Roberto Bovara, Psi: I Socialisti replicano su sgravi Tari

Roberto Bovara, Psi: I Socialisti replicano su sgravi Tari

San Benedetto del Tronto, 2023-02-13 – Riceviamo e pubblichiamo

<<L’Assessore Pellei nell’annunciare gli sgravi sulla TARI ci spiega che la logica politica di bilancio, non è solo di trovare l’equilibrio finanziario ma è anche di cercare una equità incidendo meno sulle persone con redditi più bassi, continua poi dicendo abbiamo introdotto e non era mai accaduto delle riduzioni Tari modulate in base alla composizione del nucleo familiare.

Noi PSI qualche giorno fa in una nota, a supporto delle fasce più deboli e per il principio di equità fiscale suggerivamo all’Amministrazione di trovare il sistema di parametrare i vari tributi al quoziente reddituale famigliare.

Ed è per questo che riteniamo la dichiarazione fatta in premessa dall’assessore Pellei sulla logica politica di bilancio sia in parte condivisibile,

poi su come raggiungere tali obbiettivi abbiamo una visione totalmente diversa.

Purtroppo dei buoni propositi illustrati dall’assessore Pellei

si perde traccia nello specifico deliberato dove non si intravede minimamente il principio di equità e salvaguardia delle famiglie con reddito basso.

In riferimento agli sgravi TARI l’assessore dichiara: ci sarà una riduzione del 25% sulla parte variabile per le famiglie composte da 6 o più componenti

e continua annunciando sgravi prendendo come parametro di riferimento l’età, il numero dei componenti del nucleo famigliare e i mq degli immobili, identificando poi la famiglia come ammortizzatore sociale senza tener conto del reddito famigliare.

Crediamo sia doveroso ricordare che la TARI anni fa veniva calcolata e pagata solo in base ai mq (quota fissa tanto al mq) é evidente che questo sistema di calcolo è iniquo, l’immondizia viene prodotta dalle persone e non dai mq dell’immobile, va anche ricordato che la tariffa TARI mista (attuale – mq + componenti famiglia) venne ben accolta, in effetti il tributo così calcolato ha un minimo principio di equità.

Questa delibera di Giunta ci porta indietro nel tempo e ci dice che non sono le persone che producono rifiuti, ci dice che le fasce deboli si identificano con il numero dei componenti della famiglia e non dal reddito famigliare.

E’ evidente che gli sgravi Tari così come strutturati vanno a cozzare con il regolamento TARI (tariffa mista – mq + componenti).

Nello specifico per assurdo si rischia che a parità di mq abitativi un nucleo famigliare numeroso paghi meno TARI di un nucleo famigliare ridotto,

è chiaro che più componenti significa più rifiuti e più costo di smaltimento in discarica .

Inoltre si giustifica questa scelta definendo la famiglia ammortizzatore sociale ma senza tener conto del reddito famigliare, gli ammortizzatori sociali sono definiti tali perchè vanno ad equilibrare temporaneamente situazione di criticità economica e l’eventuale erogazione di contributi o sgravi è sempre condizionata dal reddito.

Abbiamo l’impressione che questa delibera vada nella direzione di riconoscere un premio alla natalità, ai nuclei famigliari numerosi, ma se così fosse ricordiamo che lo Stato ha emanato diversi bonus per la famiglia, comunque sempre condizionati dal modello Isee.

Noi crediamo fortemente che debba essere sempre il reddito a condizionare e fare da ago della bilancia per individuare le fasce deboli da supportare con sgravi o incentivi, non è e non può mai essere il numero dei componenti di un nucleo famigliare a dar diritto a sgravi, contributi o che che sia.

Inoltre la delibera si perde nei meandri di date anagrafiche, mq unità abitative, stati di famiglia ecc. creando a nostro parere difficoltà nell’individuazione e controllo degli aventi diritto, con il semplice modello Isee sarebbe stato tutto più facile ed equo.

Sarebbe interessante poi sapere quanti nuclei famigliari nella nostra cittadina hanno diritto agli sgravi Tari così come deliberato e che importo si è preventivato per gli stessi.

Noi abbiamo la percezione, non la certezza che famiglie composte da moglie marito e quattro figli studenti, non ne sono tante in Città, se poi sono composte da genitori e figli che lavorano, o nonni pensionati, per noi dato che sono in tanti a produrre rifiuti e in diversi a produrre reddito gli sgravi tari sono inopportuni.

Ribadiamo con forza che gli sgravi Tari così come riportato in delibera non hanno requisiti di equità, di aiuto e sostegno alle persone con reddito basso.>> Roberto Bovara

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