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dalla Regione Marche

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PRESENTATO IN REGIONE IL SESTO CENSIMENTO GENERALE DELL’AGRICOLTURA
 
Questa mattina in Regione si è tenuta una conferenza stampa, a cui ha partecipato il vice presidente e assessore all’Agricoltura, Paolo Petrini, per la presentazione del  6° censimento generale dell’Agricoltura, che prenderà il via il prossimo 24 ottobre.
“Dopo dieci anni – ha detto Petrini – prende il via il censimento generale dell’agricoltura. Un’azione che presuppone un forte lavoro sul territorio, con il coinvolgimento degli operatori agricoli, e un altrettanto forte impegno delle strutture regionali. L’obiettivo è quello di raccogliere dati sociali, economici e ambientali che fungano da base alle politiche di settore per il prossimo futuro. Il momento è quello più opportuno, visto che si sta discutendo il prossimo periodo di programmazione della politica agricola europea, quello che va dal 2014 al 2020. L’agricoltura oggi attraversa una fase di profondo cambiamento, per questo ci aspettiamo indicazioni circa il grado di apertura al mercato, la propensione all’innovazione, alla qualità e il contributo in termini ambientali delle imprese agricole, anche in rapporto a beni comuni come paesaggio, suolo ed acqua, che caratterizzano il profilo della nostra regione. Interessante sarà anche verificare l’andamento del ricambio generazionale”.
Hanno preso parte all’incontro con la stampa tecnici e dirigenti regionali, dell’Istat e delle Camere di commercio. Presenti anche il preside della Facoltà di Agraria di Ancona, Rodolfo Santilocchi, e Franco Sotte, docente di Economia agraria presso la Facoltà di Economia del capoluogo regionale.
Diverse le novità presentate durante l’incontro. Per la prima volta il censimento vero e proprio viene anticipato da una lista pre censuaria di aziende affettivamente operanti, ricavata dalle diverse banche dati a disposizione dei vari uffici amministrativi opportunamente interconnessi. Verrà poi realizzata da parte dell’Istat, a partire dal rilevamento al via il 24 ottobre, un’anagrafe delle imprese agricole, in modo da avere informazioni con periodicità maggiore rispetto alla cadenza decennale dei censimenti. Novità di rilievo è poi data dalle informazioni di carattere ambientale, che saranno anch’esse oggetto di rilevazione. Infine, vi sarà per la prima volta la possibilità di compilare i formulari on line, velocizzando le procedure.
Il censimento, a cui lavoreranno una cinquantina di tecnici regionali, le Camere di commercio e i comuni sarà coordinato dall’Istat. In Italia riguarderà 2.047.824 unità, nelle Marche 59.996 aziende agricole e zootecniche, pari al 2,93 per cento.
Nelle Marche il 65 per cento del territorio è dedicato all’agricoltura, per un totale di circa 500 mila ettari. E’ di circa sette – otto ettari la dimensione media dell’impresa agricola marchigiana, mettendo insieme sia le grandi realtà competitive e ben strutturate, sia le realtà a base familiare. 
I dati raccolti forniranno un quadro informativo statistico di supporto alla programmazione e alle politiche agricole europee, nazionali e regionali.
Già attivo il numero verde per avere maggiori informazioni (800098571) e una sezione secifica all’interno del sito della Regione Marche dedicato alla statistica (www.sistar.marche.it).
Entro il 30 giugno del 2011 vi saranno già le prime anticipazioni, mentre entro il 30 aprile 2012 verranno forniti i dati definitivi.(f.b.)

Linee ferroviarie Ascoli-Porto d’Ascoli e Civitanova-Albacina: nuove fermate e ammodernamenti.
Viventi: “Investimenti per migliorare la rete e puntare sulla metropolitana di superficie”

La Regione Marche finanzia con 2 milioni e 891 mila euro la realizzazione di due nuove fermate ferroviarie a Civitanova Marche e Monsampolo del Tronto, oltre al rifacimento di quelle esistenti a San Filippo e Marino del Tronto, entrambe ad Ascoli Piceno. La somma copre l’80 per cento dell’investimento (pari a complessivi 3 milioni e 613 mila euro). Il restante 20 per cento (722 mila euro) è a carico dei Comuni e di Rete ferroviaria italiana (Rfi). Su proposta dell’assessore ai Trasporti, Luigi Viventi, la Giunta ha stanziato le risorse necessarie che provengono dal Por (Programma operativo regionale Fesr 2007-2013) e destinate a sostenere la competitività regionale. Nelle prossime settimane verranno sottoscritte le convenzioni con i Comuni interessati e Rfi. “Gli interventi programmati – afferma Viventi – hanno l’obiettivo di migliorare la mobilità e il trasporto pubblico locale in chiave sostenibile, favorendo l’offerta di un servizio integrato. La realizzazione o il potenziamento delle fermate ci consente di puntare, con sempre maggiore convinzione, sullo sviluppo della rete ferroviaria regionale, nell’ottica della realizzazione di un servizio di metropolitana di superficie, in grado di decongestionare il traffico cittadino e il conseguente inquinamento acustico e da polveri sottili. Considerando che nella provincia di Pesaro e Urbino sono allo studio proposte per la realizzazione di un sistema tram-treno e che proseguono gli interventi strutturali sulla linea ferroviaria nella zona di Ancona, con il completamento della fermata Ancona Stadio, nell’ambito del progetto di integrazione autobus-treno nell’area urbana del capoluogo, l’attenzione della Regione e di Rfi è ora orientata sulle linee Ascoli Piceno-Porto d’Ascoli e Civitanova-Albacina”. Lungo la linea Civitanova-Albacina è prevista la costruzione di una nuova fermata nella zona “Fiera” di Civitanova Marche, con soppressione del passaggio a livello al chilometro 2+68. Sulla linea Ascoli-Porto d’Ascoli verranno ammodernate le fermate di San Filippo, nel centro urbano, con un bacino di utenza notevole, e di Marino del Tronto, sempre ad Ascoli Piceno. Entrambe nell’ottica di un servizio metropolitano di superficie, conseguente all’elettrificazione della linea, già cofinanziata con i fondi Fas. La stazione di Monsampolo del Tronto, invece, verrà sostituita con una nuova fermata in località Stella e la realizzazione di un parcheggio nel piazzale antistante: scelta ritenuta migliore per la posizione meno decentrata rispetto al centro abitato e per servire un bacino d’utenza maggiore.


PROMOZIONE DEI SISTEMI PRODUTTIVI LOCALI – LA GIUNTA APPROVA CRITERI E  MODALITA’ ATTUATIVE
 
“Favorire lo sviluppo dei distretti produttivi marchigiani, rafforzandone il sistema organizzativo e l’integrazione tra filiere produttive, anche attraverso reti e aggregazioni d’impresa. Obiettivi da raggiungere tramite l’incentivazione delle attività di sviluppo sperimentale, trasferimento tecnologico e innovazione, senza tralasciare banda larga e infrastrutture telematiche, risparmio energetico e internazionalizzazione. Interventi che possiamo mettere finalmente in pista grazie alle risorse statali, trasferiteci dal Governo nazionale con un ritardo di due anni. Gli oltre tre milioni e 260mila euro che possiamo ora investire, sono molto utili per favorire la ripresa della via dello sviluppo, ora che la fase acuta della crisi sembra passata, ma i cui riflessi occupazionali si fanno ancora pesantemente sentire”. Sara Giannini, assessore alle Attività produttive, commenta così l’approvazione da parte della Giunta regionale, su sua proposta, degli interventi a favore dei sistemi produttivi locali. Si tratta di contributi – provenienti dal riparto 2008 del Fondo unico per le imprese, che lo Stato trasferisce alle Regioni – inerenti la fascia alta dei fattori di competitività aziendale. Una strada, quella scelta dalla Giunta, che mira su aggregazioni e collaborazioni tra imprese, per creare quella massa critica necessaria ad investire proficuamente in ricerca e innovazione.
La strategia di supporto messa a punto dal governo regionale è stata preceduta da un’attenta analisi dei fabbisogni espressi dal sistema delle imprese. Approfondimento che ha visto un lavoro congiunto con tutti gli attori attivi nello sviluppo locale. Associazioni imprenditoriali e sindacali, istituzioni locali, università e centri di trasferimento tecnologico, hanno collaborato con l’assessorato regionale alle Attività produttive, per individuare iniziative pilota utili al rilancio della competitività del sistema Marche.
Per partecipare al bando – reperibile al sito www.impresa.marche.it e a breve pubblicato sul Bollettino ufficiale delle Marche – è necessario un raggruppamento di almeno tre imprese, sotto forma di associazione temporanea, consorzio, cooperativa o secondo l’innovativo modello del “contratto di rete”.
Il contributo erogabile può arrivare, a seconda dei casi, al 60 per cento delle spese ammissibili previste dai progetti presentati. La stima dei tecnici regionali è per l’attivazione, tramite i contributi erogabili, di circa 10 milioni di euro di investimenti, anche grazie all’eventuale contributo di altri cofinanziatori pubblici/privati.(f.b.)




20 Ottobre 2010 alle 0:05 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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