse regionali). Infine l’assessore ha annunciato lo sblocco delle risorse integrative statali previste dalla legge 119/2013 – sblocco sollecitato dalla stessa Giorgi con una lettera recentemente inviata al presidente del Consiglio Matteo Renzi e a tutti i parlamentari marchigiani – dichiarando che, non appena verranno effettivamente trasferite, saranno utilizzate al fine di potenziare le strutture esistenti ed incrementarne la diffusione territoriale. Inoltre, attraverso tali fondi, così come condiviso nel Forum contro le discriminazioni e la violenza di genere, organismo consultivo previsto dalla LR 32/08 si potranno attivare iniziative di prevenzione e informazione per il superamento del disagio e dell’emarginazione delle vittime di maltrattamenti e violenza. “Lavoriamo – ha concluso Paola Giorgi – per far sì che la lotta alla violenza di genere sia un fatto quotidiano e non un tema da ricordare solo in occasione delle date canoniche del 25 novembre e dell’8 marzo”.

 

Nuovo Ospedale Marche Nord, Mezzolani al consigliere Acacia Scarpetti:

“Chiediamo chiarezza, ogni ritardo sul sito penalizza solo Pesaro”

Almerino Mezzolani

Almerino Mezzolani

“Non siamo interessati alle corride, chiediamo solo chiarezza su dove il territorio vuole che sia realizzata la nuova struttura ospedaliera. Per la Regione è una priorità perché altrimenti, sulla base dei nuovi standard nazionale, Pesaro rischia di veder penalizzati i propri servizi e perdere anche l’Azienda ospedaliera. È per questo che è deleterio il ripensamento sul sito che era stato condiviso con atti ufficiali, che sta ora bloccando l’iter per la realizzazione del nuovo Ospedale. La Regione è pronta per procedere e pubblicare il bando e chiediamo al territorio di dirci dove realizzare l’Ospedale. Ogni ritardo penalizza solo Pesaro e proprio i pesaresi dovrebbero capirlo”. È quanto replica, l’assessore alla Salute Almerino Mezzolani al consigliere dell’Idv, Luca Acacia Scarpetti, che parla di un dibattito basato sul vuoto, a proposito del nuovo ospedale di Marche Nord. “In gioco – afferma l’assessore – c’è il futuro della sanità pesarese, insieme alla tenuta finanzia del sistema sanitario regionale che abbiamo salvato nel corso di questi anni e preservato per il futuro. Non è che ristrutturando due vecchie sedi ospedaliere risolveremo i problemi, ma solo li rimanderemo a quando non sarà poi più possibile intervenire perché gli scenari economici e la programmazione sanitaria nazionale faranno rimpiangere il tempo perduto. Ricordo a Scarpetti che già alla costituzione dell’Azienda Ospedaliera Marche Nord, la programmazione regionale prevedeva di riorganizzare la funzione ospedaliera di Pesaro e Fano, realizzando un nuovo presidio che unisse le funzioni assistenziali oggi divise tra i due ospedali, per migliorare e incrementare l’offerta sanitari. Il sito di Fosso Sejore è stato individuato dopo un lungo confronto con le amministrazioni i locali e dopo aver valutato possibilità alternative. Se ora le amministrazioni locali vogliono operare altre scelte, lo dicano chiaramente e celermente.  La Regione è pronta a confrontarsi. Aspetteremo altre indicazione, se è questa la volontà che ora viene maturata, ma certo non torneremo a investire su due vecchie sedi ospedaliere, perché verrebbe prolungata una frammentazione dei servizi che non ha ragione di esistere e controproducente per le capacità di risposta alla comunità locale”.

AMBITI TERRITORIALI DI CACCIA – ASSESSORE GIORGI: “URGENTE APPORTARE MODIFICHE ALLA LEGGE 7/95”

 

“Al fine di dare certezza e stabilità al prezioso lavoro che gli ATC (Ambiti territoriali di caccia) svolgono sul territorio per la gestione e per il prelievo sostenibile della fauna selvatica, occorre con urgenza apportare importanti modifiche alla relativa legge regionale n.7 del 5 gennaio 1995 sulle norme per la protezione selvatica e per l’equilibrio ambientale e disciplina della attività venatoria”. L’assessore regionale alla Caccia, Paola Giorgi, interviene con un esplicito invito alla terza commissione consiliare della Regione Marche affinché licenzi favorevolmente quanto prima il testo della proposta di legge n.436 presentato in data 31 luglio 2014 riguardante l’annoso problema del riconoscimento della personalità giuridica agli ambiti territoriali di caccia.

Nel merito, la proposta di legge presentata dalla giunta regionale andrà a modificare alcuni articoli della L.r. n.7/95 stabilendo prioritariamente che gli ATC sono strutture associative di diritto privato che perseguono finalità di interesse pubblico.

Nell’interesse dell’attività degli ATC delle Marche, la proposta di legge n.436 affronta inoltre  la problematica del risarcimento dei danni arrecati alla fauna selvatica. A tal fine l’assessore Giorgi rinnova la sua disponibilità a verificare urgentemente l’applicazione del Regolamento regionale vigente sugli ungulati  anche al fine di apportare eventuali  modifiche così come anche richiesto e sollecitato dalle categorie sociali coinvolte nella complessa gestione faunistica del territorio marchigiano.

 

 

“CHE DIO CI AIUTI” , DA STASERA LE MARCHE PROTAGONISTE SUL PICCOLO SCHERMO

La fiction più seguita di RAI UNO, alla terza serie, è stata girata a Fabriano e in molte località marchigiane. Pillole promozionali con gi attori protagonisti anticipano la messa in onda.     

Spacca - Elena Sofia Ricci

Spacca – Elena Sofia Ricci

 

Da  stasera e per dieci puntate le Marche saranno ancora protagoniste, questa volta sul piccolo schermo, ma per un grande pubblico. Saranno lo sfondo della 3° serie della fiction televisiva “Che Dio ci aiuti”  in onda in prima visione su RAIUNO, che si ripropone ai tanti affezionati con una novità :  il trasferimento di  Suor Angela (Elena Sofia Ricci), protagonista della serie TV, a Fabriano in un convento appena restaurato;  insieme a lei un cast di personaggi già noti come Suor Costanza (la burbera madre superiora interpretata da Valeria Fabrizi ) e le altre consorelle insieme ad un vivace e problematico gruppo di giovani.

Oggi proprio a Fabriano la conferenza stampa con tutto il cast ancora impegnato nelle riprese degli ultimi episodi. Il presidente della Regione Gian Mario Spacca ha ricevuto i complimenti di Matilde Bernabei ( presidente della Casa di produzione   Lux Vide) per “l’ottima squadra regionale, guidata da Raimondo Orsetti,  che ha lavorato con intelligenza operativa per superare ogni tipo di problema in modalità davvero efficiente , doti non facili da trovare in altre istituzioni pubbliche italiane, per facilitare il lavoro  della produzione e del cast tecnico e artistico.”

“Siamo orgogliosi  – ha affermato il presidente Spacca – di aver avviato una fruttuosa  collaborazione con la Lux Vide e ringraziamo la troupe e tutti coloro che hanno lavorato a questo bellissimo progetto che è ormai una realtà di successo consolidato. Siamo sicuri che il rapporto avviato potrà continuare con altre iniziative.  Abbiamo dedicato un quota precisa del POR , per la programmazione dei prossimi sette anni, destinata a proseguire  una strategia di valorizzazione del distretto culturale marchigiano e quindi anche delle realizzazioni filmiche e televisive, consapevoli che ormai questo territorio è oggetto di molta attenzione da parte dei produttori , grazie anche all’attività della Fondazione Marche Cinema e di Film Commission che hanno svolto un grande lavoro di comunicazione e promozione. Questa produzione televisiva, infatti,  rientra in un programma di valorizzazione del nostro territorio, ma anche della comunità marchigiana – ha sottolineato il presidente Spacca – perché sia maggiormente apprezzata e la sua reputazione cresca nella considerazione del nostro Paese e a livello internazionale.  Un programma che si sta sviluppando e passa attraverso il film su Leopardi e altre pellicole nell’ultimo periodo e, appunto,  attraverso questa fiction, la più seguita dei programmi Rai. La trasmissione metterà in evidenza la bellezza delle Marche grazie a molte  località da Fabriano a San Benedetto e Ascoli Piceno, attraverso Pesaro Urbino, Genga, il Furlo, Portonovo, Castelraimondo, Macerata , Fermo,Camerino  tutte le principali città delle Marche sono state toccate  e raccontate o attraverso la trama della fiction o  con le clip che anticipano la messa in onda.  Pillole  di bellezza marchigiana , interpretate dagli stessi attori, veri e propri spot promozionali a vantaggio del nostro territorio. Il contributo della Regione, come in tutte le altre occasioni che hanno riguardato la promozione delle Marche  si è avvalso di fondi europei mettendo a disposizione circa 1 milione di euro.”

Saranno 20 episodi che andranno in onda in 10 serate (due episodi a puntata)e sarà curioso ammirare quanto alcuni luoghi marchigiani siano saranno telegenici. Ecco alcune delle location A  Fabriano: Piazza Del Comune; Esterno Oratorio Della Carita’; Loggiato e Largo San Francesco; Piazza Della Cattedrale; Ospedale; Scuola Primaria Allegretto Di Nuzio; Giardini Regina Margherita; Piazza Amedeo Di Savoia; Piazzale Matteotti; Piazza Quintino Sella – Museo Della Carta; Palasport; Pinacoteca Civica Bruno Malajoli; Fondazione Carifac; Balcone Del Vescovado;  Monterado – Villa privata;  Gola del FurloUrbino – Università;  Camerino – Università e Tempio dell’Assunta;  PortonovoGrotte di Frasassi; Fermo – Cisterne Romane; Ascoli Piceno – Forte Malatesta e Cartiera Papale.

Anche Stefania Benatti e Anna Olivucci della Fondazione Marche Cinema hanno evidenziato la validità delle clip che trainano la messa in onda:  “un ‘eccezionale impatto turistico e comunicativo di questo tipo di operazione, a ridosso di una serie tv che nell’ultima stagione – con uno share di oltre il 24% – risulta essere la più seguita e amata dal pubblico.” La nuova stagione di “Che Dio ci aiuti” è stata realizzata con l’intervento della Regione Marche, cofinanziato con risorse dell’Unione Europea – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, in collaborazione con Marche Film Commission e Fondazione Marche Cinema Multimedia.  Anna Olivucci ha ricordato che il sostegno a questa produzione LuxVide, in collaborazione con Rai Fiction , ha  già rappresentato per il nostro territorio una interessante proposta occupazionale , avendo  impegnato a livello locale  40 soggetti tra maestranze e fornitori   e 200 figurazioni, compresi ruoli secondari.

Matilde Bernabei di Lux Vide  ha ricordato che l’idea di venire a girare nelle Marche è stata sua , ben conoscendone la bellezza e l’accoglienza, “anche se andrebbero conosciute ancora meglio perché rappresentano un modello sotto molti punti di vista, da quello produttivo a quello sociale e organizzativo , oltre che di paesaggio. E che è quasi un dovere morale del Servizio pubblico televisivo far conoscere le realtà positive del nostro Paese, quelle che ce la possono fare cogliendo le opportunità, come sanno fare le Marche. “  Anche Elena Sofia Ricci ha manifestato  un entusiasmo autentico per la nostra regione che già conosceva: “ L’’accoglienza mi ha fatto sentire in famiglia, a casa, qui mi sento in benessere. Questo ha facilitato anche il lavoro e ringrazio tutta la città che ci ha coccolato ed accolto, ormai conosciamo tutti e ci hanno dimostrato una disponibilità eccezionale. “ Il regista Francesco Vicario ha sottolineato che le città marchigiane sono esteticamente funzionali ad un lavoro televisivo, sono telegeniche , raccolte  oltre che accoglienti, l’ideale per far lavorare comodamente.




25 Settembre 2014 alle 14:46 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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