di Franco De Anna

-Oibò, che giornate, che giornate! E’ mercoledì 17 e gli smentiscono il Gianni, chè i lavori li hanno appaltati proprio a chi rideva! Deve dire qualcosa , non può stare in silenzio!

Ma guai a chi gli  tocca il Gianni, eh, guai!

E pare abbiano materiale compromettente anche a carico di un Toro, lo vogliono prendere per le corna  e quello si  dimette, non ha imparato niente!

Dovrà accellerare sulla nuova legge contro la pubblicazione delle telefonate intercettate dei politici, intanto chiama due senatori a casa per parlarne, chiama…e, sì, dato che c’è, chiama anche quello con la chitarra e quella con la bella voce chè mica possono stare sempre tristi e tesi!

Sul palcoscenico è salito pure quel Denis là , di cui non si fida più, non si fida più: lo dovrà trattare freddissimamente!

E guai a chi gli tocca il Guido, eh, guai!

Oibò, è giovedì 18 e ‘sto scandalo  lo stanno pompando ancora : “vergognatevi!” gli ha detto ma quelli non si vergognano. Deve dire qualcosa, non può continuare a star zitto, deve cominciare a  spegnere il fuoco che s’alza…  Ecco , lo dice:  Chi commetterà reati sarà fuori dal partito! E niente SpA per la Protezione Civile! Ma guai a chi tocca il Gianni, eh, guai!

Intanto  gli si dimette quello in Campania, anche lui non ha imparato niente! Ecco, glielo dice :” Resta Nico’, resta!”.

Ma il Guido non si tocca, eh, non si tocca!

Tutto questo, perlamiseria, per colpa di quei ‘birbantelli’ che per i quattrini  sfruttano i terremoti, le disgrazie della gente! E li vuole proprio chiamare birbantelli chè l’epiteto di “mariuoli” l’ha già usato lui, l’amico  che è morto in Africa…

Oibò, ma che ha fatto ieri!? Forse ha parlato troppo e adesso fanno dei paralleli su di lui?! Su di lui!

Oggi , che è venerdì 19, smentisce con i fatti tutto quello che ha detto ieri e tranquillizza i suoi, tanto gli italiani lo hanno già sentito e non approfondiscono mai.

Intanto, si licenzi la bozza del ddl sulla corruzione con la formula ‘salvo intese’ e se ne parli sì, ma più avanti!

Intanto,  meno male che a Napule-nà  Nicò ha capito e ha ritirato le dimissioni, mai dimettersi, mai!

Intanto, è passato  il decreto sulla Protezione Civile anche se nonsi può più farla, la SpA, no!

E adesso è meglio aspettare che passi la bufera! La bufera! Si sente dire che quel Denis avesse messo in piedi addirittura un sistema (gelatinoso), ma sono sicuramente voci di malelingue.

Oibò, sì, Denis è sicuramente vittima di giochi di potere , interni anche  al suo  stesso partito, incredibile!

Oggi, che è sabato 20, lo vuole dire, anzi ridire: ‘ Non ho paura delle inchieste e la farò, la farò  la legge anticorruzione, li sistemo io questi “birbantelli’!’.

Perlamiseria, e adesso sta venendo anche fuori che le casette di legno a un piano ricostruite ridendo sono costate 2400 euro al metroquadro…

Perlamiseria, e adesso sta venendo fuori da quella Bankitalia là (ha ragione il Roberto leghista a chiamarla Banca disfattista d’opposizione) che lo scudo fiscale ha fatto rientrare effettivamente solo 35 miliardi…

-Il Vaticano condanna nuovamente la pillola Ru486 che comincia ad essere sperimentata in Italia nel 2005,

di cui viene richiesta la registrazione nel 2007 che viene autorizzata, immediatamente, nel 2009…

Il Vaticano accusa per le 29 morti nel mondo intero, mondo intero dove  la pillola abortiva è già in uso da molti anni, immaginiamo da soli in quanti casi.

Il Vaticano finge di non sapere che le vere morti collegabili alla RU486 sono 17 e non 29 e che il vero indice di mortalità, se correttamente assunto il farmaco, è identico a quello dell’aborto chirurgico.

Chissà che effetto fa sugli Italiani, che non si acculturano mai ma attendono il verbo da terzi, questa comunicazione ribadita del Clero che, a differenza di Nobiltà, Borghesia e Ploretariato, non scomparirà mai.

-Non ci avrebbe mai pensato nessuno che non fosse una mala-mente!

Ricordate ancora il caso Boffo? Ricordate ancora la meravigliosa inchiesta di uno tra i maggiori giornalisti (se non il più grande in assoluto), il signor Vittorio Feltri? Ricordate ancora certi imbarazzi immeritati del nostro premier S.B. in parallelo con quelli altrettanto immeritati del cardinal Bertone? Imbarazzi che, addirittura avevano fatto saltare un incontro fra i due all’Aquila per la festa della… Perdonanza!

Rimandando festa e perdono, l’incontro poi si è fatto giovedì 18  e indovinate cosa conteneva l’agenda in termini di  argomenti da affrontare:  1.Stato dei rapporti fra Vaticano e Italia, 2.Persecuzionme dei cristiani in Iraq e India, 3.Crocifisso nei luoghi pubblici (scuole).

Ma l’ultimo, ma proprio l’ultimo  argomento, colà relegato per la sua importanza del tutto minimale, affrontava la maggiorazione dei contributi elargiti dal governo italiano alle scuole cattoliche .

Indoviniamo assieme come può essere andata a finire.

-Yvo De Boer, olandese, eco-diplomatico e responsabile del clima all’ONU.

Ricordiamo tutti come il grande meeting in Copenaghen sia andato veramente male: lui, in termini di approccio  ed il suo coordinamento politico sono stati individuati fra le cause principali del vero flop verso le risultanze attese.

Incredibilmente, senz’ altro  che per questa risibile motivazione, l’alto funzionario si è dimesso.

Dimesso!

E’ proprio qui, a fronte di esempi tanto probanti, che noi italiani riusciamo a comprendere pienamente il valore altissimo dei reiterati esempi nostrani  d’ insindacabile correttezza di comportamento: nessuno fra i nostri politici osa dimettersi! Dimettersi è un’offesa verso gli altri e verso sé stessi, denota bassa considerazione a 360°, è pusillanimità assoluta!

Tanto, che dovrebbe essere cassato il riflessivo dal vocabolario della nostra lingua così musicale!

– Eppure c’è uno che pensa che lo vogliano far dimettere!

E  che crede che chi lo voglia sia proprio lui, quello cui piacerebbe  veder  cassato il verbo dallo Zingarelli! Mammamia, signor Leonardo, mammamia, lo pensa proprio dopo che ha fatto così bene allenando il Milan?

-Che Teatrino l’Italia, eh!? E che Marionette!

Nemmeno i reiterati fischi del circondario riescono minimamente a far cambiare il palcoscenico, i burattini e, tantomeno, Mangiafuoco.

Siamo ancora in presenza della  Commedia dell’Arte?

O della nostra Tragedia?

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