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Seconda giornata alla Bit

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Bit 2015

Seconda giornata alla BIT 2015 con il passaggio allo stand del ministro Franceschini

DAGLI ITINERARI FRANCESCANI A SANTA MARIA GORETTI, DAI MONASTERI IN RETE, TUTTI SOTTO IL FARO DI LORETO TURISMO RELIGIOSO, OPPORTUNITÀ UNICA NELLE MARCHE

Spacca: “Una nicchia su cui puntiamo molto, che ha le credenziali per diventare una forma di turismo in grado di creare reddito e occupazione”

(Milano) La seconda giornata alla BIT si è aperta all’insegna della spiritualità. Un’iniziativa dedicata a questo cluster, nello spazio eventi dello stand che ha ricevuto anche la visita del ministro della Cultura e del Turismo Dario Franceschini, il quale ha incontrato il presidente Gian Mario Spacca per un cordiale saluto. La spiritualità è un’esperienza unica che le Marche sono in grado di offrire, declinata in moltissime forme. “Come plurali sono le Marche – ha detto infatti il presidente Gian Mario Spacca – così i luoghi della meditazione punteggiano diffusamente tutto il territorio che si offre all’accoglienza per una vacanza intimista. Una nicchia su cui puntiamo molto, che ha le credenziali per diventare una forma di turismo in grado di creare reddito e occupazione e indotto notevole. Le Marche non sono solo Loreto, con i suoi 3 milioni e mezzo di pellegrini ogni anno e che rappresenta lo snodo fondamentale e il riferimento ineludibile per questo tipo di turismo. Abbiamo intercettato, da luoghi lontanissimi, anche una domanda nuova di vacanza legata alla cultura della meditazione e ambientale e all’esperienza di organizzazione comunitaria propria dei monasteri. La Regione vuole collegare questo segmento, che si basa sulla tradizione storica, alla modernità del mercato globale attraverso il web. Stiamo valorizzando, attraverso le risorse europee 2014-2020, progetti che rafforzino i valori di comunità di cui le Marche sono ricchissime. A fronte di risultati positivi raggiunti dal nostro sistema turistico, in termini di flussi, che hanno registrato un aumento nell’ultimo anno in controtendenza col dato nazionale, e del consolidamento di cluster tradizionali come quello collegato al mare, dobbiamo potenziare due fattori che diventano fondamentali per il futuro. Il primo è l’aumento del capitale umano dedicato alle professionalità turistiche; il secondo è l’ulteriore miglioramento delle strutture ricettive e dei servizi – dai camping agli hotel. Per questo creeremo un apposito Fondo attingendo alle risorse della BEI“. I diversi progetti legati al turismo religioso, fruibili sul sito www.turismo.marche.it e sulle App disponibili per Apple e Android “Spiritualità e Meditazione”, sono stati illustrati da Padre Ferdinando Campana – Ministro Provinciale dell’Ordine Francescano dei Frati minori per gli itinerari francescani; Giuseppe Ucciero – Progettista dell’iniziativa DCE “I Cammini Lauretani”; Valeriano Balloni Vice Presidente ISTAO e referente del Progetto “La rete della comunità dei monasteri; Matteo Principi sindaco del Comune di Corinaldo, Giovanni Bomprezzi –Direttore Generale Fondazione Caritas Senigallia – per il progetto di Parco culturale ecclesiale. Itinerari francescani – Padre Campana ha ricordato quanto San Francesco, nato in Umbria, abbia frequentato le Marche: 6 viaggi nella nostra regione, 3 volte da Ancona per partire verso la Terra Santa. Un incontro importante a San Severino Marche con il cantore di re Enrico VI, Guglielmo da Lisciano che poi musicherà il Cantico delle Creature. “La presenza di Francesco ha segnato profondamente il nostro territorio e la nostra comunità e come diceva Carlo Bo: il francescanesimo è nato in Umbria ma si è diffuso dalle Marche. Qui ogni più piccola città ha una chiesa dedicata a San Francesco e spesso conservano capolavori d’arte sublimi. Dai luoghi francescani, dunque la riscoperta di un patrimonio significativo e di una rete di eremi e monasteri che ancora oggi possono offrire un’esperienza di semplicità, di contatto con la natura e di aderenza allo spirito francescano che nelle Marche si può ritrovare intatto”. I Cammini Lauretani – 150 Km di percorso che parte da Loreto, passa per Assisi e giunge a Roma. Questo geograficamente il cammino, ma spiritualmente – come ha spiegato Ucciero – si tratta di raccogliere in un progetto più ampio “un reticolo capillare di percorsi connessi e di tappe come Tolentino, Camerino, Fabriano, Macerata. Jesi, Visso, Ascoli e molti altri per testimoniare la fede nella bellezza del territorio. Esiste – ha aggiunto Ucciero – una forte domanda da parte dei giovani che si sono rimessi in cammino e che stanno riscoprendo questa formula anche attraverso i campi scuola”.  Un centro studi Santa Maria Goretti sulle violenze di genere e il primo Parco culturale ecclesiale Come hanno illustrato Matteo Principi, sindaco di Corinaldo e Giovanni Bomprezzi della Fondazione Caritas Senigallia in collaborazione con l’Ufficio per la Pastorale del Turismo, Sport e Tempo Libero della Conferenza Episcopale Italiana, il Comune di Corinaldo e l’Undicesimaora Sco. Coop. Sociale Onlus stanno sviluppando un progetto che ha lo scopo di incentivare l’incoming della Regione Marche e di porre la regione in maniera sempre più incisiva come punto di riferimento del turismo religioso in Italia. “L’ambizione è un po’ quella di far diventare Corinaldo centro di riferimento per una riflessione sulla violenza alle donne, partendo dall’esperienza di Santa Maria Goretti che qui nacque, come lo è Assisi per la pace”. Lo sviluppo è iniziato con la realizzazione del progetto pilota della CEI “Parco Culturale Ecclesiale”, chiamato “Terre di Senigallia: fede, semplicità, bellezza” un sistema territoriale che promuova, recuperi e valorizzi, attraverso una strategia coordinata e integrata, il patrimonio liturgico, storico, artistico, architettonico, museale ecclesiale in modo ricettivo e per una corretta fruizione turistica. Comunità di Monasteri – il progetto sperimentale si pone come obiettivo di riportare i monasteri alla missione spirituale creativa per i quali sono nati e farli rivivere come fonti di valori inesplorati e rispondere alle esigenze di un turismo di meditazione. “La novità progettuale – come ha spiegato Valeriano Balloni, vicepresidente dell’ISTAO che ha ideato ed elaborato il progetto – riguarda il modello organizzativo, basato su due Smart Unit, una struttura informatica di servizio per mettere in connessione i 23 monasteri che per ora hanno aderito. Una piattaforma collegata anche al sito del turismo della Regione.




13 Febbraio 2015 alle 19:04 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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