Ramakrishna, “Detti di un maestro yoga”

Ramakrishna, “Detti di un maestro yoga”

San Benedetto del Tronto – Organizzato dalla libreria La Bibliofila e il Club degli Incorreggibili Ottimisti, giovedì 6 settembre alle ore 21:30 al Club 23, verrà presentato il libro “Detti di un maestro yoga” di Ramakrishna, tradotto dalla scrittrice, italianista e orientalista Brunilde Neroni. A dialogare con l’autrice sarà la giornalista Rosita Spinozzi. L’ingresso è libero.

Brunilde Neroni presenta il libro “ Detti di un maestro Yoga” giovedi 6 settemnbre presso lo chalet Club 23. Conversa con l’autrice Rosita Spinozzi. Incontro organizzato dal “club  degli incorreggibili ottimisti”

Brunilde Neroni, nata nel 1951 a Ripatransone (AP), italianista e orientalista, da sempre è impegnata sul fronte dell’ecumenismo e del pacifismo. Le sue traduzioni di classici orientali (in particolare di Tagore) sono state pubblicate dai principali editori italiani. Nel maggio 2008 ha ottenuto la massima onorificenza indiana per meriti culturali in quanto «messaggera della cultura orientale in Occidente».

Il libro

Ramakrishna, “Detti di un maestro yoga”

Considerato uno dei grandi maestri dell’umanità al pari di Socrate e Buddha, Ramakrishna non ha lasciato nessuna opera composta di suo pugno ma, esattamente come loro, ha avuto dei discepoli che hanno trascritto e conservato i suoi discorsi e il suo pensiero.

La selezione di detti e parabole che qui presentiamo, tratti dalla raccolta in cinque volumi curata da Swami Saradananda, segretario della Ramakrishna Mission e discepolo di Swami Vivekananda (il più amato tra i figli spirituali del Maestro), è destinata a chi vuole avvicinarsi allo yoga e a chi vuole meditare sulle parole del «Vagabondo di Dio».

Lo yogin Ramakrishna proponeva i detti ai suoi discepoli prima della meditazione, mentre le parabole erano raccontate al tramonto, durante la cena con i suoi «ragazzi», in un clima di grande affetto, proprio come in una famiglia. In questi testi il lettore di oggi potrà ascoltare la voce dell’India millenaria e l’essenza della disciplina del Maestro che consiste in pochissime regole valide ancora per tutti, sulle quali svetta il semplice monito che Ramakrishna ripeteva ai suoi discepoli, quasi come un mantra: «Alleviare la miseria degli umili e dei poveri». 

Ramakrishna (1836-1886) è stato uno dei più importanti maestri spirituali indiani. La sua nascita in Bengala, da una famiglia di contadini, fu accompagnata da segni divini che costellarono poi tutta la sua esistenza. Folgorato dal culto della dea Kali, iniziò un cammino spirituale che lo portò negli anni successivi a conoscere i principali culti indiani e ad apprendere le tecniche di meditazione dai più grandi maestri del tempo, che arrivavano a lui per vie misteriose. Molti discepoli gli rimasero accanto fino alla morte, trascrivendo i suoi preziosi insegnamenti.

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