Rifiuti e dintorni, Spazzafumo replica a Costantini e precisa

Rifiuti e dintorni, Spazzafumo replica a Costantini e precisa

San Benedetto del Tronto, 2023-01-03 – Replica del Sindaco Antonio Spazzafumo al comunicato diffuso a mezzo stampa del commissario del circolo nord del PD, Sig. Elio Costantini

 

La sollecitazione del commissario del circolo nord del PD, Sig. Elio Costantini, sul tema dei rifiuti mi dà l’occasione di precisare ed intervenire anche su un argomento che sta molto a cuore alla mia amministrazione, ovvero di risolvere una volta per tutte un annoso problema che si trascina da anni e anni nel Piceno e che incide sempre di più sulle tasse di tutti i cittadini Piceni e in maggior misura sui sambenedettesi: quello di risolvere definitivamente per i prossimi 10/15 anni, con l’approvazione del Piano d’Ambito, la questione dello smaltimento dei rifiuti in discarica che, com’è noto a tutti, da maggio avviene in discariche marchigiane fuori bacino, oggi a Torre San Patrizio, prima a Fermo e nel Pesarese, che ha fatto lievitare enormemente i costi di smaltimento di quest’anno. Dunque voglio innanzitutto precisare, come ha già fatto del resto a mezzo stampa il nostro Vice Sindaco Capriotti nei giorni scorsi, che non risulta vero il dato della diminuzione della % RD nella città di San Benedetto del Tronto. La %RD dell’anno 2021 è stata del 66% in miglioramento nell’anno 2022 ancora in corso di valutazione. Il nostro obiettivo è quello di superare nei prossimi due anni il 70% RD per poi arrivare all’obiettivo del 75%, molto ambizioso per una città di 50 mila abitanti ad altissima vocazione turistica e commerciale. Comunque i dati ufficiali regionali dicono che nella città di San Benedetto del Tronto, grazie alla collaborazione dei cittadini, la raccolta differenziata è costantemente cresciuta nel corso degli anni come dimostrato dai dati: tra il 2021 e il 2016 la Raccolta differenziata è cresciuta del 9%, mentre lo smaltimento in discarica è diminuito del 13%. Condivido pienamente invece la riflessione formulata dal rappresentante del PD cittadino che il “compito della politica è decidere dove realizzare una discarica di servizio utile a mettere in sicurezza un territorio che da anni subisce un carico ambientale senza precedenti e pianificare attraverso il piano d’ambito un biodigestore evitando di mendicare in tutta Italia un impianto che si prenda il nostro rifiuto organico”. E’ proprio quanto stiamo portando avanti, da mesi e con un importante lavoro, insieme ai Sindaci del Piceno in materia di rifiuti e in ambito dell’ATA: forse Costantini non sa che proprio su mia sollecitazione, il Vice Sindaco Capriotti proprio questi giorni si è incontrato – informalmente – con diversi Sindaci, molti del PD, proprio per condividere e ribadire che la posizione di San Benedetto del Tronto rimane sempre la stessa, in modo chiaro e coerente con quanto condiviso con il territorio piceno, e cioè che per la pianificazione d’ambito dei rifiuti urbani San Benedetto ribadisce il suo no netto al sito di Relluce come deciso da quasi tutti i comuni piceni e sostiene in alternativa, se sarà possibile dopo la localizzazione, la discarica Vasca Zero in Alto Bretta ridotta nella sua volumetria e così come proposta dai concessionari pubblici, cioè insieme dalla nostra società PicenAmbiente e dalla Ascoli Servizi Comunali del Comune di Ascoli Piceno. Come ha più volte detto il Presidente della provincia Sergio Loggi, nell’immediato per individuare e realizzare detto nuovo sito di discarica occorrono diversi passaggi burocratici che durano almeno 12/24 mesi. Pertanto San Benedetto è assolutamente d’accordo e intende favorire un rientro in bacino quanto prima possibile sulla discarica, che sarà disponibile a breve, di Relluce Vasca 7, in modo da ridurre il più possibile i costi di smaltimento ai cittadini piceni che oggi sono molto gravosi per lo smaltimento dei rifiuti fuori bacino. Dunque San Benedetto ribadisce ancora, in sintonia a molti sindaci del Piceno, il “no” a Relluce per il futuro delle discariche nel piceno, e invece sì a una discarica a Relluce per consentire il rientro in bacino per i prossimi 12/24 mesi: come ha precisato il Presidente Loggi, questa decisione finale sarà presa nel mese di gennaio da tutti Sindaci in una Assemblea dell’ATA, dove sono sicuro ci sarà anche una sintesi politica tra San Benedetto ed Ascoli quali comuni maggiori a seguito di una finale discussione che dovrà essere condivisa anche con la Regione Marche per far sì che si possa arrivare finalmente dopo 5 anni all’approvazione del piano d’ambito. Come siamo convinti che debba essere inserito nella Pianificazione d’ambito, quale impianto di bacino, il futuro biodigestore già autorizzato nel sito di Relluce per il trattamento dell’umido, che realizzeranno i gestori concessionari pubblici.” Questo mi premeva comunicare e precisare. Sulle sterili polemiche e sul teatrino della politica circa la discussione sul modello di gestione della PicenAmbiente Spa, questione invece assolutamente seria e rilevante essendo tra l’altro l’azienda sambenedettese sia pubblica che privata più grande (con circa 300 dipendenti), dove noi siamo il primo socio pubblico, voglio dire che – seppur vero che appassiona poco la cittadinanza – noi come da impegni presi con l’elettorato continueremo ad effettuare – di concerto con gli altri soci pubblici – tutto ciò che è necessario fare a tutela degli interessi pubblici coinvolti, nel rigoroso rispetto delle leggi vigenti in materia senza forzature alcuna, per assicurare comunque a questa nostra azienda quale è la PicenAmbiente un suo ulteriore sviluppo e crescita industriale e di consolidamento della sua leadership (altro che subalternità al Comune di Ascoli Piceno !!!). Ne beneficerà tutto il territorio piceno che essa rappresenta e quindi i cittadini da essa serviti.

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