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Due secoli in bianco e nero con il pianista Maurizio Baglini

di | in: Cultura e Spettacoli

Amat

Il pianista pisano presenterà domenica 8 febbraio alla Rotonda a Mare il capolavoro di Mussorgsky ispirato alle opere dell’artista Viktor Hartmann

 

Senigallia – Sono quasi infiniti i colori del “bianco e nero”, cioè gli atteggiamenti musicali che una tastiera può regalarci e che ritroviamo protagonisti nel nuovo appuntamento della Stagione Concertistica di Senigallia curata da Federico Mondelci e realizzata in collaborazione con il Comune, l’AMAT e l’Ente Concerti di Pesaro.

 

Previsto domenica 8 febbraio alla Rotonda a Mare, ore 17, il concerto spazia dall’assoluta brillantezza del barocco di Scarlatti fino a Brahms che da un tema settecentesco trae variazioni, in ciascuna delle quali scopre del pianoforte possibilità fino a quel momento insospettabili. Il programma chiude poi con un cambio di rotta repentino: con un pianoforte-percussione Mussorgsky torna infatti sulla terra e dipinge per noi con le note quadri sonori di inarrivabile originalità.

 

Curiosità e ricerca, desiderio di comunicare e bravura fanno di Maurizio Baglini uno dei più apprezzati musicisti del panorama internazionale. Il programma di questo appuntamento è solo un esempio della vastità e dell’originalità del suo repertorio che spazia dal Rinascimento alla musica contemporanea e che spesso viene proposto con gli strumenti originali e, oltre che nei luoghi deputati alla musica, anche in contesti particolari e multimediali (come il Musée d’Orsay a Parigi), attraverso una rilettura “culturale” che guarda con grande attenzione all’ascoltatore di oggi.

 

Dopo essere stata orchestrata da compositori come Ravel e Rimsky-Korsakov, interpretata da giganti della tastiera come Sviatoslav Richter o Vladimir Horowitz, e rielaborata in chiave progressive rock da Emerson, Lake & Palmer, la suite di Modest Mussorgsky torna protagonista quindi del nuovo lavoro discografico del pianista pisano che presenterà a Senigallia il capolavoro pianistico dell’Ottocento russo, ispirato ad alcune opere dell’architetto-artista Viktor Hartmann, caratterizzato da atmosfere indimenticabili come Il vecchio castello, Bydlo o La grande porta di Kiev, la capitale dell’Ucraina tristemente al centro oggi dell’attenzione pubblica mondiale.

 

È possibile acquistare i biglietti del concerto presso il botteghino del Teatro La Fenice, aperto venerdì e sabato dalle 17 alle 20, mentre la biglietteria della Rotonda a Mare sarà aperta il giorno del concerto a partire dalle ore 15. I Biglietti sono disponibili anche sul circuito viva ticket e nelle biglietterie Amat. Info e prenotazioni: 335/1776042 – info@fenicesenigallia.it. Sono quasi infiniti i colori del “bianco e nero”, cioè i colori e gli atteggiamenti musicali che una tastiera può regalarci. Dall’astrattezza quasi assoluta della tecnica di Scarlatti il programma passa a Brahms, da un tema settecentesco trae variazioni in ciascuna delle quali scopre del pianoforte possibilità fino a quel momento insospettabili. Il concerto chiude poi con un cambio di rotta repentino: con un pianoforte-percussione Musorgskij torna infatti sulla terra e dipinge per noi con le note quadri sonori di inarrivabile originalità.Sono quasi infiniti i colori del “bianco e nero”, cioè i colori e gli atteggiamenti musicali che una tastiera può regalarci. Dall’astrattezza quasi assoluta della tecnica di Scarlatti il programma passa a Brahms, da un tema settecentesco trae variazioni in ciascuna delle quali scopre del pianoforte possibilità fino a quel momento insospettabili. Il concerto chiude poi con un cambio di rotta repentino: con un pianoforte-percussione Musorgskij torna infatti sulla terra e dipinge per noi con le note quadri sonori di inarrivabile originalità.

Curiosità e ricerca, desiderio di comunicare e bravura fanno di Baglini uno dei più apprezzati musicisti del panorama internazionale. Il programma di questo appuntamento è solo un esempio della vastità e dell’originalità del suo repertorio che spazia dal Rinascimento alla musica contemporanea e che spesso viene proposto con gli strumenti originali e, oltre che nei luoghi deputati alla musica, anche in contesti particolari e multimediali (come il Musée d’Orsay a Parigi), attraverso una rilettura “culturale” che guarda con grande attenzione all’ascoltatore di oggi.Sono quasi infiniti i colori del “bianco e nero”, cioè i colori e gli atteggiamenti musicali che una tastiera può regalarci. Dall’astrattezza quasi assoluta della tecnica di Scarlatti il programma passa a Brahms, da un tema settecentesco trae variazioni in ciascuna delle quali scopre del pianoforte possibilità fino a quel momento insospettabili. Il concerto chiude poi con un cambio di rotta repentino: con un pianoforte-percussione Musorgskij torna infatti sulla terra e dipinge per noi con le note quadri sonori di inarrivabile originalità.

Curiosità e ricerca, desiderio di comunicare e bravura fanno di Baglini uno dei più apprezzati musicisti del panorama internazionale. Il programma di questo appuntamento è solo un esempio della vastità e dell’originalità del suo repertorio che spazia dal Rinascimento alla musica contemporanea e che spesso viene proposto con gli strumenti originali e, oltre che nei luoghi deputati alla musica, anche in contesti particolari e multimediali (come il Musée d’Orsay a Parigi), attraverso una rilettura “culturale” che guarda con grande attenzione all’ascoltatore di oggi.
Info e prenotazioni: 335/1776042 – info@fenicesenigallia.it

PROGRAMMA

Domenico Scarlatti (1685-1757)
Tre Sonate
K 466in fa minore
K 162 in mi maggiore
K 460 in do maggiore

Johannes Brahms (1833-1897)
Variazioni e fuga su un tema di Händel op. 24

Modest Musorgskij (1839-1881)
Quadri di un’esposizione
Promenade- Gnomus – Promenade – Il vecchio Castello – Promenade – Tuileris – Bydlo – Promenade – Balletto dei pulcini nei loro gusci – Samuel Goldenberg and Schmuyle – Promenade – Limoges. Le marché – Catacombae (Sepulcrum romanum) – Baba-Jaga – La grande Porta di Kiev

Sono quasi infiniti i colori del “bianco e nero”, cioè i colori e gli atteggiamenti musicali che una tastiera può regalarci. Dall’astrattezza quasi assoluta della tecnica di Scarlatti il programma passa a Brahms, da un tema settecentesco trae variazioni in ciascuna delle quali scopre del pianoforte possibilità fino a quel momento insospettabili. Il concerto chiude poi con un cambio di rotta repentino: con un pianoforte-percussione Musorgskij torna infatti sulla terra e dipinge per noi con le note quadri sonori di inarrivabile originalità.

Curiosità e ricerca, desiderio di comunicare e bravura fanno di Baglini uno dei più apprezzati musicisti del panorama internazionale. Il programma di questo appuntamento è solo un esempio della vastità e dell’originalità del suo repertorio che spazia dal Rinascimento alla musica contemporanea e che spesso viene proposto con gli strumenti originali e, oltre che nei luoghi deputati alla musica, anche in contesti particolari e multimediali (come il Musée d’Orsay a Parigi), attraverso una rilettura “culturale” che guarda con grande attenzione all’ascoltatore di oggi.

PROGRAMMA

Domenico Scarlatti (1685-1757)
Tre Sonate
K 466in fa minore
K 162 in mi maggiore
K 460 in do maggiore

Johannes Brahms (1833-1897)
Variazioni e fuga su un tema di Händel op. 24

Modest Musorgskij (1839-1881)
Quadri di un’esposizione
Promenade- Gnomus – Promenade – Il vecchio Castello – Promenade – Tuileris – Bydlo – Promenade – Balletto dei pulcini nei loro gusci – Samuel Goldenberg and Schmuyle – Promenade – Limoges. Le marché – Catacombae (Sepulcrum romanum) – Baba-Jaga – La grande Porta di KievProgramma

 

Domenico Scarlatti (1685-1757)

Tre Sonate

K 466 in fa minore

K 162 in mi maggiore

K 460 in do maggiore

 

Johannes Brahms (1833-1897)

Variazioni e fuga su un tema di Händel op. 24

 

Modest Musorgskij (1839-1881)

Quadri di un’esposizione

Promenade – Gnomus – Promenade – Il vecchio castello – Promenade – Tuileries – Bydlo – Promenade – Balletto dei pulcini nei loro gusci – Samuel Goldenberg and Schmuyle – Promenade – Limoges. Le Marché – Catacombae (Sepulcrum romanum) – Cum mortuis in lingua mortua – Baba-Yaga – La grande Porta di Kiev 




6 Febbraio 2015 alle 15:01 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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