ASCOLI PICENO – La Regione Marche risponde picche alla richiesta della Provincia di Ascoli Piceno di sospensione del pagamento della tassa di bonifica e si sfila, lasciando che il Consorzio di Bonifica delle Valli Aso-Tenna- Tronto metta le mani nelle tasche dei cittadini.

Oggi dobbiamo preparare la difesa contro una tassa illegittima, un balzello che trasforma il cittadino in suddito.

Se il Consorzio di bonifica Aso-Tenna-Tronto ci spiega e ci convince che ha realizzato delle opere importanti perché un bosco dell’alto Tronto, o un giardino di una casa, o un immobile, oggi urbano, pur ancora iscritto al catasto rustico, ha visto accresciuto il proprio valore immobiliare od agricolo, noi saremo i primi a dire ai cittadini di pagare quella tassa perché un servizio è stato reso.

Ma se così non fosse, come certamente non è, allora chiediamo con chiarezza e determinazione che quella tassa di natura “medioevale” venga cassata perché il cittadino non è un suddito e va rispettato nei suoi diritti Costituzionali.

Stiamo definendo l’articolato del ricorso, da notificare in successione al consorzio di Bonifica Aso-Tenna-Tronto ed alla Commissione Tributaria di Ascoli Piceno per chiedere l’annullamento della tassa.

E’ importante dire che i 60 giorni a disposizione per presentare il ricorso godranno della sospensiva estiva dal 1 Agosto al 15 Settembre e pertanto la scadenza dei 60 giorni viene automaticamente prorogata a dopo il 15 settembre .

La UGL sta verificando, ed i primi riscontri risultano positivi, la possibilità di ricorsi plurimi per evitare il costo dei bolli e per ampliare la possibilità di difesa del cittadino.

La soluzione “Istituzionale” rimane sempre la via maestra per tagliare alla radice una sopraffazione medievale sul cittadino.

Bene fa la Provincia a chiedere decisamente la eliminazione del balzello. Regione Marche e consorzio di bonifica Aso-Tenna –Tronto debbono rinsavire; la responsabilità di questo “carrozzone” mangia soldi è loro e sta a loro trovare la soluzione senza “rapinare” i cittadini.

                                                                                                                             SEGRETERIA PROVINCIALE

                                                                                                                                             UGL

Ascoli Piceno, 09/07/2010

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