Primavera d’inverno
di Redazione | in: Cultura e Spettacoli[ Michele Cascella Hommage – Cecilia Dionisi Walter Xausa ]
Galleria OPUS 7. 12. ’10 \ 6. 2. ’11 Grottammare
Salite le poche scale, appena entri ti togli d’istinto giubbotto sciarpa e guanti. Potere di trenta quadri. Quelli di Cascella nella sala principale un po’ li conosci e non ti sorprendi. Ma quelli di Cecilia Dionisi e di Walter Xausa contribuiscono – quasi alla pari – armonicamente. Colori, colori, colori. Quiete. Luce. Respiri un calore di primavera.
Quadri tutti “comprensibili”, nessuno che te li debba spiegare. E io, che come i bambini mi piace guardare quasi più le facce dei visitatori che le opere, osservo che i dipinti vengono goduti uno ad uno, con soddisfatta tranquillità, a bassa velocità. A chi li guarda vanno via le rughe.
Mai banali i commenti, anche se davanti ai paesaggi – campagne di Francia o delle nostre parti – davanti alle nude case, ai semplici alberi e a fiori e a foglie, ai cespugli fitti lungo i boschi, a composizioni morbide e familiari, potresti star zitto o dire le solite ovvietà.
Non vedi barriera fra i tre autori, che pure hanno diversi tempi, storie, sensibilità. Li accomunano i colori, maneggiati con originalità, rispetto, maestria. E tutto appare naturale, fotografico. Ma poi sarà l’aria, in tutti i quadri sembra esserci la stessa aria. Cascella, senza dirlo a nessuno, era riuscito anche a dipingerla. Sì, l’aria nei quadri.
Se qua dentro c’è aria diffusa di colorata e musicata primavera, mentre fuori è inverno di cemento, allora pensi che anche gli altri due artisti ci sono riusciti, o sono sulla buona strada per farlo.
Scuserai
questo inverno di foglie
e i pensieri che
vanno scalzi per lontane vie
via da te… via da me… Paolo Conte \ Nelson
30. 12. ’10 PGC