Convegno su Rocca Montevarmine a Carassai

Convegno su Rocca Montevarmine a Carassai
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Carassai – Si è conclusa sabato 21 settembre la rassegna di iniziative estive che hanno preso il nome di “Paesaggi della memoria”. Il tema è stato la Rocca Montevarmine, in stato di abbandono da qualche anno, pur essendo l’unico esempio marchigiano di fattoria fortificata risalente al X secolo. Situata a 4 km da Carassai sulla strada per Montalto delle Marche, è proprietà del comune di Fermo. Con il cuore e l’attenzione a questo monumento storico l’associazione culturale Sibilla Arte , in collaborazione con l’amministrazione comunale e l’Archeoclub sede di Carassai, ha organizzato due mostre fotografiche, esposte nei Camminamenti militari del paese, “Protagonisti senza nome ritratti inediti di cento anni fa, e “Sposarsi alla Rocca, per ricordare piacevolmente com’era la vita alla Rocca quando era frequentata e vissuta. Inoltre due pannelli didattici con un sunto della storia antica, a disposizione per le scuole o per qualsiasi associazione o occasione in cui si parlerà di questo monumento. Nello spazio Sibilla Arte è stata allestita la mostra “Paesaggi marchigiani”, dipinti e incisioni di Arnaldo Ciarrocchi. Grande artista visivo marchigiano: Ciarrocchi, nato a Civitanova, era di casa qualche anno fa a Carassai col suo amico poeta Bruno Porrà, prematuramente scomparso, proprio nei giorni scorsi, in una stagione che aveva visto questo paese meta di artisti, che lasciarono importanti segni del loro passaggio. Alla presenza di un folto pubblico e del Sindaco di Carassai Gianfilippo Michetti, il convegno di sabato 21 settembre ha voluto ribadire l’importanza che Rocca Montevarmine ha avuto nella storia antica e anche recente della Valdaso, importanza storica artistica ed anche economica, con relatori prestigiosi: Settimio Virgili, Massimo Corvatta, Walter Scotucci, Ornella Mastrobuoni . Nella Giornata Europea del Patrimonio, i carassanesi e molte altre persone provenienti da diverse città, si sono ritrovate per l’amore e la cura che in questi anni sono mancati a questo monumento di tutti. Lo storico Settimio Virgili ha detto: la Rocca è un bene comune, al pari di aria, acqua e paesaggio. Il comitato di cittadini, per la salvaguardia di Rocca Montevarmine che si è formato nel 2017, per ora inascoltato dal comune di Fermo, ha esortato a far ripartire l’immaginazione per fare pressione su chi si deve occupare di questo monumento per modificare l’attuale situazione di abbandono.

E’ stato citato il Fai che può essere un preziosissimo alleato con la sua annuale campagna “I luoghi del cuore” da votare per via telematica o cartolina. E’ stato ribadito che c’è bisogno della memoria, storica, artistica, personale. Anche scrivere promuove la memoria e l’identità, del singolo e di una terra intera, perchè conserva la storia di ciò che siamo stati e non siamo più.

L’ultima relazione di questa intensa mattinata è stata infatti la presentazione di un laboratorio di autobiografia che si è svolto nel pomeriggio del sabato e nel mattino di domenica.

Scrivere è una passione civile”, è stato detto e lo hanno dimostrato i relatori che ci hanno fatto conoscere i loro interessanti studi.

 

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