La Geologia di UniCam alla presentazione di ReStart

La Geologia di UniCam alla presentazione di ReStart

Il Prof. Pambianchi della sezione di Geologia di UniCam: ”Una importante palestra per i nostri studenti”

Camerino, 8 agosto 2019 – E’ stato presentato pochi giorni fa a Roma presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Progetto ReSTART, acronimo di: Resilienza Territoriale Appennino Centrale Ricostruzione Terremoto. Il progetto “ReSTART – Non rischiamo più”, il primo modello europeo di resilienza che prevede azioni e tecnologie per la prevenzione idrologeologica e antisismica, prende il via sotto la responsabilità dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale (ABDAC), in collaborazione con la Protezione Civile, il Commissario alla Ricostruzione, il Ministero dell’Ambiente e le Regioni Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria.


“Il Progetto, finanziato dall’Agenzia di Coesione, durerà tre anni e partirà dai territori dei 138 Comuni dell’Italia centrale devastati dai terremoti del 2016 e 2017. Per la prima volta in Europa, dopo una catastrofe naturale – dichiara D’Angelis – verranno poste le basi per la conoscenza scientifica e il controllo real time del territorio. E’ ora di entrare nel tempo della prevenzione strutturale dei rischi naturali – sottolinea ancora D’Angelis – abbiamo tutte le tecnologie, le competenze tecniche e anche le risorse per rischiare meno e curare meglio i territori.”

La presenza del Professor Gilberto Pambianchi, invitato personalmente dal Segretario Generale D’Angelis, sottolinea la volontà dell’Autorità di Bacino Distrettuale a collaborare strettamente con la Geologia di Unicam. Pambianchi nel suo intervento ha sottolineato che Unicam può mettere a disposizione del progetto le conoscenze geologiche, geomorfologiche e idrogeologiche acquisite nel corso di più di 50 anni di ricerche sul territorio dell’Appennino centrale colpito dal sisma. “Le conoscenze cartografiche e i dati qualitativi e quantitativi sono da aggiornare – continua Pambianchi – alla luce dei cambiamenti operati dai forti terremoti, sia per la stabilità dei versanti che per la valutazione delle risorse idriche: tutto questo al fine di operare in sicurezza durante la ricostruzione e per programmare una seria azione di prevenzione e pianificazione delle attività future.”

Il Dott. Carlo Ferranti, primo dirigente dell’area Difesa del suolo dell’Autorità di Bacino Distrettuale, ha illustrato in dettaglio il progetto ReSTART e ne ha delineato l’obiettivo fondamentale che è quello di ricostruire in sicurezza antisismica e idrogeologica e sottolinea che sono state individuate le aree più critiche e le opere di difesa da realizzare.

Presente all’evento anche il Commissario straordinario per la Ricostruzione, Piero Farabollini, il quale ha sottolineato che la ricostruzione deve essere di qualità, ovvero realizzata attorno a concetti di sicurezza e prevenzione, e da questo punto di vista il progetto ReSTART darà sicuramente un grande contributo.

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