è la Cerimonia di premiazione del Gran Pavese Rossoblu

è la Cerimonia di premiazione del Gran Pavese Rossoblu

San Benedetto del Tronto, 2022-10-15 – Questa mattina la Cerimonia di premiazione del Gran Pavese Rossoblu 2022. Pubblichiamo motivazioni delle onorificenze, immagini e VideoRegistrazioni dell’evento.

 

 

Motivazioni delle onorificenze

PREMIO GRAN PAVESE ROSSOBLÙ MMXXII a FRANCESCO ASCOLANI Sambenedettese con il mare nel cuore, ha dedicato la vita all’arte sapiente della costruzione di imbarcazioni. Le sue mani di abile artigiano della cantieristica hanno creato scafi che hanno solcato i mari del mondo e che tuttora sfidano le acque. Generoso sostenitore della Sambenedettese Calcio in un momento di particolare difficoltà, appartiene a quella generazione di imprenditori lungimiranti e coraggiosi che ha creato lavoro e ricchezza diffusa. La Città, riconoscente, lo ringrazia.

PREMIO GRAN PAVESE ROSSOBLÙ MMXXII A ASSOCIAZIONE ITALIANA SCLEROSI MULTIPLA di SAN BENEDETTO DEL TRONTO per il costante e infaticabile impegno a tutela dei diritti delle persone malate e il prezioso ruolo svolto a supporto delle istituzioni nel compito di assicurare effettiva affermazione dei diritti di tutti coloro che sono affetti da sclerosi multipla promuovendo la loro piena inclusione sociale. La Città ringrazia riconoscente.

PREMIO GRAN PAVESE ROSSOBLÙ MMXXII a MASSIMO MELLOZZI Ha servito lo Stato con intelligenza ed equilibrio ed è diventato negli anni punto di riferimento per tanti cittadini che hanno trovato in lui non solo un attento tutore dell’ordine pubblico ma spesso un interlocutore prezioso capace di infondere fiducia e coraggio. Grazie a queste caratteristiche ha anche saputo rapportarsi al meglio con la frangia più accesa della tifoseria gestendo con saggezza tante situazioni delicate. Nell’anno in cui chiude la carriera in Polizia, la sua Città lo ringrazia e lo premia.

PREMIO GRAN PAVESE ROSSOBLÙ MMXXII a ELIO PALANCA Da sempre appassionato di motori, ha trovato nell’Aeronautica e nel volo la sua piena realizzazione. Dalla natia San Benedetto ha percorso l’intera carriera pilotando numerosi tipi di velivoli militari. La perizia e il coraggio dimostrati gli hanno consentito di far parte della pattuglia più prestigiosa dell’”Arma Azzurra”, quelle Frecce Tricolori che sono nel cuore di tutti gli italiani. Con la sua splendida carriera, che lo ha visto anche al comando di mezzi destinati al soccorso e alle emergenze sanitarie, ha recato lustro e prestigio alla sua Città natale che lo ringrazia e lo premia.

PREMIO GRAN PAVESE ROSSOBLÙ MMXXII a DON GABRIELE PAOLONI per aver saputo interpretare nel modo più autentico il ministero sacerdotale dedicando passione e attenzione alle comunità che gli sono state affidate. Per le azioni intraprese che hanno saputo bussare al cuore di giovani e confortare tante persone che a lui si sono rivolte. La Città, che lo ha visto operare per tanti anni prendendosi cura dei più fragili e dei più bisognosi e accompagnare le nuove generazioni verso una cittadinanza consapevole e matura, lo premia come uno dei suoi figli illustri.

<<Sono stati consegnati, nella mattinata di sabato 15 ottobre, nella sala consiliare di viale De Gasperi, i premi “Gran Pavese Rossoblù”, le onorificenze cittadine a testimonianza “della riconoscenza della cittadinanza sambenedettese per l’opera svolta da personaggi caratteristici locali, da istituzioni, associazioni, enti e società nelle varie attività economiche, sociali, assistenziali, culturali, formative, sportive, nonché per elevati atti di coraggio e di abnegazione civica”.

In una sala consiliare gremita di autorità, familiari dei premiati e cittadini, alla presenza anche di una folta delegazione di cittadini di Viareggio giunti in città in occasione della festività di San Benedetto Martire, il sindaco Antonio Spazzafumo ha consegnato la medaglia e la pergamena con le motivazioni alle cinque personalità che la commissione composta dal Sindaco e dai suoi predecessori, dal Presidente del Consiglio comunale e da due capigruppo consiliari ha ritenuto meritevoli del premio.

La figura di Francesco Ascolani, storico imprenditore della cantieristica navale, è stata descritta da un’intervista della TV di S. Marino proiettata in sala.

L’attività del gruppo comunale dell’AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla, rappresentata dall’arch. Elisabetta Schiavone, è stata sottolineata anche dal comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Luigi Verna, che ha descritto la collaborazione con AISM per una serie di attività volte a sostenere le persone colpite da questa malattia e riprodotta in un video che ha documentato un’esercitazione volta a portare a terra una persona in carrozzina dal settimo piano di un palazzo cittadino.

E’ poi intervenuto il questore di Ascoli Piceno Vincenzo Massimo Modeo per congratularsi per il riconoscimento attribuito al sostituto commissario della Polizia di Stato Massimo Mellozzi andato in pensione dopo circa 40 anni di attività a servizio della sua città in cui ha lungamente prestato la sua opera.

Commosso il colonnello pilota Elio Palanca, una vita dedicata all’Aeronautica e membro della pattuglia delle Frecce Tricolori, a cui l’Arma azzurra ha fatto pervenire un libro con dedica del comandante della formazione acrobatica.

Il Vescovo diocesano mons. Carlo Bresciani ha infine speso parole di elogio e di gratitudine per la disponibilità e l’attenzione verso il prossimo sempre dimostrate da don Gabriele Paoloni, parroco emerito della chiesa di San Filippo Neri e collaboratore pastorale della stessa parrocchia.>> da https://bum.comunesbt.it/

Maria Carola Conoscendo solo Don Gabriele, senza nulla togliere agli altri premiati, le motivazioni del premio attribuitogli, sono una minimissima parte di tutto quello che ha elargito a piene mani e che continua instancabilmente ad elargire, nella lunga attività pastorale, umana, scolastica. Ha percosso tempi difficilissimi a partire dal 1968 ed in mezzo a giovani contestatori che è riuscito , senza forzature, rispettando tutti, ad indirizzarli verso scelte importanti per la loro vita. Ha agito senza mai imporre nulla, generando personalità libere che lo hanno seguito con convinzione e passione in un cammino di fede e di discernimento. Prete moderno, spesso non compreso per le sue vedute considerate troppo innovative e contro corrente ma che con il passare del tempo, si sono rivelate in piena sintonia con la CHIESA in USCITA, come vuole Papa Francesco. Memorabile l’OPERAZIONE EMMAUS che 50 anni fa radunò tantissimi giovani di ogni estrazione sociale e non solo sambenedettesi, per una raccolta di ferro e stracci . Iniziativa che rimarrà scolpita x sempre e degna di essere annoverata come la più geniale e innovativa in un periodo in cui nessuno avrebbe potuto immaginare un prete con la talare, allora ancora si indossava, bianca di polvere, con le mani sporche di ferro arrugginito, in mezzo a montagne di stracci ,insieme ai suoi ragazzi e ragazze che oggi sono nonni, pensionati e che lo ricordano con indicibile affetto perché sono invecchiati con i suoi paterni consigli e sotto la sua indispensabile direzione spirituale. Non basterebbe una enciclopedia per raccontare le meraviglie che ha operato in questi primi 55 anni di sacerdozio. Una piccola riconoscenza, questo premio per un Prete con una marcia in più,instancabile ed indispensabile.

Gran Pavese Rossoblù 2022: tutti i premiati

 

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