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dalla Regione Marche

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saldi

23 dic 2014
SALDI DI FINE STAGIONE: LA GIUNTA REGIONALE APPROVA LA DELIBERA CHE ANTICIPA LE VENDITE AL 3 GENNAIO 2015.

La Giunta regionale ha approvato la delibera che anticipa al 3 gennaio 2015 i saldi di fine stagione e conferma la conclusione al 1° marzo già stabilito. La decisione, condivisa a livello nazionale, era stata assunta dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, su richiesta delle principali organizzazioni del commercio che, a seguito di un’indagine tra i propri iscritti, avevano sollecitato, “eccezionalmente per il 2015”, l’anticipo a sabato 3 gennaio dei saldi invernali. Il vicepresidente Antonio Canzian (coordinatore della Commissione commercio), aveva informato gli assessori regionali che, a maggioranza, hanno espresso parere favorevole. La nuova data anticipa di due giornate i saldi su tutto il territorio nazionale. “La perdurante crisi economica sta penalizzando il commercio oltre ogni previsione – commenta Canzian – La decisione assunta vuole contribuire a rilanciare i consumi, consentendo ai consumatori di beneficiare degli sconti legati a questo tipo di vendita già nel periodo delle festività”. La delibera adottata dalla Regione anticipa i saldi di fine stagione invernali che, per legge, avrebbero dovuto iniziare (come precedentemente stabilito) il primo giorno feriale antecedente l’Epifania (lunedì 5 gennaio per il 2015). Resta confermata la data di quelli estivi: dal 4 luglio (primo sabato del mese) al 1° settembre 2015.

 

LUPI E CANI RANDAGI: INDENNIZZI PER I DANNI CAUSATI AL PATRIMONIO ZOOTECNICO MARCHIGIANO .

Nella seduta del 22 dicembre, la Giunta regionale ha approvato la nuova disciplina che istituisce un regime di aiuto in de minimis agricolo (procedure semplificate e veloci), per l’indennizzo dei danni causati da lupi e cani randagi o ferali (figli di randagi) agli allevamenti bovini, ovini, caprini ed equini delle imprese agricole. Nella categoria allevamenti vengono ora ricompresi anche gli allevamenti bufalini essendo equiparabili in tutto alle specie bovine. Per poter rimborsare coloro che hanno già subito danni e che hanno già presentato domanda di indennizzo e considerando la difficoltà di distinguere il morso del cane randagio dal lupo, si è stabilito, con il regime in de minimis in prima applicazione, di concedere gli aiuti anche per i danni causati da cani randagi o ferali. L’aiuto viene riconosciuto quando esiste un nesso causale diretto, evidenziato dal morso, tra la morte dell’animale e l’aggressione diretta del lupo o del cane randagio o ferale; l’accertamento viene effettuato da una autorità pubblica (veterinari dell’Asur). Soddisfatta per l’approvazione, dopo il lungo iter amministrativo, l’assessore all’Agricoltura, Maura Malaspina, che ha sottolineato come la Regione abbia, con questo atto, modificato l’impostazione precedente, dove questi danni venivano indennizzati al massimo per il 50 per cento. “Con la delibera approvata dalla Giunta regionale, ora si è stabilito di indennizzare gli allevatori danneggiati dagli animali protetti con una intensità massima di aiuto dell’80 per cento dei costi ammissibili, fino alla capienza dell’importo disponibile nel 2014, secondo l’ordine cronologico della predazione, per le domande ritenute ammissibili, dopo il completamento della documentazione necessaria nei termini prescritti. Le risorse in parte sono disponibili e in parte verranno coperte con il prossimo bilancio di previsione, con l’obiettivo di liquidare complessivamente le annualità 2013, 2014 e, gradualmente, anche i futuri danni che si prevedono anche per il 2015”. Inoltre la delibera approvata determina, con maggior dettaglio, i criteri per la concessione degli aiuti. In particolare: individua le misure di prevenzione da attuare, da parte dei beneficiari, per limitare l’attacco dei selvatici; determina i costi ammissibili all’indennizzo, calcolati in base al valore di mercato degli animali uccisi, l’intensità (l’ottanta per cento del danno appunto ) e le condizioni per l’aiuto; le modalità per la presentazione delle domande di indennizzo, per l’accertamento del danno e del nesso di causalità. La semplificazione delle procedure è sottolineata dal fatto che vengono demandate al dirigete competente: la determinazione annuale degli indennizzi sulla base dei suddetti criteri; la definizione dei tempi e delle modalità di presentazione delle domande e delle eventuali integrazioni; la definizione delle procedure istruttorie nel rispetto delle regole del de minimis nel settore agricolo (Reg UE 1408/2013). “L’importante – conclude l’assessore Malaspina – è che, con l’approvazione del nuovo regime di aiuto, si potrà procedere all’indennizzo sia delle domande rimaste inevase negli anni scorsi, sia delle nuove domande che verranno inoltrate a causa di nuovi eventi di predazione che, purtroppo, ancora non si riescono a contenere”.

Consultazioni con le parti sociali

BILANCIO DI PREVISIONE 2015, LA REGIONE INCONTRA I SINDACATI

 

Nell’ambito delle consultazioni con le parti sociali, prima dell’approvazione del Bilancio regionale di previsione per il 2015, il presidente Gian Mario Spacca e l’assessore regionale al Bilancio, Pietro Marcolini , hanno incontrato oggi le segreterie regionali delle Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL UIL per un confronto sul documento economico.

In premessa il presidente Spacca ha ricordato che “l’approccio di disponibilità e confronto propositivo verso il Governo nazionale sulla Legge di Stabilità, manifestato inizialmente, è stato decisamente disatteso. Alla prova dei numeri, la manovra nazionale ha dimostrato una volontà pregiudizialmente ostile verso le Regioni e l’affermazione di una logica puramente centralistica, priva di ogni spirito di leale collaborazione. L’iniziale apertura del Governo a costruire una programmazione finanziaria sul principio di responsabilità e sui costi standard si è dimostrata un puro esercizio verbale con addirittura il rischio della penalizzazione per le Regioni  più virtuose. Le Marche subiscono un taglio di risorse di 230 milioni di euro rispetto all’anno precedente. Una scelta drammatica che ha costretto il governo regionale a un difficile percorso per costruire il bilancio. La finanziaria regionale fa riferimento a risorse europee, attivate dai cofinanziamenti regionali che modificano dunque in profondità procedure e modelli di riferimento rispetto ai bilanci passati. Così facendo, però, la comunità marchigiana avrà garantite le stesse risorse finanziarie degli anni precedenti, senza alcun ritocco della pressione fiscale. Comunque – ha concluso il Presidente – una riflessione profonda va fatta sul ruolo della Conferenza Stato-Regioni, che ha perso la propria capacità di interlocuzione con il Governo e soprattutto la forza di incidere sulle sue scelte.”

L’assessore  Pietro Marcolini  ha ribadito il cambiamento delle modalità di contabilità delle Regioni per adeguarlo ai criteri  europei, raddoppiando le annualità delle politiche comunitarie e sottolineando, inoltre,  la disponibilità di 35 milioni nel Fondo straordinario per gli investimenti. “In ogni caso – ha proseguito Marcolini – mutilati di somme ingentissime, siamo riusciti ad assorbire  i tagli “segregando” e impegnando le premialità del comparto Sanità che per il 2014 e 2015 ammontano a 106 milioni in totale e coprendo il 100% dei LEA (Livelli essenziali di assistenza) con le premialità degli anni precedenti.”  Anche Marcolini, evidenziando le difficoltà derivanti dalla riduzione di 230 milioni, ha ribadito il colpo grave alle Regioni inferto dal Governo con la Legge di Stabilità e attraverso alcune azioni di centralizzazione dei Fondi europei. “Un maggiore approfondimento sulle disponibilità – ha concluso –  potrà essere fatto in seguito sulla base dell’esame di posizioni residuali, restituendo margini di manovra a settori come la Cultura, il Turismo,  il Commercio,i Parchi ecc.”

 

CHIUSURA DEGLI UFFICI DELLA GIUNTA REGIONALE DELLE MARCHE NELLE GIORNATE DEL 2 E 5 GENNAIO 2015.

Gli uffici della Giunta regionale rimarranno chiusi nelle giornate di venerdì 2 e lunedì 5 gennaio 2015. Resteranno aperti la Sala operativa unificata e il Centro funzionale di Colle Ameno della Protezione civile. Saranno garantite la gestione delle eventuali situazioni di emergenza e le squadre in regime di reperibilità. Lo ha stabilito l’esecutivo, su proposta dell’assessore all’Organizzazione amministrativa e al Personale, Luigi Viventi, con una “determinazione finalizzata all’attuazione dei principi di economicità e di buona amministrazione”, in considerazione che le due date cadono tra altre quattro in cui gli uffici resteranno chiusi per festività (1 gennaio Capodanno, 4 gennaio domenica, 6 Gennaio Epifania) o perché giornata non lavorativa (sabato 3 gennaio).

 

VIOLENZA CONTRO LE DONNE, DUE NUOVE CASE DI ACCOGLIENZA E ATTIVITA’ DI PROMOZIONE CULTURALE: SI INTENSIFICANO E SI RAFFORZANO LE AZIONI DELLA REGIONE PER CONTRASTARE IL FENOMENO.

Due nuove strutture e una serie di iniziative di rilevanza regionale per contrastare la violenza contro le donne. “Uno scudo di protezione per chi è inerme di fronte alla violenza implementato attraverso l’utilizzo di risorse statali, che finalmente sono nelle nostre disponibilità, grazie al nostro impegno, alla nostra determinazione costanti e da cui non intendiamo recedere nemmeno di un passo”, dichiara l’assessore ai Diritti e Pari Opportunità, Paola Giorgi che aggiunge: “Come sempre abbiamo detto, parlando con atti concreti, il tema della violenza deve essere trattato con un impegno quotidiano da tutte le Istituzioni: auspico pertanto che il Governo nazionale rifugga l’indicazione di ridurre la pena del reato di stalking così come previsto dalla Delega parlamentare al Governo in materia di pene detentive non carcerarie”. Su proposta dell’assessore Giorgi, la Giunta regionale ha approvato i criteri di utilizzo delle risorse statali per azioni formative e culturali contro la violenza di genere e per l’apertura di due nuove Case di Accoglienza da localizzare nel territorio maceratese e nel territorio ascolano – fermano, da individuare nei territori collinari e montani, per omogenizzare la presenza delle strutture nell’ambito del territorio regionale. L’importo previsto per le azioni, pari a 232.319,21 euro, viene suddiviso. Una parte, pari a 115.495,68 euro, viene finalizzato all’apertura delle due nuove strutture di accoglienza, con funzione anche di case di emergenza, qualora se ne rilevasse la necessità, per donne vittime di violenza. L’individuazione delle strutture avviene a seguito di avviso pubblico rivolto agli ambiti territoriali sociali afferenti le aree vaste interessate. Considerata la presenza sul territorio di una casa di accoglienza in Ancona, una a Fano e una casa di emergenza a Pesaro, si è scelto di individuare le due nuove strutture nei territori collinari e montani del maceratese e fermano – ascolano L’altra parte delle risorse, 116.823,53 euro, viene destinata ad attività di prevenzione, di informazione e di formazione del personale pubblico e privato, ad iniziative di rilevanza regionale che sperimentino progetti innovativi di superamento delle condizioni di disagio ed emarginazione delle vittime di maltrattamenti, ad attività di monitoraggio degli episodi di violenza attraverso la raccolta, l’elaborazione e l’analisi dei dati forniti dai centri antiviolenza e dagli altri soggetti pubblici e privati. Allo studio anche un importante progetto per gli uomini maltrattanti, al fine di indagare il fenomeno dall’origine. E’ previsto anche un sostegno alla Casa di Emergenza, situata nel territorio pesarese, quale riferimento su scala regionale, attivata nel 2013 grazie al progetto “Cooperazione”.

 

La VI Commissione approva la variante al Piano di difesa costa, i ringraziamenti dell’assessore Giorgi: “Soddisfazione per un atto molto atteso dai cittadini e dagli imprenditori balneari”

“Esprimo soddisfazione per l’approvazione, in IV Commissione, della Variante al Piano di difesa della Costa, un atto molto atteso al quale l’assessorato alla Difesa della Costa ha lavorato con impegno e rigore al fine di pianificare idonei interventi di difesa del litorale costiero nelle zone a elevatissima criticità. La Commissione ha altresì condiviso la proposta che l’Assessorato aveva avanzato direttamente al sindaco di Porto Sant’Elpidio, di lavorare a un ulteriore atto amministrativo, con percorso proprio e rapido, per risolvere le problematiche del litorale comunale, di grave natura, ma con caratteristiche diverse da quelle dei sette interventi contemplati nella variante. Ringrazio il presidente Enzo Giancarli, con cui ho condiviso, nei giorni scorsi, l’urgenza dell’approvazione dell’atto e tutti i commissari e auspico una solerte definitiva approvazione da parte dell’Assemblea legislativa, al fine di fornire risposte concrete alle esigenze di tutela dei cittadini e degli imprenditori balneari”.

 

 




23 Dicembre 2014 alle 16:34 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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