dall’UniUrb

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Anche a Uniurb è la Giornata Internazionale senza Tabacco
La rete Università Smoke Free aderisce al progetto “Impegnati a smettere” –

Oggi 31 maggio è il World no Tobacco Day che per il 2022 propone la campagna dallo slogan “Impegnati a smettere” lanciato dall’OMS per la Giornata mondiale senza tabacco. 

L’Università di Urbino, in occasione della giornata mondiale senza tabacco, comunica la propria adesione alla rete interuniversitaria UNIVERSITÀ SMOKE FREE.

Questo il link del Ministero della Salute:

https://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=5493

L’iniziativa fa seguito a un progetto attualmente in corso tramite una rete universitaria di atenei smoke free, che ha già riscontrato interesse tra i coordinatori e i docenti dei corsi di studio dell’area della prevenzione e della salute pubblica. Gli obiettivi della rete sono:

  1. qualificare gli atenei della rete come atenei smoke free, assumendo una posizione concordata di aperto contrasto al fumo in ateneo;
  2. adottare e integrare il regolamento antifumo di ateneo, aggiornando secondo il decreto lgs n. 6 del 12 gennaio 2016 e introducendo buone pratiche comuni;
  3. indagare l’abitudine al fumo degli studenti, le percezioni e bisogni formativi attraverso l’uso di un questionario comune;
  4. ideare e attuare percorsi preventivi rivolti agli studenti che volessero smettere di fumare;
  5. produrre e introdurre materiali informativi e/o didattici per contrastare l’abitudine al fumo presso l’Università.

Si prevede di supportare il progetto, nell’ambito delle attività del Prorettorato Sostenibilità e valorizzazione delle differenze, coinvolgendo istituzioni nazionali e associazioni che si occupano di salute pubblica e prevenzione all’abitudine tabagica.

Per questo progetto, le referenti per l’Ateneo di Urbino sono le proff. Laura Chiarantini (laura.chiarantini@uniurb.it) ed Elena Barbieri (elena.barbieri@uniurb.it)

 

 

 

Gli studenti di Unirb vincono il premio “Learning By Doing” di Confindustria

Il progetto “Le garanzie nei contratti della Grande Distribuzione Organizzata” elaborato dagli studenti dell’Università di Urbino Lisa Baldelli, Sara Dini, Gianluca Marcantognini, Paola Lucia Marcucci Pinoli, Miriam Milito, Sara Tenaglia e Benedetta Vicari, curato dai docenti Edoardo Rossi e Lucia Angeli del Dipartimento di Giurisprudenza si è aggiudicato il Primo premio da 1.000 euro del concorso “Learning by doing” di Confindustria per la sezione Università.

Il progetto, avente per oggetto l’azienda Fab srl di Michele Zucca, impresa leader nel settore delle componenti di mobili da arredo con sede a Gallo di Petriano (PU), ha avuto la meglio su quelli elaborati dagli studenti degli altri atenei marchigiani, con le piazze d’onore conquistate da due gruppi di lavoro della Politecnica delle Marche.

Oggetto dello studio elaborato dai ragazzi di Giurisprudenza, le ipotesi di responsabilità contrattuale con la relativa individuazione del quadro normativo di riferimento, le garanzie, le deroghe possibili e la possibile responsabilità extracontrattuale del produttore.

Contatti: edoardo.rossi@uniurb.it

Gli studenti dell’Università di Urbino in visita all’IMAB di Fermignano

Giovedì 26 maggio gli studenti della laurea in Marketing e Comunicazione per le Aziende dell’Università di Urbino sono andati in visita alla sede dell’IMAB Group, a Fermignano.

Gli studenti sono stati accolti dall’Amministratore Delegato Alberto Bruscoli e dallo staff dirigenziale, che hanno dedicato loro una giornata ricca di stimoli e spunti di riflessione.

L’incontro si è aperto con un’ampia introduzione di Alberto Bruscoli che ha ripercorso la storia dell’azienda, caratterizzata da profonde radici famigliari nella lavorazione del legno e nel legame con il territorio, e che si è soffermato sui valori che hanno sempre ispirato la gestione aziendale, fra cui coraggio, passione e la costante attenzione alle persone che vi lavorano e ai loro bisogni. Sono poi seguiti interventi dei manager del gruppo, che hanno spiegato agli studenti le soluzioni organizzative che hanno permesso al Gruppo IMAB di impostare i processi produttivi secondo le più avanzate metodologie della “lean production”, permettendo all’azienda di servire le diverse tipologie di clienti con grande rapidità e con prodotti sempre più personalizzati.

La combinazione fra tradizione artigianale e continua innovazione dei prodotti e dei processi produttivi sono sempre stati il nostro riferimento – ha affermato Alberto Bruscoli – assieme alla capacità di comprendere come il settore del mobile stava cambiando, cogliendo così opportunità sempre nuove. Particolare motivo di orgoglio è il fatto che abbiamo sempre investito sul nostro territorio, rinunciando volutamente a scelte di delocalizzazione che avrebbero potuto farci abbassare i costi di produzione, ma abbiamo preferito puntare sulla qualità, sull’innovazione e sul valore delle nostre risorse umane”.

Insieme agli studenti, che erano accompagnati dai docenti di sistemi informativi per l’azienda e per il mercato Francesco Vidoli e Flavio Tonetto, hanno partecipato alla visita anche il Prorettore dell’Università di Urbino Fabio Musso e la responsabile di Confindustria Education Paola Marchetti, completando così una qualificata rappresentanza di Confindustria considerata la presenza dello stesso Flavio Tonetto, Vice Presidente di Confindustria Pesaro Urbino, e Giovanni Marrè, Presidente del gruppo Informatica, oltre che collaboratore del Gruppo IMAB.

Un privilegio essere ospiti del Gruppo IMAB. Un dovere di responsabilità” – ha affermato Flavio Tonetto – “per il nostro territorio e per i giovani che ambiranno a crescere nelle nostre aziende. Ho sempre creduto che imprese e Università rappresentino un valido motore per la crescita e ci impegneremo per un coinvolgimento sempre più inclusivo che permetta di rendere strutturali incontri come questo.”

Soddisfatto anche il Prorettore Musso: “Questo incontro – ha commentato – è stata un’occasione per far conoscere agli studenti della nostra Università una delle realtà più all’avanguardia nella tecnologia dei processi produttivi, che ne fa una delle migliori eccellenze del settore. Occasioni come questa rappresentano un momento importante per avvicinare sempre di più l’Università alle imprese, con l’obiettivo di alimentare quella contaminazione reciproca che si è dimostrata carta vincente per i processi di sviluppo. Un grande ringraziamento alla IMAB e alla famiglia Bruscoli, che si è messa a disposizione, e a Confindustria che si è adoperata per favorire questa occasione di confronto.”

Grande entusiasmo fra gli studenti, che hanno avuto anche modo di ammirare uno degli impianti di produzione, pienamente improntato ai criteri di industria 4.0. Questa iniziativa rientra fra le attività denominate di Terza Missione che l’Università di Urbino conduce per rafforzare i rapporti con imprese e istituzioni del territorio.

 

 

Nuove scoperte geologiche dal sito di Poggio Le Guaine a Secchiano di cagli

  • Docenti di Uniurb pubblicano su “Nature Communication” una ricerca che conferma straordinario il suolo dell’appennino umbro-marchigiano –

Eccezionali risultati stratigrafici integrati e ciclostratigrafici, questi ultimi basati sullo studio della ritmicità nei sedimenti indotta dai parametri orbitali, sono emersi da un carotaggio continuo effettuato in località Poggio le Guaine, nella montagna a nord di Secchiano, nel comune di Cagli. L’intervallo cronostratigrafico preso in esame è l’Aptiano, uno dei tanti del periodo Cretacico.

L’Aptiano si colloca tra 120 e 113 milioni di anni fa ed è caratterizzato da drammatici cambiamenti tettonici, oceanografici, climatici e biologici anche a scala globale. In particolare, questo intervallo è punteggiato da diversi eventi anossici oceanici, due dei quali, già noti nella letteratura geologica come Livello Selli e Livello Wezel, sono stati identificati per la prima volta nell’Appennino marchigiano. I tempi e la durata di questi eventi sono ancora controversi, così come l’età del limite tra l’Aptiano e il sottostante intervallo cronostratigrafico Barremiano. Questi nuovi dati, eccellentemente calibrati, hanno consentito di costruire un accurato e completo quadro stratigrafico e paleoclimatico dell’Aptiano, che ha oltretutto un significativo impatto sulla scala geologica temporale del Cretaceo inferiore, quando imponenti eruzioni vulcaniche sottomarine che si verificarono nell’Oceano Indiano, dalle parti della Polinesia: a causa dell’enorme quantità emessa di gas serra la temperatura globale aumentò di circa 2°C. Un’intensa acidificazione oceanica provocò una crisi biologica globale che interessò pesantemente soprattutto il plancton calcareo marino e quindi tutto l’ecosistema oceanico.

Lo studio, dal titolo Astronomical tuning of the Aptian stage and its implications for age recalibrations and paleoclimatic events è stato appena pubblicato in modalità open source al link https://www.nature.com/articles/s41467-022-30075-3 sulla prestigiosa rivista scientifica “Nature Communication” e vede come coautori il Prof. Rodolfo Coccioni e il Prof. Fabrizio Frontalini dell’Università di Urbino, aggiungendosi ai precedenti contributi scientifici, sempre condotti a Poggio le Guaine e pubblicati su riviste internazionali, a testimonianza dell’importanza geologica a livello mondiale di questo straordinario sito.

Per informazioni: fabrizio.frontalini@uniurb.itrodolfo.coccioni@uniurb.it

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