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Middle East Now, 3-7 febbraio 2010: il programma completo

di | in: Cultura e Spettacoli

FIRENZE – Middle East Now è una rassegna internazionale di film e documentari che raccontano la cultura e la società dei paesi del Medioriente oggi. Dal 3 al 7 febbraio 2010, saranno cinque giorni di proiezioni rivolte alla città e al pubblico internazionale di Firenze, che proporranno le opere realizzate negli ultimi 2 anni da registi giovani ma già riconosciuti e premiati a livello internazionale, provenienti da Iran, Israele, Palestina, Siria, Iraq, Afghanistan, Libano, Giordania e Asia Centrale. Di seguito il programma completo.

Mercoledì 3 febbraio


TEATRO DEL SALE

Via de’ Macci 111/r


ore 9.30 Incontro “Raccontare Middle East Now” con Asghar Farhadi (regista), Paolo Woods (fotografo), Giuliano Da Empoli (Assessore alla Cultura), Giovanni Curatola (storico dell’arte), coordina Raffaele Palumbo (giornalista)

ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili



CINEMA ODEON Piazza Strozzi

INAUGURAZIONE DELLA RASSEGNA


ore 21.00 ABOUT ELLY di Asghar Farhadi

(Iran, 2009, 119’) vo. farsi, sottotitoli: italiano/inglese

alla presenza del regista


Un gruppo di ex compagni d’università organizzano un weekend in riva al Mar Caspio. Tutti sperano che Elly conquisti il cuore di Ahmad, in cerca di una sposa iraniana dopo un matrimonio fallito in Germania. Ma Elly sparisce improvvisamente e una serie di bugie e inganni porterà il gruppo alla catastrofe. Il film ha vinto l’orso d’argento all’ultimo Festival di Berlino ed è candidato agli Oscar 2010.


Giovedì 4 febbraio


FONDAZIONE STUDIO MARANGONI – FSM GALLERY _ Via San Zanobi 19/R


ore 18.00 Inaugurazione della mostra fotografica

CAMMINAMI SUGLI OCCHI. L’Iran nelle foto di Paolo Woods

Aperitivo in collaborazione con Darvish Café Firenze


AUDITORIUM CINEMA STENSEN Viale Don Minzoni 25/C

ore 20.15 THE ONE MAN VILLAGE di Simon El-Habre

(Libano, 2008, 86’). vo. arabo, sottotitoli: italiano/inglese alla presenza del regista e della produttrice


Semaan fa una vita tranquilla nella sua fattoria a Ain al Halazoun, un paesino sulle montagne del Libano, spopolatosi durante la guerra civile. Oggi Semaan è l’unico abitante. Con un film ironico e sorprendente il regista Simon El Habre, nipote del protagonista, cerca di riflettere sulla memoria di un Paese che sembra vivere in un’amnesia collettiva. The One Man Village è stato uno dei documentari più premiati del 2009.


ore 22.15 FIREWORKS WEDNESDAY di Ashgar Farhadi

(Iran, 2006, 104’)

vo. farsi, sottotitoli: italiano/inglese.

alla presenza del regista


Rouhi, una giovane domestica della periferia più povera di Tehran, ha trovato lavoro in una famiglia borghese. Appena arrivata nella famiglia, si ritrova nel bel mezzo di un’accesa lite domestica tra Mojdeh e Morteza. Mojdeh sospetta che il marito la tradisca con Simin, la loro vicina di casa. Il film si sviluppa sullo sfondo della festa del fuoco – il Chaharshanbe Suri – che si celebra l’ultimo mercoledì dell’anno e che negli ultimi tempi in Iran ha assunto il carattere di protesta collettiva.


Venerdì 5 febbraio


CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA – PALAZZO BASTOGI

Sala dele Collezioni, Via Cavour 18


ore 17.00 Workshop “Raccontare il Medioriente”

con Simon El-Habre regista di The One Man Village, Irit Neidhart produttrice ed esperta di Medioriente, Petr Lom regista di Letters to the President, Severino Saccardi consigliere regionale



AUDITORIUM CINEMA STENSEN Viale Don Minzoni 25/C


ore 20.0 A CENA COL MEDIORIENTE a cura del ristorante libanese Valle dei Cedri di Firenze

Cena+proiezioni € 10,00 – ingresso fino a esaurimento dei posti disponibili


ore 21.00 THE NORTH ROAD di Carlos Chahine

(Libano, Francia 2008, 25′) v.o. arabo, francese, sottotitoli: italiano/inglese

alla presenza del regista


Karim ha quarant’anni e vive in Francia da qundo era un ragazzo. Dopo molti anni ritorna in Libano per spostare le cenerei di suo padre, che mori’ durante la guerra, da Beirut al suo villaggio natale.

Anteprima nazionale


ore 21.45 AMREEKA di Cherien Dabis

(Stati Uniti, Canada, Kuwait, 2009, 96’) vo. arabo/inglese, sottotitoli: italiano/inglese


Mouna, divorziata e madre di un adolescente, è una donna palestinese entusiasta nonostante la vita difficile nei territori occupati. Un giorno decide di lasciare questa vita e andare a lavorare negli Stati Uniti. Dopo le gioie iniziali, Mouna e Fadi cercano di trovare il loro posto in questa “Amreeka” tanto a lungo sognata. Ma gli Stati Uniti, in guerra con il “diavolo” Saddam, gli dimostreranno uno strano concetto di ospitalità. Il film ha vinto il Premio della Critica Internazionale al Festival di Cannes 2009.

ANTEPRIMA ITALIANA


Sabato 6 febbraio


HOTEL L’OROLOGIO Piazza Santa Maria Novella, 24


ore 11.30 Incontro “RACCONTARE L’IRAN”

con Paolo Woods (fotografo), Bahman Ghobadi (regista), Roxana Saberi (giornalista e sceneggiatrice), Petr Lom (regista).



AUDITORIUM CINEMA STENSEN Viale Don Minzoni 25/C


ore 15.30 ANGELS DIE IN THE SOIL di Babak Amini

(Iran, 2008, 30′)

vo. curdo sottotitoli: italiano

Una ragazza curda irachena guadagna da vivere per sé e per il padre malato vendendo le ossa dei soldati Iraniani morti durante la Guerra Iran-Iraq. Un giorno, mentre torna a casa, si imbatte in un attentato terroristico che coinvolge un soldato americano e la ragazza cerca di salvarlo.


ore 16.00 IL TURBANTE E LA CORONA. IRAN, TRENT’ANNI DOPO

Presentazione del libro omonimo di Alberto Negri (giornalista e inviato del Sole24ore), edizioni Tropea 2009


ore 16.30 TEHRAN WITHOUT PERMISSION di Sepideh Farsi

(Francia, Iran, 2009, 83’) vo. farsi, sottotitoli: italiano/inglese


La regista Sepideh Farsi propone un affascinante ritratto di Teheran, città che ha abbandonato quand’era ancora adolescente. Il film è stato girato con un telefono cellulare, che le ha dato una grande libertà, consentendole di passare inosservata e di ridurre la distanza che la separava dai suoi interlocutori. Tra ricchezza e povertà, architettura d’avanguardia e tradizione, questo collage di scene quotidiane descrive magnificamente la ricchezza e la diversità della capitale iraniana.

ANTEPRIMA ITALIANA


ore 18.00 LETTERS TO THE PRESIDENT di Petr Lom

(Canada, Iran, 2009, 72’) vo. farsi, sottotitoli: italiano/inglese

alla presenza del regista


Un documentario sul governo del presidente Ahmadinejad in Iran. Il regista ha ottenuto per la prima volta nella storia il permesso di viaggiare assieme al Presidente durante le sue “populiste” visite itineranti nelle campagne del profondo Iran. Durante queste visite il presidente riceve molte lettere – il governo parla di 10 milioni fino a ora – dalla parte più povera della popolazione che chiede aiuto. Le lettere diventano il dispositivo narrativo e lo strumento per riuscire a entrare in un Iran che solitamente è chiuso a qualsiasi straniero.


ore 21.00 FRONTIER BLUES di Babak Jalali

(Iran, UK, Italia, 2009, 95’) vo. farsi, sottotitoli: italiano/inglese

alla presenza del regista


Frontier Blues racconta quattro storie intrecciate ambientate nell’Iran del nord, al confine con il Turkmenistan. Alam lavora in un allevamento di polli. Sta imparando l’inglese per portare la futura sposa a Baku. Kazem ha un negozio di abbigliamento ma i vestiti che vende non vanno mai bene a nessuno. Hassan vive con suo zio e ha un asino come unico amico. Infine un menestrello turkmeno di 55 anni, soggetto di un libro di fotografia, la cui moglie è stata rapita su una Mercedes verde molti anni fa.

ANTEPRIMA ITALIANA


ore 22.45 FOR A MOMENT FREEDOM di Arash T. Riahi

(Austria, Iran, 2008, 110’) vo. farsi, sottotitoli: italiano/inglese


L’odissea di tre gruppi di rifugiati iraniani e curdi. Tutti sono riusciti a fuggire dall’Iran e dall’Iraq, ma ora sono bloccati a Istanbul. Almeno godono della libertà, ma devono aspettare in un hotel poco raccomandabile, sperando ogni giorno che la richiesta di asilo sia accolta. Questa pausa forzata nel loro cammino verso l’indipendenza è caratterizzata dalla speranza, da una tragica comicità, ma anche dalla totale incertezza.

Il film è candidato agli Oscar 2010.


Domenica 7 febbraio


AUDITORIUM CINEMA STENSEN Viale Don Minzoni 25/C


ore 16.00 TRANSIT DUBAI di Ineke Smits

(Dubai, Olanda, 2008, 72’)

vo. arabo/inglese, sottotitoli: italiano/inglese


Nel cuore del Medioriente c’è una città come Dubai, nuova e ultra-moderna, che sta crescendo a ritmi vertiginosi. Il documentario segue alcuni abitanti di Dubai che stanno partecipando a uno workshop fotografico, raccontando aspetti diversi della vita nell’emirato. Attraverseremo la facciata luccicante della città e scopriremo gradualmente come Dubai sia forse solo una mera illusione ottica, dove il “sentirsi a casa” in realtà non esiste.

ANTEPRIMA ITALIANA


ore 17.30 THE BEETLE di Yishai Orian

(Israele, 2008, 72’)

vo. ebraico/arabo, sottotitoli: italiano/inglese


Yishai Orian, il regista, è il proprietario di una vecchia Volkswagen Beetle e sta per diventare papà. Il meccanico dice che la macchina non durerà per molto e la moglie si lamenta che non sarà comunque adatta per il bambino. Volendo a tutti costi tenere la sua amata auto, Yishai intraprende un viaggio che inizia con la ricerca dei vecchi proprietari della Beetle, continua in Giordania dove ripara l’auto e si conclude con la nascita del suo primogenito.


ore 19.00 FATENAH di Ahmad Habash

(Palestina, 2009, 30’)

vo. arabo/ebraico, sottotitoli: italiano/inglese


Ispirato a una storia vera, Fatenah è il primo film d’animazione mai realizzato in Palestina. La protagonista, “Fatenah”, vive nella striscia di Gaza e, vista la difficoltà della vita quotidiana, ha sogni e aspirazioni molto semplici. Ma quando scopre di avere un tumore al seno, inizierà un viaggio drammatico per salvare i suoi sogni.

ANTEPRIMA EUROPEA


CINEMA ODEON Piazza Strozzi


ore 21.00 NOBODY KNOWS ABOUT THE PERSIAN CATS (I GATTI PERSIANI) di Bahman Ghobadi

(Iran, 2009, 90’) vo. farsi, sottotitoli: italiano/inglese

alla presenza del regista


È la storia di due ragazzi che hanno un sogno: portare l’indie rock iraniano in giro per il mondo, per far capire che nel loro paese non tutti pensano alla produzione della bomba atomica, ma anche a cose ben più utili e importanti. Nader e Ashkan sono in cerca di una band con cui andare a Londra e diffondere in Europa un messaggio di pace e di speranza attraverso la musica. Il film è stato scritto assieme a Roxana Saberi, giornalista americana di origine iraniana arrestata in Iran nel 2009, e ha vinto il Premio speciale “Un Certain Regard” all’ultimo Festival di Cannes.

ANTEPRIMA ITALIANA




26 Gennaio 2010 alle 15:29 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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