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dalla Regione Marche

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Canzian © www.ilmascalzone.it

03 dic 2014
RIORDINO DELLE PROVINCE, LE MARCHE STANNO ATTUANDO LE DISPOSIZIONI NAZIONALI.

“La Regione Marche sta correttamente attuando le disposizioni contenute nella legge 56/2014, per il riordino delle funzioni delle Province”. Lo riferisce il vice presidente e assessore agli Enti Locali, Antonio Canzian. “La Giunta regionale, il 6 ottobre scorso, ha costituito l’Osservatorio regionale per il riordino delle funzioni delle Province, composto da esperti designati dall’Anci Marche (Comuni), dall’Upi Marche (Province) e dalla Regione – continua Canzian – Si sono tenute tre riunioni e ne sono state programmate altre nel corso del corrente mese, per giungere alla validazione della mappatura dei beni e delle risorse connesse alle funzioni delle Province e per l’individuazione delle funzioni oggetto di riordino, in modo da elaborare una condivisa proposta di legge regionale”. Il clima, all’interno dell’Osservatorio, sottolinea il vicepresidente “è collaborativo e costruttivo, e si sta facendo un buon lavoro. Nel sito internet regionale www.marchentilocali.it alla pagina Comuni e Province è disponibile la documentazione dell’attività dell’Osservatorio e, in particolare, l’elenco delle funzioni fondamentali provinciali, articolate per procedimenti, insieme alla ricognizione delle funzioni e delle risorse a esse collegate. Nel corso dei lavori dell’Osservatorio, è emerso che il problema principale, che accomuna gli enti locali e la Regione, è l’assenza di copertura finanziaria della spesa per l’esercizio delle funzioni, fondamentali e non, di tutti gli enti locali, della Regione e in particolar modo delle Province. Gli enti che dovrebbero subentrare nell’esercizio delle funzioni provinciali, in assenza della relativa copertura finanziaria, non sarebbero certamente in grado di coprire la spesa con risorse proprie. Il problema, pertanto, non è risolvibile solo con interventi normativi, per cui l’azione Regionale si è spostata sui tavoli di confronto presso la Conferenza Stato – Regioni, dove sono state chieste garanzie per la tutela dei livelli occupazionali e per i servizi fondamentali gestiti dalle Province. I rappresentanti del Governo mi sembra abbiano compreso l’oggettiva difficoltà di dare attuazione alla legge Delrio”.

IL 5 DICEMBRE,  AD ANCONA, L’EVENTO CONCLUSIVO DEL PROGETTO STUDENTI “DESTINAZIONE FUTURO”

Destinazione Futuro

Destinazione Futuro

Sarà il Ridotto del Teatro delle Muse a ospitare l’evento di chiusura della 3a edizione del Progetto Studenti “DestinazioneàFuturo”, promosso dalla Regione Marche. Le delegazioni degli studenti, provenienti da istituti superiori di tutta la regione, accompagnati dagli insegnanti-tutor, avranno l’opportunità di illustrare il percorso di approfondimento compiuto per partecipare al Progetto e di presentare il lavoro candidato. Si tratta di nove istituti per 17 lavori presentati, il più ampio numero nelle tre edizioni, a dimostrazione di come il Progetto, anno dopo anno, stia crescendo in notorietà e interesse, e di come iniziative volte a far conoscere meglio lo status di cittadini europei, siano sempre più richieste e apprezzate.

Il Progetto Studenti DestinazioneàFuturo, previsto fra le iniziative rivolte alla sensibilizzazione del target “giovani” del Piano di comunicazione del POR FSE Marche, si rivolge agli studenti degli istituti superiori, con l’obiettivo di divulgare i valori dell’Unione. I ragazzi hanno l’opportunità di compiere un percorso di approfondimento circa diritti, doveri e nuove opportunità derivanti dal loro status di cittadini europei e sono quindi chiamati a condividerlo con tutti, attraverso un video o uno scatto fotografico, anche elaborato in computer grafica. Linguaggi semplici e immediati in cui i ragazzi si riconoscono e che utilizzano quotidianamente: creatività, interesse, apprendimento si fondono in un risultato coinvolgente, che ci svela un mondo giovanile carico di attese, ma anche intraprendente, volitivo e fiducioso, aperto al superamento dei confini nazionali, ma con salde radici e amore per le proprie origini.

Sotto la conduzione di Alvin, la mattinata si aprirà alle ore 9.00. Dopo i saluti dell’assessore regionale all’Istruzione Formazione e Lavoro, Marco Luchetti, di Mauro Terzoni dell’Autorità di Gestione FESR e FSE e di Graziella Cirilli, Dirigente del Servizio Istruzione della Regione Marche, che lavora quotidianamente al fianco degli istituti, i ragazzi diventeranno assoluti protagonisti guadagnando il palco e presentando i lavori svolti.

Infine la premiazione: l’esito finale vedrà diversi canali di valutazione; i progetti sono stati infatti vagliati dai frequentatori del blog dedicato al Progetto, da una Giuria tecnica, da parte dei visitatori della pagina Facebook attraverso il “Mi piace”. Il coinvolgimento dei canali social – la pagina Facebook del Progetto e l’account Twitter –  hanno consentito di ampliare ulteriormente il bacino del pubblico potenziale, che grazie al “buzz” (il “ronzio”, il passaparola che si genera in rete) ha già originato, nei primi giorni di votazione, un sorprendente numero di contatti.

“Ho sempre ritenuto fondamentale attuare progetti di sensibilizzazione verso gli studenti più giovani: utilizzando i linguaggi che sono a loro più confacenti, si può parlare di Europa, di diritti, di opportunità e di futuro – commenta l’assessore Luchetti – È fondamentale che i ragazzi siano informati e consapevoli di quanto l’Unione europea possa fare per loro, di come i loro orizzonti siano oggi molto più vasti e vincano eventuali diffidenze. Infine il mio personale grazie va ai docenti, senza la cui preziosa opera di ambasciatori non avremmo queste adesioni”.

 

10 DICEMBRE 2014 GIORNATA DELLE MARCHE, SI AVVICINA LA DECIMA EDIZIONE – FOCUS SU CRESCITA, SVILUPPO, LAVORO.

 

Si avvicina la decima edizione della “Giornata delle Marche 2014” che si svolgerà mercoledì 10 dicembre 2014, dalle ore 16,30 al Teatro delle Muse di Ancona. Quest’anno il tradizionale appuntamento avrà come focus la crescita, lo sviluppo e il lavoro nel 7° anno di crisi nazionale.

“Sarà un momento di approfondimento e riflessione aperta e condivisa con la comunità per guardare al futuro con più fiducia – afferma il presidente della Regione Gian Mario Spacca – e per offrire ai nostri giovani, in particolare, nuove opportunità, riaffermando le nostre eccellenze.  La strategia del governo regionale è stata fin dall’inizio un duro confronto con la crisi. Sapevamo di dover affrontare un periodo difficile, ma la realtà ha superato ogni immaginazione. Abbiamo vissuto la recessione internazionale più dura dopo la 2° guerra mondiale e la crisi del 1929. Questo drammatico scenario – prosegue il presidente – ha imposto il superamento delle divisioni e la sommatoria delle istanze territoriali, per fare di tante Marche finalmente una sola regione. Si è quindi proceduto prima con una difesa attiva della base occupazionale, della competitività e della coesione che ci consente ora di porre le basi per una nuova strategia di attacco su quattro assi principali: sviluppo e imprese; sicurezza, lavoro, welfare; ambiente e territorio, produttività dell’amministrazione. I dati diffusi ieri dall’Istat sul lavoro ci confermano che siamo sulla buona strada”.

Le Marche presentano un tasso di disoccupazione in discesa all’8,9%, inferiore alla media nazionale che purtroppo ancora viaggia vicino al 12% (11,8%). Migliora anche il tasso di occupazione che cresce al 62,5%, contro il 56% della media nazionale.

“Obiettivo finale – conclude Spacca –  fare delle Marche un ecosistema per l’innovazione, con un nuovo modello di sviluppo territoriale a motore multiplo e ad alta intensità collaborativa, basato su creatività, conoscenze e nuovi saperi, network, integrazioni di sistema, trasversalità dei fattori”.

 

Tra i principali interventi di “difesa attiva” della competitività, del lavoro, e della coesione sociale vanno ricordati:

  • Oltre 1 miliardo di Euro per la tutela del lavoro con progetti, formazione e ammortizzatori sociali.
  • 1 miliardo di Euro di finanziamenti garantiti per la liquidità delle PMI.
  • 630 milioni di Euro di investimenti attivati per ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico a favore delle PMI.
  • 290 milioni di Euro di capacità di spesa propria della Regione trasferita a Comuni e Province per favorire i pagamenti alle imprese con il patto di stabilità regionale verticale.
  • 61 milioni di Euro di fondi regionali destinati ai Comuni per compensare integralmente i tagli nazionali al fondo per le politiche sociali degli Enti locali.
  • Oltre 7 miliardi di lavori e progetti realizzati sulle infrastrutture stradali e immateriali

Una pressione fiscale ridotta di -38% e scesa sotto la media nazionale,
con un’esenzione dall’addizionale Irpef del 50% dei cittadini marchigiani.

Una lotta all’evasione fiscale che ha fatto recuperare 295 milioni di Euro,
evitando di ricorrere all’indebitamento e/o a nuove tasse.

 

Grazie a queste misure le Marche hanno resistito meglio di altre Regioni come testimoniano numerosi dati:

  • Indice di produzione industriale dal 2008: ITALIA -24 punti, MARCHE -12 punti.
  • Conferma del primato di imprenditorialità: 99 imprese su mille abitanti, in Italia 85.
  • Leader in Italia e tra le prime 15 in UE per vocazione produttiva occupazionale.
  • Tasso di disoccupazione in discesa all’8,9%, inferiore alla media nazionale che purtroppo ancora viaggia vicino al 12% (11,8%).
  • Tra le prime 4 Regioni a Statuto ordinario per minore tasso di disoccupazione
  • Il tasso di disoccupazione Marche all’8,9% diminuisce sia rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso (9,6%) sia rispetto al trimestre precedente (9,8%).
  • Il tasso di occupazione cresce al 62,5%, contro il 56% della media nazionale.
  • Migliora anche la situazione della Cassa Integrazione Guadagni totale: nel 3° trimestre 2014 nelle Marche registra un -18% contro il +15% della media nazionale.
  • Infortuni mortali sul lavoro scesi sotto la media nazionale.
  • Prime in Italia per crescita dell’export che ha ripreso i livelli pre-crisi.
  • Prime in Italia e tra le prime in Europa per speranza di vita.

La Giornata delle Marche si svolgerà anche nel segno di Giacomo Leopardi, sull’onda della straordinaria e complessa operazione culturale messa a punto dalla Regione Marche con il film ‘Il giovane favoloso’, che in questi giorni celebra il milione di spettatori, autentico record in Italia. Con i protagonisti verrà ripercorso il progetto per ampliare la conoscenza del genio di Recanati e la sua opera dal valore universale. L’operazione è strettamente correlata con la promozione del territorio marchigiano e dei suoi cluster turistici: un modo in più per fornire “carburante” a nuovi motori di sviluppo in grado di generare posti di lavoro.

 

Formazione qualificata: un’opportunità per l’occupazione dei giovani formati nei settori della green economy e multimediale.

Luchetti: “Nuova occupazione per un nuovo modo di fare impresa”

La Regione Marche assegna contributi per l’assunzione di giovani formati nel settore della green economy e del multimediale con i bandi del 2013. I contributi possono essere richiesti anche dalle imprese marchigiane che hanno già assunto i formati. L’Avviso pubblico  è disponibile sul sito www.istruzioneformazionelavoro.marche.it e verrà pubblicato sul Bur Marche (Bollettino ufficiale della Regione) il 4 dicembre 2014. “La Regione ha investito risorse per riqualificare professionalmente i giovani disoccupati, puntando sulle potenzialità dell’economia verde – afferma l’assessore al Lavoro, Marco Luchetti – Un intervento che ha consentito di coniugare un nuovo modo di fare impresa con la creazioni di nuovi posti di lavoro. Siamo convinti che dalla sostenibilità energetica possano venire ulteriori possibilità occupazionali, da incentivare e agevolare”. Nel 2013 la Regione Marche ha emanato l’Avviso pubblico per il sostegno della qualificazione professionale di giovani disoccupati, grazie al quale ha finanziato sette corsi di specializzazione finalizzati all’apprendimento di abilità, conoscenze e capacità specifiche nel campo della green economy e del multimediale. Le qualifiche erano quelle di Tecnico programmatore specializzato in soluzione “Mobile”; Tecnico esperto nella progettazione di energie rinnovabili; Tecnico progettista di prodotti e servizi multimediali. Sono 110 i ragazzi che hanno terminato il percorso di formazione di 400 ore, di cui 120 ore di stage presso le imprese della regione Marche e che hanno ottenuto un attestato di specializzazione. Per dare completa attuazione al precedente intervento di riqualificazione professionale, la Regione Marche ha previsto un ulteriore intervento per il sostegno all’occupazione, “continuativo e sinergico al precedente” che prevede l’erogazione di contributi alle imprese marchigiane che hanno assunto o intendono assumere, a tempo indeterminato e/o determinato (full-time o part-time), le persone formate, con attestato di specializzazione in uno dei corsi di formazione nel settore della green economy e nel multimediale. L’importo degli incentivi, a seconda della tipologia di assunzione, è pari a 7mila euro per un contratto a tempo indeterminato full-time; 3mila euro per un contratto a tempo determinato della durata di 24 mesi; 2mila euro per un contratto a tempo determinato della durata di 12 mesi. L’importo del contributo sarà elevabile del 10 per cento, nel caso di assunzioni di donne. Le domande di contributo possono essere inviate entro il 31 gennaio 2015.

 

IMU TERRENI AGRICOLI – L’ASSESSORE MALASPINA SCRIVE AL COORDINATORE COMMISSIONE POLITICHE AGRICOLE:  ”PROVVEDIMENTO INACCETTABILE”

 

L’assessore all’Agricoltura Maura Malaspina ha scritto oggi al coordinatore nazionale della Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni Fabrizio Nardoni, per porre all’attenzione di tutti i colleghi assessori “la gravissima problematica dell’introduzione dell’IMU sulla quasi totalità dei terreni agricoli finora esenti e che avrà ripercussioni nefaste sull’agricoltura tutta”.

“L’individuazione delle aree esenti – spiega Malaspina nella missiva – doveva arrivare con un apposito decreto, e nella sua attesa si faceva riferimento all’elenco dei Comuni allegato alla circolare n. 9/93 (prevista per l’Ici). In questi giorni, tuttavia, è stato predisposto, come previsto dall’art. 22 comma 2 del d.l. 66/2014, un decreto che riduce drasticamente l’elenco dei Comuni esentati. Tale decreto è stato pubblicato il 1° dicembre 2014 sul sito internet del Mef, stabilendo che sono esenti dall’Imu i terreni agricoli dei comuni ubicati ad un’altitudine superiore a 600 metri (quindi da 601 metri in poi), individuati sulla base dell'”Elenco comuni italiani” pubblicato sul sito internet dell’istituto nazionale di statistica (ISTAT).  Sono altresì esenti dall’Imu anche i terreni agricoli posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti nella previdenza agricola, dei comuni ubicati ad un’altitudine compresa tra 281 e 600 metri, individuati sulla base dello stesso elenco sopra citato. L’esenzione si applica anche ai terreni concessi in comodato oppure in affitto ai coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti nella previdenza agricola.

Per tutti i terreni ubicati in comuni diversi sussiste l’obbligo di pagamento dell’Imu a partire dal 1° gennaio 2014. Il versamento dovrà essere effettuato in un’unica soluzione entro il 16 dicembre 2014.

Tale provvedimento è inaccettabile e non tiene conto dell’impatto drammatico su un settore strategico e primario com’è quello dell’agricoltura, soggetto già al doppio rischio del mercato e delle condizioni climatiche e che ora si vede appesantita da un fardello fiscale.

Questo decreto stroncherà gli sforzi fatti finora dai nostri imprenditori agricoli ed ogni accenno di ripresa del settore, inoltre con ogni probabilità renderà improduttivi i Piani di Sviluppo Rurale 2014-2020 faticosamente costruiti dalle Regioni insieme ai territori e alle organizzazioni di categoria. Siamo impegnati tutti con le rendicontazioni del vecchio PSR e sappiamo bene quanti sforzi stiamo operando per utilizzare al meglio i fondi europei, per non perdere occasioni e risorse importanti.

Inoltre anche l’ANCI ha espresso chiaramente la sua contrarietà e, come molti di noi, sono in stretto contatto col Presidente Anci Regionale, il quale si è anch’egli attivato per scongiurare questa nuova “tassa”.

Pertanto sono a richiedere con urgenza alla prima Commissione Politiche Agricole di inserire la discussione sul Decreto Interministeriale del 28.11.14 per valutare le varie esigenze delle diverse realtà regionali e giungere ad una posizione comune con l’obiettivo di chiedere al presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Economia e Finanze, al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e al Ministro dell’Interno di modificare il decreto in oggetto in modo da sancire l’esclusione dei comuni che finora hanno legittimamente tenuto indenni i terreni agricoli da ulteriori tassazioni”.




3 Dicembre 2014 alle 14:55 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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