Durante l’estrazione della tradizionale tombola di S. Emidio uno striscione è stato srotolato dagli attivisti di CasaPound con chiaro riferimento alle ultime vicende dello stabilimento Manuli. “Cina 375 Italia zero” recitava provocatoriamente la scritta appesa alle grate del Palazzo Dell’Arengo.

<<Uno striscione dal doppio significato – spiega Giorgio Ferretti, responsabile locale dell’associazione – da una parte gli enormi numeri, a sottolineare le proporzioni di questa imminente chiusura, con 375 operai lasciati senza lavoro, un’enormità. Dall’altra parte la scritta “Italia zero” che riassume la latitanza e la totale assenza dello Stato Italiano che dovrebbe tutelare i propri cittadini e lavoratori. Uno Stato schiavo delle multinazionali, alle quali permette di sfruttare i finanziamenti a fondo perduto della cassa del mezzogiorno e di andarsene come e quando vogliono. Uno Stato totalmente asservito ai potentati economici, e inerme di fronte alle aziende che tagliano le proprie spese delocalizzando in Cina, approfittando della concorrenza sleale di quel paese, dove le leggi sul lavoro sono carenti e gli operai vengono sfruttati all’inverosimile. Ovviamente a pagare le scelte sconsiderate di pochi – conclude Ferretti – sono i lavoratori Italiani e le loro famiglie che da un giorno all’altro si ritrovano in balia delle follie del mercato globale, senza lavoro, magari con 30 anni di mutuo sulle spalle. A loro va il sostegno e la solidarietà di CasaPound Italia>>.

Ufficio Stampa e Propaganda

CasaPound Italia – Ascoli Piceno

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