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Pioraco, Matteo Cicconi: “Giù le mani dall’acqua pubblica”

di | in: Cronaca e Attualità

Matteo Cicconi

IL COMUNE VUOLE L’ACQUA PUBBLICA

 

PIORACO, 2015-03-23 – “Giù le mani dall’acqua pubblica”, la legge va cambiata. A dirlo è il Comune di Pioraco, che chiederà di rivedere la legge in materia, proponendo ai Comuni della zona di adottare la stessa delibera, da inviare alle autorità competenti. La giunta comunale, guidata dal sindaco Luisella Tamagnini ha detto no all’affidamento del servizio di gestione dell’acqua, ad un ente diverso dal Comune. L’Ente invierà la delibera alla Regione Marche, alla Provincia, ai parlamentari marchigiani, all’Ato, all’Unidra (società di gestione) e a tutti i Comuni che ne fanno parte. Su proposta dell’assessore Matteo Cicconi è stato approvato il testo, che chiede alla Regione di rivedere le sue scelte riconoscendo alla montagna il valore delle risorse idriche, prevedendo, agevolazioni tariffarie, e che una percentuale, a valere sulla tariffa, sia destinata a interventi di manutenzione e di miglioramento ambientale degli imbriferi dove le sorgenti e le riserve d’acqua si formano. Questa sarà un’occasione importante per valorizzando così, in favore delle zone montane questa preziosa risorsa”, si legge nella delibera di giunta.

lacqua-non-si-vendeLa legge prevede che entro il 13 marzo 2015, i Comuni predispongano gli atti per affidare il servizio idrico alle società del servizio idrico integrato, altrimenti incorrono in multe e nel possibile commissariamento. Per evitare problemi, la giunta comunale di Pioraco ha approvato gli atti necessari, ma intende iniziare una battaglia contro l’esproprio dell’acqua al Comune, che ha garantito sinora un servizio efficiente e tariffe basse. “Vogliamo manifestare con forza e convinzione la contrarietà politica all’affidamento del servizio idrico ad un ente gestore diverso dal Comune di Pioraco – spiega l’assessore Matteo Cicconi – ciò doveva semmai essere una facoltà e non certo un’imposizione dall’alto. Il Comune di Pioraco ha sempre gestito efficientemente la risorsa acqua garantendo ai nostri cittadini tariffe molto più basse rispetto ai comuni dove l’acqua è gestita da società. In particolare siamo fortemente preoccupati per un possibile aumento delle bollette”. Conclude Cicconi: “La risorsa acqua è un bene pubblico di vitale importanza e abbiamo deciso, pertanto, di farci promotori di questa battaglia contro i “poteri forti” e invitiamo le altre amministrazioni ad adottare la nostra delibera di giunta affinchè le autorità competenti possano fare un passo indietro”. Nella delibera si chiede anche il “mantenimento efficiente del servizio idrico senza l’aumento delle tariffe dell’acqua e a salvaguardare l’occupazione degli operatori comunali addetti a tale servizio”, specificando che nel referendum del 2011 aveva vinto la volontà popolare di mantenere l’acqua pubblica.




23 Marzo 2015 alle 21:56 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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