Atletica, Assoluti al Palaindoor di Ancona: Barontini d’Argento, sconfitta per Jacobs battuto da Ceccarelli

Atletica, Assoluti al Palaindoor di Ancona: Barontini d’Argento, sconfitta per Jacobs battuto da Ceccarelli

ASSOLUTI: BARONTINI ARGENTO CON IL PERSONALE
L’anconetano si migliora di nuovo negli 800 metri ed è secondo dopo una gara di testa. Al Palaindoor l’allieva Pagliarini sesta nei 60 in finale sfiorando il suo record

 

La miglior gara di sempre negli 800 metri al coperto per Simone Barontini, di nuovo secondo ai Tricolori, e una finale nei 60 che proietta verso il futuro Alice Pagliarini. Nello show degli Assoluti, al Palaindoor di Ancona, il mezzofondista marchigiano è protagonista di una gara di testa, al comando dall’inizio in caccia di un altro miglioramento cronometrico e del titolo italiano, davanti fino all’ultima curva. È netto il progresso di Simone Barontini, in grado di togliere ben sei decimi al fresco record personale, correndo in 1’46”82 per diventare il sesto italiano di sempre. Per il secondo anno consecutivo trionfa il veneto Catalin Tecuceanu, che nel rettilineo opposto a quello conclusivo sferra l’attacco micidiale e chiude in 1’45”99, secondo di ogni epoca a livello nazionale, ma l’anconetano delle Fiamme Azzurre si conferma sul podio. Nei 60 metri, la teenager più veloce d’Italia è una delle migliori in assoluto: Alice Pagliarini, a 17 anni ancora da compiere, conquista la finale dove si piazza sesta in 7”40 sfiorando il suo primato, a soli due centesimi dalla migliore prestazione italiana under 18 siglata in questa stagione dalla sprinter dell’Atletica Fano Techfem. Escono a testa alta nel triplo Valerio De Angelis (Asa Ascoli Piceno), settimo con 15.41, e il montegiorgese Lorenzo Del Gatto (Carabinieri) che lancia a 18.61 per il settimo posto nel peso, mentre la pesarese Ilaria Sabbatini (Atl. Avis Macerata) è nona sui 3000 metri in 9’52”40.

La sconfitta di Marcell Jacobs nella finale dei 60 metri è la clamorosa sorpresa degli Assoluti indoor 2023 di Ancona. Il KO arriva per mano del 23enne Samuele Ceccarelli, sprinter toscano (di Massa) già protagonista di un inizio di stagione folgorante (iniziato con un personale di 6.72, datato 2019, abbassato a 6.58 nel meeting di Berlino del 10 febbraio), e ora in un colpo solo progredito ai 6.54 della terza prestazione italiana di sempre. Jacobs è secondo con un centesimo di ritardo, 6.55, quanto basta per rendere però memorabile la finale sprint della rassegna nazionale. Ceccarelli si issa al nono posto delle liste mondiali 2023, terzo tra gli europei, il tutto a rendere ancor più di spessore la prima vittoria tricolore in carriera.
Leonardo Fabbri conferma la fase di crescita già evidenziata nella prima parte della stagione, lanciando il suo peso a 21,60: è la quarta prestazione mondiale del 2023, la terza in Europa, un chiaro messaggio a pochi giorni dall’appuntamento continentale di Istanbul. Bene anche Zane Weir, secondo con 21,46 (settimo nella lista iridata) e Nick Ponzio, 20,60. Grande gara negli 800 metri maschili: Catalin Tecuceanu, ben innescato da una prima parte di gara corsa in testa da Simone Barontini, scende al di sotto del muro degli 1:46, siglando, con 1:45.99, la seconda prestazione italiana di sempre, alle spalle del record di Giuseppe D’Urso (1:45.44) vecchio ormai di trent’anni. Nell’alto maschile vinto da Stefano Sottile con 2,26, la notizia più bella arriva ad opera dello juniores Edoardo Stronati, il cui 2,24 è la quota del nuovo primato italiano di categoria: un centimetro oltre il 2,23 realizzato da Paolo Borghi a Milano il 23 febbraio del 1980, quasi 43 anni fa. Salti sempre sugli scudi: Tobia Bocchi fa suo il titolo del triplo con un eccellente 16,83 (quarta misura europea del 2023). In campo femminile, un solo centimetro a dividere Dariya Derkach (14,12, campionessa italiana) e Ottavia Cestonaro (14,11 nell’ultima prova a disposizione). Doppietta tricolore nel mezzofondo per Ludovica Cavalli: dopo i 1500 di ieri, oggi bis nei 3000 con un tranquillo 9:14.25. Tra gli uomini, tre chilometri a Ossama Meslek (7:52.90).
Titoli del doppio giro di pista ai protagonisti più attesi. In campo maschile, Riccardo Meli è abile a trovare spazio all’interno nel finale, beffando (46.58) Vladimir Aceti (secondo classificato, 46.74) e Lorenzo Benati (46.91 in rimonta). Ancor più significativa, sul piano tecnico, la corsa delle donne: titolo tricolore ad Ayomide Folorunso, il cui 52.28 dista soli undici centesimi dal record italiano di Virna De Angeli. Altre tre atlete al di sotto dei 53 secondi: Mangione (52.69), Marchiando (52.70) e Polinari (52.82). Campionessa italiana dei 60 metri è Gloria Hooper (7.31), mentre negli 800 metri ad imporsi è Eloisa Coiro (2:03.55). Il 21enne Matteo Oliveri vince nell’asta con 5,43, titolo dell’Eptathlon a Lorenzo Naidon (5.714 punti), peso donne a Monia Cantarella (15,96).

CECCARELLI BATTE JACOBS – Che Samuele Ceccarelli fosse in ascesa era chiaro (arrivava qui con il 6.58 di Berlino). Che potesse addirittura battere il campione olimpico Marcell Jacobs (Fiamme Oro) in pochi lo potevano immaginare. E invece la sorpresa si materializza nella finale dei 60. Jacobs e Ceccarelli scattano fianco a fianco, praticamente sulla stessa linea uscendo dai blocchi. È nella fase lanciata, cioè nel momento in cui il miglior Jacobs saluta di solito gli avversari, tra i trenta e i quaranta metri, che il toscano stavolta fa la differenza e lo fulmina con un 6.54 strabiliante, per diventare il terzo sprinter italiano di sempre. Oggi un centesimo in meno del campione del mondo ed europeo indoor che timbra lo stagionale di 6.55 dopo il 6.56 della batteria. Molto più che incredulo il 23enne di Massa, portacolori dell’Atletica Firenze Marathon, disorientato, ma felice, felicissimo: allo stato attuale è il terzo europeo dell’anno a due settimane dagli Euroindoor di Istanbul.
DAL KARATE ALL’ATLETICA – Parla Samuele Ceccarelli: “Non ci sono parole per descrivere questa emozione, vincere il primo titolo italiano nella finale con il campione olimpico è qualcosa che non si può raccontare. A Marcell Jacobs dico grazie. Non me lo aspettavo, davvero. Sapevamo – dice riferendosi al tecnico Marco Del Medico – che la forma fisica fosse buona, come dimostrato nelle gare prima dei Tricolori. Ma l’idea di competere con un campione di questo calibro e batterlo, è un qualcosa che non ha paragone. Un risultato che si costruisce con pazienza e sacrificio, l’atletica non fa regali a nessuno. Sono un ragazzo semplice”, si presenta così lo sprinter classe 2000 che ha iniziato a fare a atletica a 16 anni e dice di essersi appassionato con le gare studentesche, dove andava piuttosto forte, nonostante praticasse soltanto il karate dall’età di sette anni. “Vivo a Massa e studio Giurisprudenza a Pisa (è iscritto al quinto anno, ndr). Ho iniziato relativamente tardi rispetto a tanti miei colleghi, mi sono sempre emozionato con l’atletica. Ma mai a questi livelli. Uno spettacolo”. In passato Ceccarelli ha indossato la maglia azzurra a livello giovanile, agli Europei U20 di Boras e agli Europei U23 di Tallinn. Mai quella assoluta. Lo attende un esordio a tutto gas.
PARLA JACOBS: “BRUCIA” – “Devo solo fare tanti complimenti a Samuele Ceccarelli – dice Marcell Jacobs – ha fatto una gara eccellente, lo ha meritato. Gli ho detto di guardare a Istanbul: ci sarà da divertirsi, con quel tempo è da finale. Ovviamente brucia perché è il primo titolo italiano che perdo dopo non so quanti anni, ma non smetterò mai di mettermi in gioco. Ci sono ancora tante cose tecniche da sistemare – riflette – in batteria era una corsa totalmente diversa. Devo rivedere la finale, ma se ci fosse stato un 100 metri mi sarei fermato. Ero in una condizione di corsa che ha evidenziato un problema da qualche parte, vorrei capire dove: non mi ha permesso di continuare a correre. Dobbiamo lavorare. Dobbiamo rivedere le varie parti e capire dove si trova il problema. Ora in testa ci sono gli Europei indoor, una tappa di passaggio per la stagione outdoor”. Agli Assoluti è terzo Roberto Rigali (Bergamo Stars) con 6.69. Tra le donne, nei 60, è il giorno di Gloria Hooper (Atl. Brescia 1950), al suo primo titolo italiano indoor. È la migliore in batteria con 7.32, la più veloce in finale con 7.31, per superare di due centesimi Vittoria Fontana (Carabinieri, 7.33) e di tre Anna Bongiorni (Carabinieri, 7.34).
400 E 800 – Ayomide Folorunso (Fiamme Oro) divora la finale femminile dei 400, la azzanna, la stritola dal primo metro con la ferocia di chi insegue il gran tempo. La primatista italiana dei 400hs prende la corda in un roboante 24.02 ed è impossibile andarla a riprendere: 52.28 è la seconda prestazione italiana di sempre, superiore soltanto al 52.17 di Virna De Angelis che risale al 1996. “Ayo” si migliora di oltre due decimi (52.52 di recente a Metz) e distanzia Alice Mangione (Esercito, 52.69) ed Eleonora Marchiando (Carabinieri) terza con 52.70, tutte al primato personale al coperto. In chiave staffetta, finisce sotto i 53 secondi anche Anna Polinari (Carabinieri) quarta con 52.82. Un rettilineo finale da brividi al maschile, una pazzesca lotta a tre, fra Meli, Aceti e Raimondi. Riccardo Meli (Fiamme Gialle) è meno spregiudicato rispetto alla batteria, assesta un passaggio più comodo a metà gara, poi si mette all’inseguimento dei due battistrada e trova il guizzo per vie interne nella retta conclusiva: 46.58 il tempo che vale il primo titolo assoluto al palermitano che beffa Vladimir Aceti (Fiamme Gialle, 46.74). Di rimonta il terzo posto di Lorenzo Benati (Fiamme Azzurre) con il PB indoor di 46.91, quarto Matteo Raimondi (Pro Sesto Atl. Cernusco, 47.08) in riserva nel momento clou. Meno incerta la gara degli 800 femminili: fa tutto da sola Eloisa Coiro (Fiamme Azzurre), front-runner dalle primissime battute e imprendibile per le altre, anche complice la rinuncia di Elena Bellò (Fiamme Azzurre): Coiro marca 2:03:55 e sono Federica Del Buono (Carabinieri, 2:04.77) e Serena Troiani (Cus Pro Patria Milano, 2:06.48) a farle compagnia sul podio.
3000: CAVALLI BIS – Non c’è storia al femminile nei 3000: Ludovica Cavalli (Aeronautica) raddoppia dopo il titolo dei 1500 metri di ieri, stavolta senza strafare, con un tranquillo 9:14.25 e il piede sull’acceleratore soltanto nel giro conclusivo, per superare la concorrenza di Elisa Palmero (Esercito, 9:15.71) e Micol Majori (Pro Sesto Atl. Cernusco, 9:19.09). Molto più combattuta la gara maschile, con il testa a testa tra Ossama Meslek (Atl. Vicentina) e Pietro Riva (Fiamme Oro): Meslek può spendere più energie nel giro decisivo, chiude in 7:52.90 e indossa la maglia tricolore, ai danni di Riva (7:56.33). Per la terza piazza la spunta invece Mattia Padovani (Atl. Lecco Colombo Costruzioni, 8:00.00) su Yassin Bouih (Fiamme Gialle, 8:02.53).
TRIPLO: DERKACH 14,12, CESTONARO 14,11, BOCCHI 16,83 – Un centimetro, un solo centimetro: un’ottima Ottavia Cestonaro (Carabinieri) spaventa Dariya Derkach (Aeronautica) quando la gara sembrava definitivamente indirizzata con il 14,12 conclusivo della triplista che si allena a Formia. E invece all’ultima zampata, la grinta spinge la vicentina Cestonaro al personale indoor di 14,11, prima volta oltre la linea dei quattordici metri al coperto. Per il terzo posto Francesca Lanciano (Alteratletica Locorotondo, 13,13) ha la meglio su Veronica Zanon (Fiamme Oro, 13,11). Piace anche Tobia Bocchi (Carabinieri), padrone della gara maschile con 16,83 al debutto stagionale, misura centrata al quarto ingresso in pedana. Simone Biasutti (Fiamme Gialle, 16,25) ed Alex Fabbri (Pontevecchio Bologna, 15,97) per completare il terzetto da medaglia.
ALTO: SOTTILE 2,26, STRONATI 2,24 RECORD U20 – Gara palpitante, quella dell’alto. Stefano Sottile (Fiamme Azzurre) riprende il volo con 2,26, misura che alla prima prova gli garantisce la maglia tricolore e l’abbraccio dell’amico olimpionico Gianmarco Tamberi. La scena, però, la condivide con lo junior Edoardo Stronati (Pro Sesto Atl. Cernusco), falloso alle misure più basse, esemplare quando c’è da sfidare la storia: con 2,24 al primo tentativo manda in archivio un record italiano U20 di lunghissima data, addirittura 1980, superando il 2,23 di Paolo Borghi realizzato a Milano 43 anni fa. Stronati è terzo in classifica, secondo è invece Marco Fassinotti (Aeronautica) che centra il 2,24 alla prima e poi manca due assalti a 2,26 ed uno a 2,28, primo è Sottile che dopo il 2,26 vincente (a un centimetro dallo stagionale) cerca senza fortuna il 2,28 (una volta) e il 2,32 (due volte).
ASTA – Vinta la gara con il terzo tentativo a segno a 5,43, Matteo Oliveri (Atl. Virtus Lucca) dà pure l’assalto alla migliore prestazione italiana U23 indoor di Giuseppe Gibilisco: cade per tre volte l’asticella a 5,63. Il sanremese è comunque campione italiano indoor per la seconda volta di fila. Lo junior Simone Bertelli (Safatletica Piemonte), compagno d’allenamento, è secondo con 5,33, terzo è Alessandro Sinno (Aeronautica) a quota 5,23.
PESO – Questa gara è una meraviglia, la sfida maschile del peso sotto il tetto di Ancona. L’ultimo lancio ribalta tutto: Leonardo Fabbri (Aeronautica) scaglia la palla da sette chili a un fantastico 21,60, primato personale indoor, terza prestazione personale complessiva (migliori solo il 21,99 di Padova e il 21,71 di Firenze) e manca di soli sette centimetri il record italiano di Weir. È proprio Zane Weir (Fiamme Gialle) a farne le spese, dopo aver comandato il duello dal primo lancio con 21,46. Terzo Nick Ponzio (Athletic Club 96 Alperia) con 20,60. Oltre i venti metri anche Sebastiano Bianchetti (Fiamme Oro, 20,03). Continua il momento superlativo di Fabbri, sempre in crescita nelle quattro gare disputate: 21,33 a Val-de-Reuil, 21,49 a Parma, 21,53 a Belgrado e poi la spallata di Ancona. Condita da altri tre lanci oltre i ventuno metri: due stoccate a 21,12 e una a 21,09. Tra le donne il titolo va a Monia Cantarella (Atl. Arcs Cus Perugia) con 15,96 davanti ad Anna Musci (Alteratletica Locorotondo, 15,74) e la discobola primatista italiana Daisy Osakue (Fiamme Gialle) oggi a 15,50 nel peso.
EPTATHLON – Due vittorie su tre, nell’ultima giornata, dopo aver costruito benissimo ieri, spingono Lorenzo Naidon al successo nell’eptathlon. Il multiplista della Quercia Trentingrana conclude le sette prove con 5714 punti e si impone su Andrea Cerrato (Atl. Fossano ’75, 5462 punti) e Lorenzo Modugno (Polisportiva Triveneto Trieste, 5309). Per Naidon nel day 2 il successo con 7.97 nei 60hs e con 4,70 nell’asta, prima del sesto posto nei 1000 conclusivi con 2:57.54.
STAFFETTE – Doppietta Cus Pro Patria Milano con le staffette 4×400. Il club lombardo è campione tra gli uomini con 3:13.40 grazie a Francesco Domenico Rossi, Andrea Blesio, Luca Sito e Andrea Panassidi. Podio tutto lombardo con il secondo posto della Pro Sesto Atletica Cernusco (3:16.55) e la terza piazza della Riccardi Milano (3:18.31). Tra le donne, il Cus Pro Patria Milano schierava Ilaria Burattin e le tre gemelle Serena, Alexandra e Virginia Troiani: 3:39.84 per prevalere su Bracco Atletica (3:40.45) e La Fratellanza Modena 1874 (3:44.77).
I TITOLI A SQUADRE – Assegnati anche i titoli per società. Successo maschile nei Cds Assoluti per Athletic Club 96 Alperia (75 punti) davanti a Fiamme Oro (62,5) e Pro Sesto Atletica Cernusco (53), al femminile per Atletica Brescia 1950 (88 punti) su Atletica Vicentina (54) e Cus Pro Patria Milano (50). Nella classifica combinata, che sintetizza il rendimento dei tre weekend tricolori, lo scudetto al maschile è per l’Atletica Studentesca Andrea Milardi Rieti (187 punti) davanti ad Atletica Vicentina (160) e Pro Sesto Atletica Cernusco (144), al femminile è per la Bracco Atletica (189) sull’Atletica Vicentina (184) e la Studentesca Milardi Rieti (176).

RISULTATI | ASSOLUTI INDOOR 2023
https://www.fidal.it/risultati/2023/COD10777/Index.htm

FOTO (di Francesca Grana/FIDAL)
Simone Barontini in testa negli 800 metri:
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L’arrivo degli 800 metri:
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Gianmarco Tamberi spettatore con i fan:
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La tribuna del Palaindoor di Ancona:
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Marcell Jacobs e Samuele Ceccarelli:
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Tutte le foto:
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ANCONA, RECORD AGLI ASSOLUTI: BRUNI 4.62!
Al Palaindoor l’astista reatina migliora dopo dieci anni il suo primato italiano al coperto, Dal Molin lo avvicina nei 60hs con 7”54, poi rinuncia alla finale e vince Simonelli con il limite U23 di 7”66. Nell’alto Vallortigara 1.90. Domenica la seconda giornata

2023-02-18 – Intensa prima giornata di gare ai Campionati Italiani Assoluti indoor di Ancona. L’acuto arriva in chiusura, con Roberta Bruni che sigla la migliore prestazione italiana indoor del salto con l’asta, valicando l’asticella a 4,62, la quota della settima prestazione mondiale dell’anno al coperto. Il limite precedente (4,60 della stessa Bruni, realizzato sempre ad Ancona esattamente dieci anni fa, il 17-2-2013) è comunque inferiore al record nazionale all’aperto, il 4,72 che la reatina ha ottenuto a Rovereto il 30 agosto scorso. La gara è bellissima: Elisa Molinarolo si arrende solo a 4,57, dopo aver saltato il 4,52 del primato personale. Terzo posto per Giulia Valletti Borgnini: il suo 4,42 è la miglior prestazione italiana Promesse (precedente 4,40, Sonia Malavisi, 6-2-2016), anche se il record nazionale Juniores è proprio il già citato 4,60 della Bruni datato 2013. Tempi di rilievo nei 60hs: tra le donne, Nicla Mosetti si migliora fino a 8.04 (prima degli Assoluti, un PB di 8.22), lo stesso crono di Elisa Di Lazzaro, seconda nel gioco dei millesimi di secondo; per entrambe, balzo fino al sesto posto della graduatoria italiana di sempre. In campo maschile, scintille nelle batterie, con Paolo Dal Molin che ferma il cronometro su un clamoroso 7.54, tre soli centesimi in più rispetto al proprio record italiano (datato 2013), nona prestazione mondiale dell’anno, la quarta in Europa. In finale, fermo Dal Molin a scopo precauzionale (in vista degli imminenti Campionati Europei) ad imporsi è Lorenzo Simonelli in 7.66, il crono della miglior prestazione italiana under 23 (un centesimo in meno rispetto al 7.67 da lui stesso realizzato il 5 febbraio di quest’anno). Nell’alto donne, Elena Vallortigara vince con 1,90, quota superata al secondo tentativo (come già a 1,87); successivamente, tre salti falliti a 1,93.
Titolo del lungo donne, come da pronostico, per Larissa Iapichino, con tre salti oltre i 6,50 (6,53 di miglior misura). Alle sue spalle, in evidenza Ottavia Cestonaro (6,31) e la 21enne Ariana Battistella (6,27). Molto combattute le due gare sui 1500 metri: Pietro Arese (3:48.07) fa sua quella maschile, mentre tra le donne il finale di corsa porta Ludovica Cavalli a migliorarsi fino a 4:08.00, la cifra della quarta prestazione italiana di sempre; in scia, battuta nei metri finali, Sinta Vissa (4:08.20), con Federica Del Buono terza in 4:12.10. Sveva Gerevini sfiora il primato italiano nel pentathlon: i 4411 punti (8.34; 1,72; 12,23; 6,07; 2:12.20) che le consentono di laurearsi campionessa d’Italia sono distanti appena 40 punti dal limite nazionale (4451) da lei stessa stabilito poco meno di un anno fa sulla stessa pista di Ancona. Nel lungo uomini maglia tricolore a Filippo Randazzo con 7,68, davanti a Lorenzo Mantenuto (7,54) e Mattia Furlani (7,50). Nella marcia, titoli ad Alexandrina Mihai (12:51.73 nei 3000) e Francesco Fortunato (18:37.64 nei 5000); il crono di quest’ultimo è di assoluto valore, tanto da valere il quarto posto nella graduatoria italiana di tutti i tempi. Nelle batterie dei 400 metri, da segnalare il nuovo progresso di Riccardo Meli, protagonista emergente nella specialità, che sigla, con 46.38 (20 centesimi di ulteriore progresso rispetto al fresco personale) la settima prestazione italiana di sempre. Nella lista degli ammessi alla finale, seguono Aceti (46.79) e Benati (47.11). Tra le donne, sempre impegnate nel primo round del doppio giro, in tre al di sotto dei 53 secondi: Folorunso (52.69), Marchiando (52.84), Mangione (52.90). Miglior prestazione italiana della categoria Allieve per Valentina Vaccari, capace di un notevole 53.81 (limite precedente: 54.50, Ilaria Verderio, Lione, 28-2-2015). Il crono della Vaccari è addirittura inferiore al limite Juniores (Under 20), il 53.84 realizzato da Elisabetta Vandi il 2 marzo 2019. Domenica la seconda e ultima giornata, con altri 17 titoli in palio.

LE MARCHE – Ottavo posto nei 1500 metri per la pesarese Ilaria Sabbatini (Atl. Avis Macerata) in 4’29”69, a meno di un secondo dal record personale, e stesso piazzamento per la sambenedettese Enrica Cipolloni (Fiamme Oro) nell’alto, ottava con 1.76. Nei 400 metri chiude con l’undicesimo crono la pesarese Elisabetta Vandi (Fiamme Oro), quarta nella sua batteria in 54”85.
Domenica gli 800 metri che vedono tra i favoriti l’anconetano Simone Barontini (Fiamme Azzurre) alle ore 17.10. Nel triplo in pedana con Valerio De Angelis (Asa Ascoli Piceno) alle 15.45 e nel peso il montegiorgese Lorenzo Del Gatto (Carabinieri) alle 16.20, quindi le batterie dei 60 con la campionessa italiana under 18 Alice Pagliarini (Atl. Fano Techfem) alle 16.25 e l’argento tricolore under 23 Ilenia Angelini (Asa Ascoli Piceno) alle 16.30 per cercare un posto nella finale delle ore 17.25.

PARLA BRUNI – “Sono veramente contenta perché arrivo al record dopo 10 anni e 1 giorno da quel 4,60 – ricorda Roberta Bruni (Carabinieri) – Ho aggiunto due centimetri che sembrano niente, ma sono tanto. Sono felice di esser tornata su queste misure anche a livello indoor. Un risultato che non è soltanto mio, ma di tutte quelle persone che non mi hanno voltato le spalle – dice ancora Bruni, scoppiando in lacrime – Ho fatto una preparazione indoor dettata dalla scia positiva della stagione all’aperto. I primi due mesi sono stati ottimi: il primo a Palermo, il secondo a Rieti con una collaborazione con Castelporziano. Sembrava tutto perfetto. A dicembre, però, c’è stato un piccolo intoppo e ho iniziato l’anno con una brutta influenza. Sembrava tutto nero. A Ostrava il 4,52 mi ha dato tanta speranza, poi un calo tre giorni fa a Liévin. Oggi ho tirato fuori tutto quello che avevo. Volevo vincere il titolo e uscire a testa alta e sono contenta di averlo fatto. Nel futuro c’è Istanbul, ma prima la tappa finale del World Indoor Tour a Birmingham il 26 febbraio che sarà una finale europea. Voglio dare il massimo lì e poi testa gli Europei. Dopo c’è la preparazione per le outdoor: sarà una stagione lunghissima”. Il 4,62 va a bersaglio alla terza prova, dopo aver saltato 4,27 alla prima, 4,37, 4,47, 4,52 tutte alla seconda. Il jackpot è tutto di Bruni che sfrutta il matchpoint dopo i tre errori di Molinarolo tra 4,57 (due tentativi) e 4,62 (l’ultimo a disposizione). Nel frattempo è bravissima anche Giulia Valletti Borgnini (Fiamme Gialle Simoni) ad arrampicarsi a 4,42 ed è quarta Sonia Malavisi (Fiamme Gialle) con 4,32.
60HS – Dopo il sontuoso 7.54 della batteria, Dal Molin preferisce rinunciare alla finale, in funzione degli Europei indoor di Istanbul. “È stato un sabato di test. Abbiamo lavorato bene quest’inverno e abbiamo deciso di fare questa gara per vedere in che condizioni fossi – le parole del 35enne delle Fiamme Oro – Purtroppo sono stato infiltrato all’anca quattro giorni fa e in teoria avrei dovuto aspettare qualche giorno in più. Ma ho voluto fare questo test e pensare ad Istanbul che è l’obiettivo principale. Un test riuscito, non siamo andati oltre per non rischiare. L’obiettivo sono sempre stati gli Europei indoor”. Via libera per il ventenne Lorenzo Simonelli (Esercito) che si prende la scena togliendo un altro centesimo alla migliore prestazione italiana U23, ora a 7.66, due settimane dopo il 7.67 dei Tricolori U23. Hassane Fofana (Fiamme Oro) è secondo con 7.72, terzo Nicolò Giacalone (Atl. Biotekna, 7.96), che precede di un centesimo Leonardo Tano (Atl. Meneghina, 7.97), applaudito da papà Rocco Siffredi in tribuna, ricercatissimo per i selfie al Palaindoor. Tra le donne, in una finale che si presentava apertissima, a spuntarla è Nicla Mosetti (Bracco Atletica) al fotofinish su Elisa Di Lazzaro (Carabinieri). Per entrambe il crono di 8.04 è il primato personale e il sesto posto nelle liste italiane di sempre, a un centesimo dallo standard per gli Euroindoor. L’ultimo posto disponibile sul podio se lo aggiudica Veronica Besana (Atl. Lecco Colombo Costruzioni) con 8.14.
1500 – La missione ‘doppietta’ è già al 50% per Ludovica Cavalli (Aeronautica), sempre più matura nella gestione della gara, oggi campionessa italiana nei 1500 metri e domani all’assalto dei 3000. Nella sfida diretta con Vissa e Del Buono, resta in scia fino a due giri dal termine e poi si porta al comando: l’ultimo giro in progressione le consente di chiudere in 4:08.00, quarta italiana di sempre, con oltre un secondo di progresso sul 4:09.19 di gennaio. È un braccio di ferro, nel finale, con la primatista del miglio Sintayehu Vissa (Atl. Brugnera Friulintagli) battuta in 4:08.20, terza Federica Del Buono (Carabinieri, 4:12.10). Al maschile esce fuori una gara più tattica. Pietro Arese (Fiamme Gialle) rimane coperto fino ai tre giri dal termine, poi cambia ritmo: la miccia si accende lì, quando il campione d’Europa della staffetta del cross inizia a risalire il gruppo. È battaglia nell’ultimo giro, con Meslek che tenta la rimonta all’esterno, Bussotti che prova a resistere in testa, e Arese che lo infila negli ultimi appoggi: il titolo va proprio ad Arese con 3:48.07 davanti a Joao Bussotti (Esercito, 3:48.27) e Ossama Meslek (Atl. Vicentina, 3:48.37), tutti premiati dal presidente FIDAL Stefano Mei sul podio tricolore.
ALTO – A 1,87, quota oltrepassata alla seconda prova, la maglia tricolore è già indossata, per effetto degli errori di tutte le avversarie. Elena Vallortigara (Carabinieri) chiede quindi la misura di 1,90 e la supera al secondo tentativo, dopodiché si ferma con tre nulli a 1,93 a quattro giorni dall’1,95 di Banska Bystrica. Per il bronzo mondiale di Eugene è il nono titolo italiano tra outdoor e indoor. Il salto a 1,85 alla prima prova è decisivo per la seconda piazza, con la stessa misura della junior Aurora Vicini (Cus Parma) che la addomestica al secondo tentativo.
LUNGO: IAPICHINO E RANDAZZO TRICOLORI – Due salti alla stessa misura, due volte a 6,53: è il bottino odierno di Larissa Iapichino (Fiamme Gialle), di nuovo al titolo italiano del lungo, stavolta senza le misure delle recenti trasferte internazionali (6,72 a Sabadell, 6,69 a Berlino). Per la primatista mondiale U20 indoor anche un 6,50 e due nulli. Due vicentine dei Carabinieri in zona medaglie: Ottavia Cestonaro per il secondo posto (6,31) alla vigilia del suo impegno nel triplo, Arianna Battistella per il terzo gradino (6,27). Nemmeno la gara maschile del lungo decolla come ci si poteva attendere. A Filippo Randazzo (Fiamme Gialle) basta un salto da 7,68 per aggiudicarsi la maglia tricolore, la seconda consecutiva al coperto, l’ottava complessiva per il finalista olimpico di Tokyo. All’ultimo salto Lorenzo Mantenuto (Atl. Gran Sasso Teramo) con 7,54 sfila la seconda piazza a Mattia Furlani (Fiamme Oro), oggi terzo con un 7,50 lontano dagli standard stagionali: per il primatista europeo U20 anche un 7,00 e quattro nulli.
MARCIA: CHE FORTUNATO – Sesto centro tricolore nei 5000 indoor per Francesco Fortunato (Fiamme Gialle), esattamente dieci secondi in meno rispetto al 2019, fino a 18:37.63. Sono tre gare a parte, la sua, quella di Riccardo Orsoni (Fiamme Gialle) che è secondo con il personal best di 19:33.53 dopo il titolo di Milazzo nella 35 km, e quella di Davide Finocchietti (Libertas Unicusano Livorno), in terza posizione con 20:15.56. Tutta sola, in fuga dal primo metro, Alexandrina Mihai (Atl. Brescia 1950) guadagna la prima maglia di campionessa italiana assoluta, in una gara senza storia nei 3000 di marcia su pista, con passaggi ai mille di 4:11.02 e ai duemila di 8:31.14: la veronese chiude con il tempo di 12:51.73 (PB) e distanzia la tricolore dei 35 km Sara Vitiello (Self Atl. Montanari Gruzza) seconda e migliorata fino a 13:25.32. Da allieva primo anno (classe 2007) è già sul podio assoluto Serena Di Fabio (Polisportiva Tethys Chieti) terza con il personale di 14:02.82.
PENTATHLON: GEREVINI 4411 – Quaranta punti in meno rispetto alla passata stagione. Ma è un’altra giornata da ricordare per Sveva Gerevini (Carabinieri) che anche stavolta lotta fino all’ultima gara del pentathlon per battere il record italiano timbrato proprio al Palaindoor nel 2022. L’azzurra conclude le cinque prove con 4411 punti e con i primati personali pareggiati nei 60hs e nell’alto. Sul podio con lei salgono anche Sara Chiaratti (Atl. Libertas Unicusano Livorno) seconda con 3864 e Alice Lunardon (Atl. Riviera del Brenta) terza con 3830. Dodici mesi dopo, sulla pista del record  (4451 punti) Gerevini ricomincia la propria rincorsa tricolore eguagliando il primato personale nei 60hs (8.34) e incassando i primi 1052 punti. Sotto i nove secondi Giulia Riccardi (Gs Trilacum, 8.89) e Marta Giaele Giovannini (Atl. Cascina, 8.99). Gerevini resta in vantaggio sulla tabella di marcia del primato anche dopo la prova dell’alto: con 1,72 eguaglia il proprio limite e si porta a 1931 punti. Chiaratti seconda nell’alto con 1,69, Giovannini terza con 1,66. L’assalto di Gerevini al record prosegue nel peso: seconda piazza con 12,23, superata soltanto da Giovannini (12,40) e davanti a Chiaratti (12,13). Una frenata, decisiva, con il 6,07 nel lungo: fa comunque meglio di Alice Lunardon (Atl. Riviera del Brenta, 5,85) e Riccardi (5,59). Non basta il 2:12.20 negli 800 metri conclusivi, seguita da Lucia Cantergiani (Self Atl. Montanari Gruzza, 2:18.03) e da Anna Generali (Atl. Agropoli, 2:21.24). Ci riproverà. Intanto la regina delle multiple è ancora lei.
BATTERIE 60HS: DAL MOLIN SECONDO TEMPO DI SEMPRE – Che fiammata di Paolo Dal Molin (Fiamme Oro). Il bronzo europeo indoor spara un super 7.54 in batteria nei 60hs a soli tre centesimi dal suo record italiano di dieci anni fa agli Euroindoor di Goteborg (7.51): soltanto in quell’occasione, quando vinse la medaglia d’argento continentale, ha corso più veloce di così. È lo standard per la prossima rassegna europea in Turchia ed è attualmente il quarto tempo in Europa dell’anno. Distanti, almeno in batteria, tutti i rivali: Lorenzo Simonelli (Esercito) passeggia in 7.86, Leonardo Tano (Atl. Meneghina) 7.88, Hassane Fofana (Fiamme Oro) 7.90. È Elisa Di Lazzaro a timbrare il miglior crono delle batterie dei 60hs al femminile. L’azzurra dei Carabinieri eguaglia il primato personale di 8.11, un centesimo più veloce di Nicla Mosetti (Bracco Atletica) che si esalta nel primo round e scende a 8.12, un decimo secco di progresso, entrando nella top ten italiana di sempre al decimo posto. A seguire Veronica Besana (Atl. Lecco Colombo Costruzioni) con 8.13, Giada Carmassi (Atl. Brugnera Friulintagli) con 8.19 e Luminosa Bogliolo (Fiamme Oro, 8.28).
BATTERIE 400 METRI: VACCARI SEDICENNE DA PRIMATO – Squillo di Riccardo Meli (Fiamme Gialle), 46.38 nella batteria dei 400, venti centesimi di miglioramento per scalare le liste italiane alltime fino al settimo posto. A questo punto, a maggior ragione, è il siciliano l’uomo da battere nella finale di domani, alla quale prenderanno parte anche Vladimir Aceti (Fiamme Gialle, 46.79), Lorenzo Benati (Fiamme Azzurre, 47.11), Matteo Raimondi (Pro Sesto Atl. Cernusco, 47.55), Giacomo Bertoncelli (Atl. Insieme Verona, 47.58) e Lapo Bianciardi (Avis Barletta, 47.61). Out il campione uscente Brayan Lopez (Fiamme Azzurre, 48.11). Ecco le sei finaliste della gara femminile: Ayomide Folorunso (Fiamme Oro) segna il miglior tempo delle batterie con 52.69 e nel riepilogo complessivo prevale su Eleonora Marchiando (Carabinieri, 52.84 PB), Alice Mangione (Esercito, 52.90), Raphaela Lukudo (Esercito, 53.05), Alessandra Bonora (Bracco Atletica, 53.18) e Anna Polinari (Carabinieri, 53.32). Resta fuori dalla finale Rebecca Borga (Fiamme Gialle), prima delle escluse con 53.64. In chiave giovanile, è da sottolineare lo splendido 53.81 di Valentina Vaccari (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter), classe 2006, figlia d’arte (papà Marco è ancora primatista italiano della 4×400 indoor), capace di appropriarsi della migliore prestazione italiana U18 (ovvero la sua categoria) con un crono che è anche inferiore al record italiano U20 di Elisabetta Vandi (53.84 nel 2019).
EPTATHLON – Le sette fatiche dell’eptathlon iniziano con un primato personale per il vice campione in carica Lorenzo Naidon (Us Quercia Trentingrana), il migliore nei 60 metri con 6.98, davanti ad Andrea Cerrato (Atl. Fossano ’75, 7.13) e Simon Zandarco (Lana Raika, 7.16). È Cerrato il più efficace nel lungo: 7,30 al primo salto per prevalere su Naidon (7,11) e Lorenzo Modugno (Polisportiva Triveneto Trieste, 6,72). Nel peso, seconda vittoria parziale della giornata per Naidon (13,29) che prevale su Modugno (13,19) e Cerrato (11,78). Modugno è invece in vetta nell’alto con 2,06, su Naidon (2,00) e Lorenzo Candiotto (Fiamme Oro, 1,97). La classifica al termine della prima giornata recita Naidon 3217, Cerrato 3039, Modugno 2925.
LA SECONDA GIORNATA: JACOBS ALLE 16.50 – Nel day 2 di Ancona, al via domenica mattina alle 9.30, sono in palio altri 17 titoli italiani. La gara più attesa è certamente quella dei 60 metri con il campione olimpico dei 100 e della 4×100 Marcell Jacobs, oro mondiale ed europeo della specialità, nonché primatista continentale (6.41 a Belgrado nel 2022). L’azzurro delle Fiamme Oro sarà in batteria alle 16.50 per qualificarsi alla finale delle 17.35, con il duplice obiettivo di centrare la terza vittoria tricolore consecutiva nei 60 e di migliorare lo stagionale di 6.57 corso due volte, prima a Lodz il 4 febbraio e poi a Liévin mercoledì. I rivali più pericolosi, Samuele Ceccarelli (Atl. Firenze Marathon, 6.58) e Roberto Rigali (Bergamo Stars, 6.62) sono rispettivamente nella seconda e nella prima batteria. Sessanta metri anche al femminile con la leader stagionale Irene Siragusa (Esercito) e, tra le altre, le staffettiste azzurre Anna Bongiorni (Carabinieri), Alessia Pavese (Aeronautica) e Vittoria Fontana (Carabinieri). In pista le finali dei 400 metri (all’indomani delle batterie del sabato), le sfide degli 800 con il duello tutto Fiamme Azzurre tra Eloisa Coiro ed Elena Bellò, e al maschile il confronto tra Catalin Tecuceanu (Silca Ultralite Vittorio Veneto, presto in Fiamme Oro), Simone Barontini (Fiamme Azzurre) e Federico Riva (Fiamme Gialle), i 3000 metri con Ludovica Cavalli (Aeronautica) in pole tra le donne, Ossama Meslek (Atl. Vicentina) e Pietro Riva (Fiamme Oro) possibili protagonisti tra gli uomini. Si annuncia vibrante le gara del peso con il terzetto azzurro Leonardo Fabbri (Aeronautica, già a 21,53 quest’anno), Zane Weir (Fiamme Gialle, 21,45 nel 2023) e Nick Ponzio (Athletic Club 96 Alperia): a rischio il record italiano indoor di Weir (21,67 nella scorsa stagione). In pedana l’alto con Stefano Sottile (Fiamme Azzurre), il triplo con Dariya Derkach (Aeronautica), Ottavia Cestonaro (Carabinieri), e tra gli uomini Tobia Bocchi (Carabinieri), l’asta con Matteo Oliveri (Atl. Virtus Lucca) e Simone Bertelli (Safatletica Piemonte), il peso con Anna Musci (Alteratletica Locorotondo). Si assegna anche il titolo dell’eptathlon al termine della seconda giornata, e la chiusura, come al solito, è per le staffette 4×400.

DIRETTA TV – Gli Assoluti indoor di Ancona, edizione n. 54, sono trasmessi in diretta tv su RaiSport domenica dalle 16 alle 17.55. Negli stessi orari, diretta streaming su RaiPlay. Tutte le gare non coperte dalla diretta Rai saranno in streaming su www.atletica.tv dalle 9.30.

ORARI E TITOLI IN PALIO
Domenica
9.30 asta M
14.15 alto M
15.45 triplo M
16.05 400 F
16.15 400 M
16.20 peso M
16.55 800 F
17.05 800 M
17.15 eptathlon M
17.15 triplo F
17.25 60 F
17.35 60 M
17.45 3000 M
17.50 peso F
18.00 3000 F
18.15 4×200 F
18.30 4×200 M

ISCRITTI E RISULTATI | ASSOLUTI INDOOR 2023
https://www.fidal.it/risultati/2023/COD10777/Index.htm

PROGRAMMA ORARIO
https://calendario.fidal.it/files/Orario%20Assoluti%20Indoor%202023_1702.pdf

TUTTE LE FOTO (di Francesca Grana/FIDAL)
https://www.fidal.it/gallery_archivio.php?mese=2&anno=2023&id_sito=1

Roberta Bruni:
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Paolo Dal Molin:
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