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Basta contributi per gli affitti, vogliamo diventare proprietari delle

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FERRETTI (CasaPound): “Basta contributi per gli affitti, vogliamo diventare proprietari delle case attraverso il Mutuo Sociale”


Apprendiamo dal sito del Comune di Ascoli Piceno che è stato indetto il bando per l’erogazione di contributi per il sostegno delle spese di locazione nell’anno 2009. I finanziamenti riducono l’incidenza degli affitti per chi ha redditi bassi.

CasaPound gradirebbe una diversa destinazione dei fondi per l’emergenza abitativa.

<<I contributi sono palliativi – dichiara Giorgio Ferretti, responsabile Ascolano di CasaPound – sono soldi che, nel breve periodo aiutano le famiglie a pagare l’affitto, ma sono contributi a fondo perduto che non risolvono assolutamente il ‘problema casa’>>.

<<Le famiglie non vogliono passare la loro vita a pagare affitti – continua Ferretti – le famiglie vogliono diventare proprietarie delle case dove vivono, in modo da vivere serenamente, senza l’angoscia della rata mensile senza avere nulla in mano.>>

<<Noi, come CasaPound Italia – spiega Ferretti – proponiamo una soluzione facile, ma rivoluzionaria al tempo stesso: il Mutuo Sociale.>>

Il Mutuo Sociale è una proposta di legge che, in poche parole, intende creare un ente che costruisca case e quartieri a misura d’uomo con soldi pubblici e che venda a prezzo di costo queste case a famiglie non proprietarie con la formula, appunto, del ‘mutuo sociale’: ovvero una rata di mutuo senza interesse, una rata che non superi 1/5 delle entrate della famiglia, una rata che viene bloccata in caso di disoccupazione, una rata che non passa attraverso le banche.

L’ Istituto dovrebbe utilizzare per la costruzione dei nuovi quartieri i terreni gratuiti del pubblico demanio. L’ Istituto,  per la progettazione dei quartieri, non dovrebbe pagare famosi e costosi architetti, ma bandire prestigiosi concorsi fra giovani architetti e istituti universitari di architettura e urbanistica.   In questo modo, l’ Istituto non pagherebbe terreni, non pagherebbe concessioni e tasse e non pagherebbe progetti.

Abbatte così i costi di costruzione in maniera radicale.

Inoltre l’ Istituto in qualità di ente pubblico non mirerebbe al profitto. Questo permetterebbe di vendere le case costruite a reale prezzo di costo, calcolando esclusivamente materiali edili e manodopera.




2 Ottobre 2009 alle 22:47 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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