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Venerdì 18 e sabato 19 febbraio l'”Odissea” di Perrotta al Puccini

di | in: Cultura e Spettacoli

FIRENZE – Arriva al Teatro Puccini lo spettacolo per cui Mario Perrotta è stato candidato finalista ai Premi UBU 2008 nella categoria Migliore Attore.


Lo spettacolo

“Questa sera mi affitto due musicisti, li porto nella piazza del paese e faccio il botto! Stasera succede un casino…”.

Così entra in scena Telemaco, figlio di un Ulisse mai tornato, e comincia il suo spettacolo d’arte varia. Non

risparmia nulla, a se stesso e agli altri: racconta, come sa e come può, la sua versione dei fatti. E ogni sentimento

si fa carne viva sulla scena e diventa corpo, parole in musica, avanspettacolo, versi sciolti e danza, odissea a

brandelli di un ragazzo che non sa tenere insieme i cocci di una storia – quella di suo padre – che non sta più in

piedi. Per Telemaco il tempo dell’attesa è scaduto: è ora di fare spettacolo.

La mia Odissea

“C’è un personaggio nell’Odissea che, da sempre, cattura la mia attenzione, un personaggio che molti non

ricordano neanche: Telemaco. Ho provato a chiedere in giro e, difatti, molti ricordano il cane di Ulisse – Argo, mi pare… – ma non il figlio. Io, invece, ne ho sempre subito il fascino, perché la sua attesa è carica di suggestioni.

Telemaco non ha ricordi di Ulisse, non l’ha mai visto, non sa come è fatto, non sa il suono della sua voce: per

Telemaco, Ulisse è solo un racconto della gente.

Ed è proprio questa assenza ad aprire infinite possibilità nei pensieri di Telemaco. Lui è l’unico personaggio

dell’Odissea che può costruire un’immagine di Ulisse calibrata a suo piacimento. I pensieri di Telemaco, forse, sono

l’unico luogo dove Ulisse può essere ancora un eroe. Ma gli eroi durano il tempo di un romanzo e questo Telemaco

lo sa…

È così che ho disancorato Telemaco dal tempo degli eroi e l’ho trascinato qui, nel ventunesimo secolo, avvilito da

una madre reclusa in casa; assediato dalla gente del paese che, non sapendo che fare tutto il giorno al bar della

piazza, mormora della sua “follia” e della sua famiglia mancata; circondato dal mare del Salento, invalicabile e

affamato di vite umane. Solo così potevo immaginare un’odissea mia, contemporanea, solo portando la leggenda a

noi, in questo nostro tempo così disarticolato e privo di certezze.

E dunque si mescolano nello scrittura il mito e il quotidiano, Itaca e il Salento, i versi di Omero e il dialetto leccese,

legati insieme da una partitura musicale rigorosa, pensata ed eseguita dai musicisti che mi accompagnano in

questo lavoro e diventano anch’essi, con i loro molteplici strumenti, voci musicali del racconto.

Dopo aver presentato tre studi estivi con il gruppo musicale Têtes de Bois:

Bassano Opera Festival – Bassano del Grappa (VI) Lunatica Festival – Lusuolo (MS) Bella Ciao Festival – Roma

Odissea ha debuttato in prima nazionale il 16 novembre 2007 all’ITC Teatro di San Lazzaro (BO), lo spazio storico

della Compagnia del Teatro dell’Argine”.

Mario Perrotta


I settore € 18,00

II settore € 16,00

(diritti di prevendita esclusi)




15 Febbraio 2011 alle 21:04 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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