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Infanzia in difficoltà, la situazione nelle Marche

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INFANZIA IN DIFFICOLTA’,  POTENZIARE GLI STRUMENTI

Nell’ambito del progetto europeo Open sull’inclusione sociale promosso dalla Regione Marche in collaborazione con Svim, si è svolto il seminario dedicato ai problemi dei minori



Sono tra i 1970 e 1980 i casi di bambini con handicap nelle Marche, altrettanti quelli in cui si registrano difficoltà di apprendimento; in aumento i casi di abusi sessuali; per quanto riguarda i minori che vivono fuori dal contesto familiare d’origine, 752 sono accolti in Centri, di questi 450 sono minori stranieri non accompagnati, mentre 302 sono in allontanamento familiare; guardando all’ambito giudiziario, le Marche, con 500-600 procedure penali l’anno, si collocano fra gli ultimi posti in Italia, mentre salgono al secondo posto in ambito civile, con circa 6000 procedure l’anno. Questa la fotografia del mondo dell’infanzia in difficoltà che è stata descritta ieri ad Ancona nella sede della Regione  (Palazzo Li Madou) in occasione del seminario “Condizione dell’infanzia: diritti e tutela”, organizzato nell’ambito del progetto europeo Open promosso dalla Regione Marche – Servizi Sociali e realizzato con il supporto di Svim, la società regionale di sviluppo.

 

Il progetto Open è stato illustrato in apertura da Paolo Mannucci, dirigente del Servizio Politiche sociali della Regione, che ne ha sottolineato in particolare la tecnica del “metodo aperto di coordinamento” per promuovere in modo partecipato il dibattito sull’inclusione sociale. Gli interventi hanno messo in luce l’esigenza di potenziare gli strumenti a tutela dell’infanzia: in particolare Ornella Riccio, presidente del Tribunale per i minorenni, ha sottolineato la necessità di investire nella formazione di un personale socio-sanitario di supporto e integrazione all’attività del tribunale. Renato Scuterini, dirigente P.F: IPAB, Infanzia, Famiglia e gestione Albi della Regione ha illustrato la programmazione regionale ed in particolare le leggi che dal ’93 a oggi hanno puntato ad implementare i servizi, riorganizzare le strutture e migliorare il coordinamento tra ambito scolastico, giuridico e sanitario. Giovanni Feliziani, responsabile dei Servizi per l’integrazione socio-sanitaria dell’Asur, ha annunciato un prossimo potenziamento del consultorio grazie ad un finanziamento di 1milione e 600mila euro, mentre Andrea Speciale, presidente della Consulta regionale per la famiglia, ha sottolineato le potenzialità ancora inespresse dell’organismo che presiede, come importante luogo di raccordo tra mondo associativo, operatori sociali, enti locali e esperti. Sono stati inoltre presentati in anteprima alcuni dei risultati dell’indagine sui servizi per l‘infanzia realizzati da Claudio Bocchini e Paola Frammartino del Centro regionale documentazione dell’Ars Marche: sono 280 nella regione le strutture per la prima infanzia tra asili nido e centri; per quando riguarda la capacità di copertura dei posti necessari, le Marche risultano sopra la media italiana (e comunque al di sotto degli obbiettivi europei).

Numerose le testimonianze di operatori e associazioni che hanno illustrato il loro lavoro quotidiano accanto a minori in difficoltà, sottolineando in particolare l’importanza di reinserire al più presto il bambino in famiglia, ove possibile.

Nel pomeriggio si è costituito un Tavolo di lavoro tecnico che elaborerà un documento propositivo per intervenire sulle criticità emerse.




12 Dicembre 2009 alle 20:16 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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