SE L’ACCORDO VIENE RIGETTATO LA MANULI DEVE

RIAPRIRE LE TRATTATIVE

Al MISE, la notte di Giovedì 29/10, nell’incontro con la MANULI c’era spazio per rilanciare una proposta forte sindacale che spianasse la strada ad una soluzione più vicina agli obiettivi di lotta dei Lavoratori.

La difficoltà palpabile del dott. GRANDI e l’assenza delle Istituzioni consigliavano una nuova riconvocazione delle parti prima di chiudere definitivamente la partita.

A  quell’ora di notte tutti sapevamo che la MANULI  “non poteva” chiudere la fabbrica di Ascoli Piceno. Non lo consentivano 4 temi scottanti: la centrale di coogenerazione e le penalità connesse; la perdita di clienti importanti per il venir meno del vincolo contrattuale ad avere due siti produttivi; i magazzini della logistica di vicino a Milano ormai completamente vuoti; l’ingessamento e la perdita di valore e degli impianti dell’area Manuli di Ascoli Piceno.

Paradossalmente, a Roma, era la MANULI ad essere nella necessità di dover trovare un accordo con il Sindacato; il Sindacato avrebbe potuto strappare migliori condizioni per lavoratori e territorio in termini di rioccupazione e sito produttivo strategico. Ma qualcuno, e più precisamente qualche rappresentante O.S. NAZIONALE ha detto esplicitamente che nella nottata avrebbe firmato qualunque accordo con la MANULI. Noi riteniamo oggi, come abbiamo detto nella notte a Roma, che quelle informali dichiarazioni erano una ciambella di salvataggio lanciata alla MANULI, contro   gli interessi dei lavoratori di Ascoli Piceno.  

L’ipotesi di accordo firmato a Roma non risolve il cuore del problema del mantenimento del sito produttivo strategico in Ascoli Piceno; rappresenta un taglio occupazionale di proporzioni inaccettabili e stabilisce di fatto la sostanziale delocalizzazione della produzione in Cina.

La UGL CHIMICI chiede la bocciatura dell’ipotesi di accordo e la riapertura delle trattative.

                                                                       SEGRETERIA PROVINCIALE

                                                                                  UGL CHIMICI

Ascoli Piceno, 02/11/2009

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