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Korea Film Fest, stasera inaugurazione con “Blades of Blood”, domani “The Host” di Bong Joon-ho

di | in: Cultura e Spettacoli

“The Host” di Bong Joon-ho

FIRENZE – Serata inaugurale per il Korea Film Fest 2011: stasera alle ore 21 all’Odeon di Firenze sarà proiettato in anteprima italiana il kolossal “Blades of Blood” di Lee Joon-Ik. Campione d’incassi in patria, “Blades of Blood” è ambientato nel 1592 e racconta la furia di Mong-hwak Lee, uno spadaccino cieco che, stanco di assistere alla sottomissione della Corea al dominio straniero, semina morte e distruzione.


Domani, sabato 26 marzo, un altro film campione al botteghino: con 17 milioni di spettatori in Corea che lo rendono il maggior successo d’incassi in patria degli ultimi tempi, sarà proiettato “The Host” di Bong Joon-ho, il regista a cui il Korea Film Fest 2011 dedica la retrospettiva completa. Il film impone Bong Joon-ho come uno dei cineasti più interessanti della sua generazione, osannato dal pubblico e dalla critica. “The Host” racconta la storia di un terribile mostro nato da una modificazione genetica che esce dalle acque del fiume in cui vive, lasciando dietro di sé una scia di distruzione e di morte (il film è costato dieci milioni di dollari per gli effetti speciali).

“The Host” è in programma alle 20.15. La seconda giornata del Festival inizia però già dal pomeriggio. Si parte alle ore 15 con il corto “All about your mother” (2010) di Jung Jin-young sulla storia di un ragazzo gay di Seul. Alle 15.30 “A brand new life” (2009) della regista donna Ounie Lecomte sul dramma dell’abbandono di una bambina da parte dei genitori a seguito del quale si apre per lei la strada di un’adozione.


Alle 17.30 sarà proiettato il film collettivo “Tokyo!” (2008) di Michel Gondry, Leos Carax e Bong Joon-ho. Presentato al Festival di Cannes nel 2008, “Tokyo!” è un film in tre episodi che racconta la capitale giapponese attraverso lo sguardo di tre registi stranieri: l’episodio di Bong joon-ho racconta la storia di un uomo che, dopo essersi autorecluso e aver evitato ogni relazione umana per dieci anni, un giorno stabilisce per la prima volta un contatto con la ragazza che gli porta la pizza, ma in quel momento si verifica una scossa di terremoto.


A tarda serata, ore 22.40, “Moss” di Kang Woo-suk (2010) sulla misteriosa comunità religiosa di recupero per galeotti omicidi: quando il guru viene trovato morto cominciano le indagini per scoprire le verità celate.




25 Marzo 2011 alle 19:32 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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