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Maschilismo o femminismo?

di | in: Cronaca e Attualità, Oblò: Spunti, Appunti e Contrappunti

di Emanuela De Siati


Non posso non pensare che tutto quello che l’uomo vive e pensa sia frutto di un’illusione creata apposta, da un sistema capitalistico che ha in sé la religione e il dettato sociale. La società si evolve è vero, ma l’uomo non è proiettato alla ricerca di se stesso e della sua vera natura. Siamo tutti i giorni bombardati dalle istruzioni d’uso su come dovremmo essere, disposizioni sociali che ci vengono regalate da un sistema in grado di farci pensare in questo e quel modo già prima di nascere. Mi viene in mente questo osservando non solo i ruoli sociali dell’uomo, ma anche quelli sessuali in cui l’istinto dovrebbe prevalere in ogni caso, religiosi, di comportamento. I ruoli si evolvono o solo si modificano in base ai dettati e alle necessità capitalistiche? La moda non ci dice solo come dobbiamo vestirci, ma come comportarci. Solo le filosofie orientali hanno avuto l’intenzione di proiettare l’uomo verso la ricerca di se stesso. Sono convinta che oggi nessuno sappia dire con certezza quali siano i nostri veri bisogni e i nostri veri istinti, dato che sono stati narcotizzati, inibiti, dai modelli sociali. E in questo universo consumistico, la donna è stata sicuramente l’essere umano da sfruttare a tal punto di averle tolto anche la capacità di desiderare, di pretendere per sè tutto quello che i maschi hanno da sempre preteso: un mondo tutto loro. Io, da donna mi domando: è reale quello che io desidero?E’ scisso da ogni altro condizionamento sociale? Sicuramente no. Ci vuole intelligenza e coraggio di guardarsi dentro per capire dove ci troviamo e perché. A poco a poco la donna è uscita da quel ruolo scontato di madre e donna di casa che vive esclusivamente per gli altri (la depressione colpisce in percentuale maggiore donne), ma questo avviene non per tutte. Con questa crisi economica sono sicura che molte donne sono a casa, prigioniere di vecchi sistemi.

Vorrei che tutte le donne avessero la forza e il coraggio di pensare. Il mondo degli uomini è un mondo dalla strada spianata, un mondo a misura di maschi, le donne invece si devono conquistare tutto, si devono adattare. Vorrei che guardassero fino ai desideri mai ascoltati, fino ai bisogni più veri, ai loro istinti più veri, dimenticandosi di quello che sono state, raccogliendo solo la parte più vera, più buona, che non si considerassero solo un genere sessuale, ma un altro tipo di essere umano che si muove diversamente nel mondo e che ha un altro tipo di pensieri e di umanità. Chissà se l’alternativa a un mondo dove fino ad ora il maschio si è preso prepotentemente la libertà di decidere sia un mondo illuminato da un’essenza diversa, da convinzioni diverse, meno rozze, meno semplicistiche, più… femminili.




2 Settembre 2009 alle 12:30 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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