Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 00:45 di Mar 14 Mag 2024

A Popsophia la Canzone si fa Filosofia

di | in: Cultura e Spettacoli

Luciano Canfora_Silio Bozzi

CIVITANOVA MARCHE – 01/08/2011 – È stata la serata più pop del festival quella dedicata alla filosofia nelle canzonette. Come ogni sera, anche ieri (domenica), erano diciotto le postazioni attive in contemporanea “animate – ha dichiarato Ercoli – dai centoventisei volontari che ci permettono di realizzare questa manifestazione”. Sul palco principale, quello di Piazza della Libertà, sono stati protagonisti Vincenzo Mollica, decano del TG1 e Leo Turrini, editorialista del QN, con uno spettacolo dal titolo “Viva l’Italia”, citazione di una canzone di Francesco De Gregori. Obiettivo popfilosofico: raccontare chi siamo attraverso la storia della musica leggera. Esperimento riuscito, grazie alle quasi due ore di incontro, al calore degli oltre duemila spettatori, alla musica suonata dal vivo dai Pop Radio e ai videoclip curati da Riccardo Minnucci. Due ore di botta e risposta tra canzoni e aneddoti sui più grandi della musica: Battisti, Celentano, Mina. Minuti trascorsi fra il registro alto, come il ricordo di Edmondo Berselli, “un grande vuoto nel panorama culturale italiano” e registro divertente: “mi piace molto questo nome Popsophia – ha dichiarato Mollica -, perché racchiude la mia vita, cioè la cultura popolare, la filosofia e soprattutto la mia attrice preferita: Sofia Loren”.


Se c’è un momento che può riassumere la serata è forse la risposta di Mollica alla domanda di Leo Turrini: “se fra cinquant’anni ci emozioneremo per una canzone di oggi con la stessa nostalgia che stasera ci mette addosso ‘Vecchio Frack’ di Modugno”. “Le canzoni – è stato il pensiero di Vincenzo Mollica- raccontano il nostro essere nel mondo in quel momento in cui le ascoltiamo. Perciò sì, ascolteremo Vasco ma anche Emma con molta intensità perché ci racconteranno la storia scritta in quella canzone ma soprattutto ci ricorderanno com’eravamo noi a quel tempo”.
E poi altri ricordi, fino all’ultimo per Federico Fellini e Civitanova, dove il regista riminese veniva spesso per la sensitiva Pasqualina Pezzolla tanto da aver inserito molti flash di quelle esperienze ne ‘La dolce vita’ e infine un invito a essere più pop. “In Italia c’è ancora divisione fra cultura alta e bassa” secondo Mollica, “basti pensare che non esiste un museo del fumetto in questo Paese”. “In bocca al lupo per il futuro – ha concluso – perché un festival che apre con Giulio Giorello sulla filosofia di Dylan Dog, merita il più grande successo culturale possibile”.
Nel frattempo, per restare in tema, nel giardino della scienza duecento persone assistevano all’incontro sulla matematica e le tre dimensioni attraverso i Simpson curato dal professor Giorgio bolondi dell’Università di Bologna e l’Istituto Sant’Agostino, mentre al chiostro della Popfilosofia, Carola Barbero e Simone Regazzoni, si cimentavano sulla filosofia di ‘Sex and the city’ e ‘Lost’, argomenti che in settimana hanno richiamato più volte l’attenzione di radio rai su Popsophia.
La serata si era aperta alle 18.30 nell’auditorium di San Francesco con i lavori grafici dell’istituto Bonifazi e della scuola di Via Tacito insieme al main sponsor, Sandro Paniccia, presidente del gruppo ICA e con un altro tutto esaurito: quello di Luciano Canfora e Silio Bozzi, alle 18.30, su “La misteriosa storia del falso Artemidoro”. Si è poi conclusa con altrettanti successi prima all’auditorium San Francesco con la Dannunziana recitata da Paola Giorgi e infine al caffè letterario con il Turkish Cafè Trio.
Non sono mancati anche momenti più legati allo spettacolo con la sfilata delle ballerine di burlesque di Vatality’s che hanno animato corso Annibal Caro e il concerto dei Wando e Ruggero Urlando.

foto della serata. credit: Luigi Gasparroni




1 Agosto 2011 alle 15:12 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
Tags:

Ricerca personalizzata