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Teatro Puccini: il programma di febbraio

di | in: Cultura e Spettacoli

FIRENZE – Appuntamenti da non perdere per il mese di febbraio al Teatro Puccini di Firenze.


Si inizia venerdì 5 e sabato 6 con Erri De Luca in Provando in nome della madre.

“In nome della madre” è il titolo dell’ultimo romanzo di Erri De Luca. E’ uscito nell’autunno scorso con Feltrinelli. E’ stato scritto da Erri con una musica dentro. Lo leggi e subito ti risuonano in testa i suoni e la musica delle parole. Subito te lo immagini con gli occhi, vedi Maria e l’angelo annunciatore e Giuseppe. Vedi il viaggio fino a Betlemme e la stalla trovata all’ultimo, senti le doglie del parto, segui la mano che taglia il cordone. E’ stato del tutto naturale pensare di portare questa storia a teatro, darle il corpo e la voce di un’attrice che ha in sé una fragilità d’acciaio, come quella di Miriam/Maria.


Giovedì 11 sarà la volta di Bebo Storti e Renato Sarti in La nave fantasma.

Il 25 dicembre del 1996 affondò, al largo delle coste siciliane, un piccolo battello carico di migranti provenienti dall’India, dal Pakistan e dallo Sri Lanka. Le vittime furono 283: la più grande tragedia navale avvenuta nel Mediterraneo dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Regia di Renato Sarti.


Sabato 13 Andrea Muzzi in L’amore è geco!

Un uomo innamorato ha una forza incredibile, niente lo può fermare. Un uomo innamorato è capace di rovesciare qualunque potere e disarmare qualunque esercito. L’Iraq ha perso la guerra perché Saddam Hussein era circondato solo da uomini. Se gli facevano vedere due gnocche con il cavolo che perdeva! Invece Bin Laden ha più di 100 mogli ed infatti con il cavolo che lo trovano!! Un innamorato è un uomo libero, non lo assoggetti a nessuna legge. Per questo vogliono controllarci. Ribellatevi. Ricordatevi che il matrimonio è un sacramento che unisce 2 persone per sempre: la sposa e il ristoratore. Perchè per pagare le rate del pranzo una vita non basta!


Recital new age giovedì 18 febbraio con Il Gabbiano 1 & 0.

Il gabbiano 1 & 0 è impostato sul racconto divertente e intenso di alcuni brani tratti da Il gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach. Si tratta di una sorta di recital – concerto, adatto ad un pubblico variegato, dove parola e musica dialogano, ciascuno in funzione del proprio linguaggio espressivo. Lo spettacolo fa propria l’impostazione formale del testo originale, in tre parti, da cui sono stati selezionati alcuni passi che danno vita a una quindicina di brevi episodi, riuniti in un unico racconto per una durata complessiva di circa un’ora.


Da venerdì 19 a domenica 21 Kataklò in Up.

Up è un opera che trae ispirazione dalla montagna e dai suoi paesaggi boschivi. È un occasione di riflessione sul rapporto tra uomo e natura, vista sia nella dimensione umana di sfida, sia in quella ancestrale dell incanto di creature e paesaggi. Il tutto reinterpretando la montagna con i suoi pericoli e i suoi più impenetrabili misteri, con la natura così compiuta nella sua meravigliosa perfezione e con quella vaga percezione di eternità che si eleva al di sopra dell’umano sentire. La montagna è un entità fisica, imponente e massiccia. Per non perdersi nella sua immensità, non resta che scomporla e strutturare lo spettacolo in quadri. Ogni quadro frammenta, dettaglia e interpreta un aspetto della montagna per poi ricomporla in un tutto. Essenziale e dinamico. Uno spettacolo di Giulia Staccioli.


Ma non è finita qui. Al Saschall di Via Fabrizio de Andrè, mercoledì 17 febbraio, Marco Travaglio sarà protagonista di Promemoria – Quindici anni di storia d’Italia ai confini della realtà.

“La prima Repubblica muore affogata nelle tangenti, la seconda esce dal sangue delle stragi, ma nessuno ricorda più niente. La storia è maestra ma nessuno impara mai niente. Avanti il prossimo: se non vi sono bastati Andreotti, Craxi e Berlusconi, ora magari arrivano Lele Mora e Flavio Briatore”. Marco Travaglio





8 Gennaio 2010 alle 15:49 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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