San Benedetto del Tronto, 2021-08-23 – Riceviamo e pubblichiamo
<<Prediligere una campagna elettorale basata su idee, temi concreti e una visione ben definita del futuro della nostra città, non significa certamente farsi prendere in giro attraverso il racconto di una realtà completamente distorta e che ci ha visto coinvolti ogni giorno degli ultimi mesi.
Il segretario comunale del PD di San Benedetto del Tronto non conosce la vergogna perché MENTE SPUDORATAMENTE, SAPENDO DI MENTIRE, e su tutta la linea.
Nell’ultimo incontro dove si doveva firmare il “Patto di Alleanza a tre” Benigni ha riconfermato di non volere un accordo con il Movimento 5 Stelle, e alla possibilità di fare una lista PD/5Stelle ha risposto di NO riproponendo ostinatamente per la seconda volta Bottiglieri candidata sindaca, Angelini vice e Pulcini assessore, dimostrando di non aver capito niente di cosa pretendano (giustamente) i cittadini. Discontinuità rispetto al passato e credibilità, queste sconosciute.
A questo punto appare evidente che qualcuno abbia scritto il copione e non abbia mai voluto veramente prendere in considerazione un accordo con il Movimento 5 Stelle – il quale ha voluto fortemente instaurare un percorso programmatico sulla base del programma (chi ha mai visto il loro?) – mettendo in scena una commedia sul fatto che prima si è fatto eleggere candidato sindaco dall’Unione comunale e poi ha ritirato la sua candidatura prendendo in giro per prima cosa i suoi stessi iscritti. Evidentemente la Royal Family gli aveva già tracciato una road map precisa che portava alla Bottiglieri e lui, solerte come solo lui sa essere, ha resistito poche ore prima di aprirle la strada visto che del suo passo indietro si è accorto solo lui.
Davanti a molti testimoni ha dichiarato di considerare uno “spreco di tempo” la discussione per un accordo sul candidato sindaco una volta giunti a una intesa programmatica, ha mascherato da trattativa una offerta unica e inamovibile sulla propria candidata, ha chiuso la porta persino quando gli è stato offerta una candidatura in tutto e per tutto condivisibile come Francesca Pulcini – per giunta proveniente da Legambiente, associazione vicina al PD – nascondendosi dietro alle resistenze di Canducci, ha persino girato la faccia dall’altra parte lasciando la stanza alla risposta negativa di Stracci quando gli si è detto che bypassando il terzo incomodo, Serafino Angelini sarebbe stato disponibile a rinunciare alla candidatura anche per un legame a due M5S-PD, pur di lavorare con la Pulcini, certo che Canducci si sarebbe in seguito accodato.
Forse è il caso che a San Benedetto del Tronto la cittadinanza riprenda a porsi delle domande; ad esempio a chiedersi quali siano le reali priorità di certi soggetti politici, e quanto siano distanti dalla cura verso il bene comune; ad esempio cosa stravolga il pensiero del segretario comunale del PD, già capogruppo in Consiglio Comunale, quando solo pochi anni fa dichiarava apertamente (La Nuova Riviera 24/11/2014) come i primi sei anni di amministrazione Gaspari siano stati viziati dalle pretese di Loredana Emili e del marito Paolo Perazzoli di essere i “sindaci ombra dell’amministrazione” ed oggi invece si sentano in dovere di farsi dettare la linea dalla stessa Royal Family, persino quando Ricci e Gostoli, rispettivamente vicepresidente e segretario regionale del PD, abbiano riconosciuto il valore della candidatura Pulcini e lo abbiano invitato a sottoscriverla.
Non discutiamo certamente la tipica Benign(i)a strumentale interpretazione dei fatti al fine di ottenere un supposto vantaggio politico, ma distorcere la realtà attribuendo agli altri le proprie azioni, si chiama “proiezione” e sa tanto di meschino. Il PD sambenedettese oggi si fa dettare l’agenda da Articolo Uno (partito al 2%) e la comunicazione da NOS (% non pervenuta); ecco un’altra domanda per il cittadino: davvero il PD vuole vincere le elezioni>>?
Serafino Angelini
Portavoce Movimento 5 Stelle
San Benedetto del Tronto