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L’ITB al Ministero delle Politiche Comunitarie, il tempo sta scadendo

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ITB al ministero

ITB al ministero

ROMA – I sambenedettesi dell’Itb Italia nella Capitale per fare il punto della situazione sul blocco dei rinnovi delle concessioni fino al 2015 chiesto dall’Unione Europea con la direttiva Bolkenstein. Mercoledì 17 novembre, una delegazione dell’associazione presieduta da Giuseppe Ricci ha incontrato il Capo Dipartimento Politiche Comunitarie dell’omonimo Ministero, dott. Roberto Adam, il Direttore Generale Gaiani ed il dott. Celeste, responsabile delle procedure d’infrazione con l’Ue. La riunione è stata organizzata dal deputato piceno Amedeo Ciccanti, mentre erano presenti anche l’On. Luciano Agostini, il romagnolo Sandro Brandolini e il rappresentante nazionale della Sib Confcommercio Pietro Gentili.
Il politico ascolano dell’Udc commenta con un comunicato stampa l’attuale situazione: «La Commissione Europea si è opposta al rinnovo automatico delle concessioni demaniali marittime ogni sei anni perché ostacola la libertà di insediamento da parte di cittadini ed imprese dei paesi membri dell’Unione Europea. – spiega Ciccanti – Se l’Italia non si adegua immediatamente la procedura d’infrazione promossa nel 2009 porterà probabilmente a pesanti sanzioni pecuniarie per l’Italia.

Quindi finché non si rimuove la procedura d’infrazione non può nemmeno essere affrontata una riforma del regime concessorio per gli stabilimenti balneari, anche in relazione ai canoni demaniali. Tale precondizione – ha ricordato Ciccanti – è stata riproposta alla Commissione politiche comunitarie del Senato dal dimissionario Ministro Ronchi, con un emendamento soppressivo del comma 2 dell’art.1 del DL 400/93 e successive modificazioni ed integrazioni».
L’impegno prioritario assunto dalla delegazione è stato quello di regolare la situazione con la Commissione europea, ma anche quello di farlo in fretta, soprattutto cercando uno strumento legislativo più veloce della legge comunitaria che si sta discutendo al Senato come conferma il dott. Celeste: «Per poter sfruttare la proroga della messa all’asta degli stabilimenti fissata per il 2015, il Governo deve assolutamente eliminare ogni diritto di prelazione ai concessionari uscenti. Altrimenti la sanzione pecuniaria arriverà prima di quella data. L’unica strada è inserire nel decreto Milleproroghe di dicembre una modifica all’attuale normativa che continua a garantire il rinnovo automatico. Dopo aver risolto questo fardello si potrà parlare anche disdemanializzazione (ovvero l’acquisto delle aree da parte dei concessionari) come richiede l’Itb e come vogliono, da quanto sembra, anche le altre associazioni. Ma lo si dovrà fare con accordi tra Governo e Regioni e in seguito tra Regioni e Comuni».
Pienamente soddisfatto dell’incontro anche Giuseppe Ricci: «Abbiamo finalmente potuto constatare che nel documento condiviso sottoscritto da tutte le associazioni, sono state riprese le proposte che la nostra associazione ha suggerito in questi ultimi due anni. Ora si parla lo stesso linguaggio. Noi d’altro canto andremo avanti, il prossimo 25 novembre a San Benedetto incontreremo alcuni esponenti della maggioranza parlamentare».




19 Novembre 2010 alle 23:54 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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