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Situazione aziendale ITAC di Grottammare: fasi conclusive pe la CIGS

di | in: Cronaca e Attualità

GROTTAMMARE – Siamo ormai alle fasi conclusive del percorso finalizzato a ottenere un anno di Cigs in deroga per i 150 lavoratori della Itac di Grottammare -azienda in concordato preventivo-, il cui periodo di CIG straordinaria previsto per detto regime scadrà in Agosto. Nei mesi scorsi i sindacalisti hanno incontrato il presidente della Provincia Piero Celani e i sindaci di Grottammare e San Benedetto del Tronto Luigi Merli e Giovanni Gaspari, per ragguagliarli sulla situazione e ottenere il necessario sostegno istituzionale, che è stato pronto e sentito da parte di tutti. Dopo la consegna degli attestati ai 32 lavoratori (purtroppo una minima parte) che hanno frequentato il corso “lavori d’ufficio” nei locali del Ciof di San Benedetto, il presidente Celani ha assicurato un’ulteriore considerazione in vista delle prossime decisive scadenze. Il sindacato infatti ha già incassato il sostanziale sì da parte del Ministero del Lavoro e della Regione Marche, interessati all’erogazione dei fondi rispettivamente per il 70 e 30 per cento (ricordiamo che la Itac di Grottammare è un’azienda pluriregionale, con una sede in Veneto).

Restano tuttavia alcuni nodi relativi ai “costi amministrativi della procedura” che il Commissario giudiziale A. Mattiozzi ed il Liquidatore dott. A. Colucci, dimostrando grande sensibilità, si sono impegnati a sciogliere di concerto con i sindacati, i quali a questo scopo, hanno sollecitato un incontro col Giudice competente dott.ssa Alessandra Mirabelli, che si terrà a Fermo venerdì 2 luglio in vista della scadenza del 5 Luglio, giorno in cui ci si dovrà recare nuovamente presso il Ministero del Lavoro a Roma.

 La cassa integrazione in deroga non è solo un sostegno al reddito, ma anche l’occasione di riqualificarsi, finalità per cui è principalmente concepita anche dall’ultima Legge finanziaria, attraverso una serie di appositi corsi di formazione e di stage/inserimento istituiti dalla Regione Marche e dalla nostra Provincia.

E se il lavoro è un diritto-dovere del cittadino, chi andrebbe a spiegare ai 150 lavoratori e alle loro famiglie che non hanno più diritto a quella dignità loro garantita dalla Costituzione e dalle leggi, in quanto costituirebbero principalmente un “costo per la procedura”?


Grottammare, 30 giugno 2010




30 Giugno 2010 alle 14:22 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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