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Heritage Science

2014-09-29

‘HERITAGE SCIENCE’, L’INFRASTRUTTURA DI RICERCA CHE VALORIZZA IL PATRIMONIO CULTURALE E LA SUA FRUIZIONE

In Regione il confronto per l’Accordo e la Convenzione operativa CNR

Marcolini: “Ricadute sul sistema della ricerca e sull’attrattività del territorio marchigiano”

 

Soluzioni tecnologiche innovative per il restauro, la diagnostica, la fruizione e la promozione del patrimonio culturale: è quanto offre l’infrastruttura di ricerca Heritage Science per il cui sviluppo si è svolto, questa mattina in Regione, un confronto finalizzato alla predisposizione di un Accordo Quadro da sottoscrivere con il Consiglio Nazionale delle Ricerche, il MiBACT e il sistema universitario regionale.

“Le ricadute sono dirette al territorio regionale e al sistema della ricerca – spiega l’assessore alla Cultura, Pietro Marcolini – Il confronto è stato avviato dalla Regione nell’ambito delle politiche regionali di valorizzazione dei processi di sviluppo territoriale a base culturale e in stretta coerenza con le opportunità offerte dalla nuova programmazione comunitaria”.

L’obiettivo – aggiunge l’assessore “è rafforzare  il  sistema  della  ricerca  sia  in  termini di  capitale  umano  che  di eccellenze e strutture dedicate, capacità di produrre innovazione, aumentando contemporaneamente anche l’attrattività del territorio marchigiano. Perché tra gli scopi principali dell’Accordo, emerge la valorizzazione dei risultati della ricerca dal punto di vista industriale e commerciale, l’avviamento di attività di sostegno vicine agli utilizzatori finali e al mercato del restauro e del turismo, la maggiore competitività delle imprese marchigiane  verso nuovi mercati e la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore della cultura”.

L’attività prevede di creare un’infrastruttura regionale per l’Heritage Science di riferimento alla quale gli scienziati, le articolazioni del MiBACT e le industrie culturali e creative possano rivolgersi per risolvere particolari problematiche.  Mira inoltre a potenziare i filoni di ricerca peculiari del territorio marchigiano come il restauro della carta,  del legno, del patrimonio storico e architettonico; e vuole innovare l’imprenditoria creativa e culturale favorendo il trasferimento tecnologico dei prodotti della ricerca e del know-how.

Per la collaborazione tra Università marchigiane, gruppi di ricerca del CNR e MiBACT è previsto il supporto di un centro multidisciplinare integrato regionale che coordinerà i laboratori di ricerca e potrà essere dotato di un ufficio di progettazione europea per i settori Humanities (digitali e strumentali) e Creative and Cultural Industry, sviluppando parallelamente il coordinamento dei laboratori di ricerca e la formazione di personale specializzato.

L’accordo si articola in Convenzioni Operative che, sottoscritte dai soggetti partecipanti in attuazione a specifici programmi, stabiliranno i criteri e le procedure che regoleranno gli impegni reciproci, l’articolazione delle azioni in cui si sviluppano i progetti, i tempi di esecuzione e la ripartizione dei costi.

TIROCINI PER IL REINSERIMENTO DEI DISOCCUPATI OVER 30, LA REGIONE PREDISPONE UN BANDO. LUCHETTI: “OPPORTUNITÀ PER I PIÙ GIOVANI”.

Favorire il reinserimento lavorativo dei disoccupati attraverso un tirocinio formativo presso le imprese e gli studi professionali. È l’obiettivo di una deliberazione della Giunta regionale che autorizza l’emanazione di uno specifico bando aperto anche ai lavoratori giovani. “È un intervento rivolto alle persone che vivono un disagio sociale ed economico, in difficoltà occupazionale perché fuori dal mercato del lavoro o disoccupati senza ammortizzatori sociali – afferma l’assessore al Lavoro, Marco Luchetti – La Regione intende assicurare loro tutte le opportunità possibili per reinserirsi nel mondo produttivo e specializzarsi. L’ultimo bando del giugno scorso, sostenuto con i fondi delle politiche per il reimpiego, ha prodotto risultati positivi, coinvolgendo 280 tirocinanti che hanno avuto la possibilità di formarsi. Visto il successo conseguito, ripetiamo l’esperienza e attiviamo un nuovo bando, abbassando, però, l’età minima dei destinatari, da 45 a 30 anni, in considerazione del fatto che, nel frattempo, è stato varato il Programma operativo regionale per l’attuazione della garanzia giovani che prevede espressamente i tirocini, ma limitati ai giovani fino a 30 anni. In questo modo, integrando e allargando le opportunità, riusciamo ad ampliare la platea delle persone che possono accedere alla formazione e aspirare a un’occupazione”. L’Avviso pubblico sarà emanato dal dirigente del della PF Lavoro e Formazione. Le risorse utilizzate saranno quelle del Fondo sociale europeo (Por Marche) destinate alla “occupabilità” e alla “inclusione sociale”. I tirocini verranno promossi dai Centri per l’impiego. I richiedenti dovranno essere disoccupati da almeno 12 mesi, residenti nelle Marche, rientrare nella certificazione Isee richiesta (non superiore a 12mila euro). I tirocinanti riceveranno, dalla Regione, un’indennità di partecipazioni pari a 650,00 euro.

 

Strategia nazionale per le aree interne: le Marche terza Regione a completare l’iter

Giorgi: “Possiamo beneficiare dei primi 3,8 milioni messi a disposizione dallo Stato”

Giorgi, Aree Interne

Giorgi, Aree Interne

“Contrastare l’abbandono delle aree interne attraverso l’implementazione dei servizi”. È l’obiettivo della Strategia nazionale per le aree interne, che riguarda tutta l’Italia, ma che trova, nelle Marche, “una stretta correlazione con le politiche regionali di valorizzazione dell’entroterra attivate con il modello policentristico. Siamo la terza regione ad aver completato l’iter istruttorio e possiamo aspirare a poter beneficiare non solo dei primi 3,8 milioni che lo Stata destina a ogni area pilota individuata a livello regionale, ma concorrere anche all’assegnazione di ulteriori risorse”. Lo riferisce l’assessore alle Politiche Comunitarie, Paola Giorgi, nell’incontro stampa dedicato a una verifica sullo stato d’attuazione del progetto. La Strategia nasce dal Documento Barca del 2012, che mette a disposizione risorse nazionali ed europee. “La legge di Stabilità 2014 stanzia risorse pari a 3,8 milioni di euro per una area pilota in ogni Regione. Anche nell’ambito dell’accordo di partenariato definito dal Governo nazionale con l’Unione europea – ricorda la Giorgi – quello delle aree interne è un tema prioritario. Lo è anche per la Regione che, nell’ambito della propria programmazione dei fondi Ue ha previsto specifiche risorse per la strategia delle aree interne. Una caratteristica della strategia è la governance multilivello che vede coinvolti Ue, Stato, Regioni, Comuni. I Comuni sono chiamati a intraprendere percorsi obbligati di aggregazione di servizi per poter accedere alle risorse in campo e questo è un elemento istituzionalmente e culturalmente forte che mette in campo la strategia”. L’assessore ha ripercorso le tappe che hanno portato all’individuazione delle aree: “Partendo da indicatori e criteri stabiliti ministerialmente, le aree hanno presentato le proprie candidature e, nelle Marche, sono tre le aree individuate per la strategia. 10 i Comuni coinvolti nel  Pesarese e Anconetano, 19 nel Maceratese e 15 nell’Ascolano Fermano. Lo sforzo è stato quello di condividere obbiettivi e progetti, da realizzare a livello comprensoriale, nei settori dei trasporti, della sanità, dell’istruzione e dell’implementazione economica, anche attraverso la realizzazione delle reti immateriali, tema su cui la Regione sta già conducendo un importante piano di sviluppo. Sono settori essenziali per rilanciare e valorizzare  le aree interne. Progetti sostenuti con le risorse nazionali, regionali e della programmazione europea. Partiamo dalla dotazione dei 3,8 milioni, ai quali si aggiungeranno le risorse dei fondi strutturali e di investimento (Fesr, Fse, Feasr) della nuova programmazione europea. Le prime indicazioni che vengono dal territorio segnalano una prevalenza di progetti orientati alla crescita del turismo ambientale e culturale come leva dello sviluppo locale delle aree interne marchigiane”. ” A sostegno delle attività di progettazione delle tre aree, l’assessorato alle Politiche Comunitaria ha attivato una procedura di evidenza pubblica per individuare professionisti da mettere a disposizione di ogni area e supportarle nella fase di costruzione dei progetti di sviluppo locale”. Giorgi ha poi ricordato che la delegazione ministeriale, guidata dal Fabrizio Barca, responsabile nazionale Strategia aree interne, ha effettuato una visita istruttoria di due giorni nelle Marche direttamente nelle tre aree interessate e indicato le prossime tappe: “Andrà selezionata l’Area pilota delle Marche che potrà beneficiari dei primi 3,8 milioni statali disponibili e individuare subito anche la seconda area pronta. Un percorso complesso e affascinante – ha concluso la Giorgi – che impegnerà la programmazione nazionale e regionale per i prossimi anni, ma che trova le Marche già all’avanguardia, avendo puntato, da tempo, sull’integrazione territoriale come motore di crescita sociale, culturale ed economica”.




29 Settembre 2014 alle 15:29 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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