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dalla Regione Marche

di | in: Cronaca e Attualità, dalla Regione Marche

Luca Marconi

17 OTTOBRE 2011 17:09
APPROVATO IL BANDO SCUOLE PER GENITORI.

La Regione Marche ha approvato il bando regionale per progetti di formazione denominati ‘Scuole per genitori’, progetti di nuova proposta dall’assessore per la Famiglia, Luca Marconi.I corsi di formazione affrontano due tipologie di intervento. Il primo prevede il diretto coinvolgimento dei corsisti con i responsabili delle attivita` formative, i quali non devono possedere necessariamente professionalita` specifiche, ma piuttosto un’esperienza nel campo delle problematiche che piu` spesso coinvolgono le famiglie. I programmi devono riguardare il ruolo conferito alla famiglia dalla Costituzione, la conoscenza delle varie problematiche relative al rapporto genitori-figli, la conoscenza dell’eta` evolutiva, l’importanza della comunicazione fra genitori e figli, specie nei casi di comportamento a rischio, il rapporto famiglia/societa` e la promozione della cultura dell’accoglienza. Il corso, che ha carattere gratuito o per il quale puo` essere chiesto il pagamento di una somma simbolica non superiore a 10 euro, deve avere un numero di partecipanti non inferiore a 25 e non superiore a 35 e deve essere articolato in moduli inferiori alle 16 ore. Una volta individuati i beneficiari, i corsi dovranno concludersi entro il 30 giugno 2012. Il contributo regionale e` pari a 1.000 euro per ogni corso. Il secondo tipo di corso, invece, ha carattere seminariale con il coinvolgimento di docenti professionisti nell’area sociale, psicologica, pedagogica e medica. La partecipazione a questo corso prevede il pagamento d’iscrizione e il numero dei partecipanti deve essere superiore a 35. Il contributo regionale non puo` superare il 40% della spesa ritenuta ammissibile e comunque non puo` essere superiore a 5.000 euro. Complessivamente il fondo regionale ammonta a 200mila euro ed e` destinato per il 70% al finanziamento dei corsi del primo tipo e per il 30% al finanziamento dei corsi del secondo tipo. I beneficiari dei contributi regionali, detti Enti gestori dei corsi, possono essere Comuni singoli o associati anche a livello d’Ambito, associazioni facenti parte della Consulta regionale per la famiglia o associazioni di famiglie in possesso dell’attestazione comunale che dimostri lo svolgimento di almeno un anno di attivita` nelle materie oggetto del corso, organizzazioni di volontariato i cui fini statutari sono rivolti specificamente a favore della famiglia o che svolgano la loro attivita` prevalentemente a favore della famiglia, associazioni di promozione sociale i cui fini sono rivolti esplicitamente a favore della famiglia o che svolgano la loro attivita` prevalentemente a favore della famiglia e cooperative sociali che gestiscono attivita` socio-sanitarie ed educative a sostegno della famiglia. Ai corsi del secondo tipo possono partecipare anche altre persone giuridiche private. La domanda da parte degli Enti gestori per l’accesso ai contributi regionali deve essere presentata entro e non oltre l’11 novembre 2011. Per informazioni e` possibile consultare il sito www.servizisociali.marche.it. (a.f.) 


17 OTTOBRE 2011 14:36
LINEA FERROVIARIA FANO-URBINO, LA REGIONE ESPRIME AL MINISTERO PARERE FAVOREVOLE SULLA DISMISSIONE. VIVENTI: ‘ACCOLTE LE RIPETUTE RICHIESTE DELLA PROVINCIA, RFI NON INTERESSATA A RIATTIVARE IL COLLEGAMENTO’.

La Regione Marche ha espresso parere favorevole alla dismissione della linea ferroviaria Fano-Urbino. Su proposta dell’assessore alle Infrastrutture, Luigi Viventi, la Giunta regionale ha risposto alle richiesta del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che sollecitava una decisione in merito, a seguito della rinuncia della concessione di servizio da parte di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi). ‘Abbiamo assecondato le ripetute richieste della Provincia di Pesaro e Urbino di procedere alla dismissione definitiva, in quanto interessata a riconvertire l’aerea dell’ex sede ferroviaria ‘ sottolinea Viventi ‘ La decisione comunicata al Ministero tiene conto anche del fatto che Rfi non e` piu` intenzionata a ripristinare il collegamento ferroviario, per cui, come Regione, autorizziamo Rfi e la Provincia a instaurare rapporti diretti per un miglior riutilizzo pubblico della vecchia linea’. Il servizio passeggeri e merci sulla linea ferroviaria Fano-Urbino e` stato soppresso nel 1987, previa autorizzazione del ministero dei Trasporti. Attualmente viene effettuato un sevizio sostitutivo, con autolinea, finanziato dalla Regione Marche. La concessione per la gestione dell’infrastruttura ferroviaria prevede la possibilita` di dismissione, una volta acquisiti i pareri ministeriali e della Regione. Rfi, gia` nel 2002, rinunciava alla concessione di esercizio per le difficolta` economiche e gestionali connesse all’effettuazione del servizio. Nel 2003 il Ministero chiedeva alla Regione il proprio parere, nell’ambito della programmazione dei servizi locali. La Regione, nel 2005, invitava il Ministero a soprassedere alla chiusura. Nel 2010 la Provincia di Pesaro e Urbino, invece, ha richiesto ripetutamente la ripresa dell’iter di dismissione e l’assegnazione all’Amministrazione provinciale dell’area della linea, per realizzare l’asse portante della rete di piste ciclabili della provincia, lungo la Valle del Metauro. Sempre nel 2010 la Provincia ha inviato alla Regione e a Rfi la delibera con cui si chiedeva di procedere alla dismissione definitiva e sollecitato la Regione, anche nel 2011, per esprimere il necessario parere al Ministero. La Regione ha nuovamente avviato contatti con Rfi per valutare l’ipotesi di una riattivazione della linea, non trovando la dovuta adesione per la scarsa frequentazione della tratta ferroviaria. ‘Conseguenza logica e definitiva ‘ conclude Viventi ‘ e` stata, pertanto, l’invio del parere favorevole al Ministero, in quanto la contrazione delle risorse statali, per il settore, non concede possibilita` di ulteriori ripensamenti’. 

17 OTTOBRE 2011 14:28
DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO, PROPOSTA DI LEGGE DELLA GIUNTA REGIONALE. ATTRIBUITA AI COMUNI L’AMMINISTRAZIONE DEI QUATTRO ERSU, PROSEGUENDO LA STRADA DELLA SEMPLIFICAZIONE E DELLA RAZIONALIZZAZIONE.

‘Il governo regionale prosegue sulla strada della semplificazione e della razionalizzazione, ricercando l’efficienza organizzativa di ogni funzione amministrativa’. E` quanto affermato dall’esecutivo regionale, dopo l’approvazione di una proposta di legge che assegna ai Comuni sede di Universita` (Ancona, Camerino, Macerata, Urbino) l’amministrazione dei rispettivi Ersu. La gestione corrente resta di competenza dei direttori degli enti, mentre le funzioni di amministrazione sono esercitate dagli organi dei Comuni. Al sindaco compete la rappresentanza legale. La proposta di legge della Giunta regionale modifica la precedente normativa (la 38 del 1996) in materia di diritto allo studio universitario. Il testo inviato all’Assemblea legislativa per l’approvazione riconferma i quattro Enti regionali per il diritto allo studio, mentre i Consigli di amministrazione vengono sostituiti dagli organi comunali. La proposta, e` stato evidenziato durante la discussione in Giunta, ‘tiene conto delle richieste pervenute dal territorio e delle sollecitazioni avanzate dal dibattito politico in corso in merito al contenimento dei costi di gestione’. Secondo le disposizioni contenute nella proposta approvata dalla Giunta regionale, la gestione corrente viene affidata ai direttori degli Ersu, mentre i Comuni di Ancona, Camerino, Macerata e Urbino svolgeranno funzioni di indirizzo, sulla base delle indicazioni emanate dalla Regione. La Giunta regionale definisce gli obiettivi generali da conseguire e le priorita` degli interventi, i criteri di accesso ai servizi, la determinazione di costi standard (servizi abitativi e ristorazione), le misure per la riduzione delle spese, il controllo di gestione. Le funzioni dei Comuni riguardano l’approvazione dei regolamenti e dei documenti contabili, la determinazione delle tariffe dei servizi (sulla base dei costi standard stabiliti dalla Giunta regionale), gli acquisti e le alienazioni. I direttori generali vengono nominati dalla Giunta regionale, sentiti i Comuni, attingendo dal personale di ruolo degli Ersu con qualifica dirigenziale. La proposta di legge, inoltre, istituisce la Consulta regionale degli studenti universitari, che esprimera` pareri e formulera` proposte in materia di diritto allo studio universitario.


17 OTTOBRE 2011 13:01
PRESENTATO IL RAPPORTO REGIONALE ANNUALE INAIL 2010 – IN CALO INFORTUNI E MORTI SUL LAVORO.

Diminuiscono nelle Marche gli infortuni e i morti sul lavoro ma aumenta il dato sulle malattie professionali. E’ quanto emerge dal Rapporto regionale annuale INAIL 2010 presentato questa mattina a Palazzo Raffaello. L’incontro e` servito anche a rinnovare per la quarta volta il protocollo d’Intesa tra la Regione e l’INAIL per una collaborazione in materia di igiene e sicurezza sul lavoro. A sottoscrivere il documento, il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, e il direttore regionale INAIL, Carlo D’Amato. ‘Il problema affrontato da questo protocollo d’intesa ‘ ha detto Spacca ‘ e` particolarmente sentito, come lo ricorda costantemente lo stesso presidente della Repubblica Napolitano. Sicurezza del lavoro e, in questo caso, sicurezza sul lavoro. E’ questo uno dei focus del progetto di Governo regionale di questa legislatura’. ‘Grande ‘ ha continuato Spacca ‘ e` il nostro impegno a tutela del lavoro e a garanzia di salute e sicurezza per i lavoratori. Questo impegno non si deve fermare ma deve rinnovarsi con la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti: istituzioni, imprese, sistema sanitario, sindacati. Obiettivo e` migliorare ancora di piu` le performance perche` e` cosi` che si misura il grado di benessere e di civilta` di una comunita`’. ‘Questa collaborazione ‘ ha affermato l’assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti ‘ e` un utile contributo per migliorare le condizioni di vita e di lavoro. Quello che stiamo vivendo e` un momento molto particolare. Nella crisi generale le Marche tengono meglio di altre regioni ma in situazioni di difficolta` il rischio e` che si allentino quegli strumenti di protezione e tutela del lavoro. Dunque, non dobbiamo abbassare la guardia e puntare alla prevenzione per accrescere la cultura della sicurezza’. Passi avanti sono stati fatti e i dati INAIL lo confermano. Le Marche registrano una diminuzione degli infortuni denunciati del 3,82% rispetto al 2009, sensibilmente migliore della media nazionale (1,87%), nonostante in questa regione la crisi economica abbia inciso in modo minore. Permane il primato negativo del settore delle costruzioni per il numero di infortuni (2.667 casi pari al 10,6%), seguito dal settore dei metalli. In controtendenza e` il terziario, con un andamento crescente ( +1.4%) da attribuire principalmente al settore scuola ( +31.3%) e al comparto sanitario, con un incremento del 17% cui concorre significativamente la provincia di Ancona, dove si trova il Polo Ospedaliero Regionale. I casi mortali verificatisi nel 2010 sono 26 (32 casi nel 2009; -18,7%). Un infortunio mortale si e` verificato nel settore agricolo, tutti gli altri casi si sono verificati nelle attivita` industriali e nei servizi, con il settore delle costruzioni al primo posto alla pari con il settore industriale-manifatturiero (6 casi), mentre al settore del terziario si ascrivono 11 decessi, cinque dei quali nelle attivita` di autotrasporto. Da sottolineare che oltre il 60% dei casi mortali e` stato determinato dagli incidenti avvenuti sulla strada (38,5% circolazione stradale in occasione di lavoro, 23% in itinere ‘ percorso casa/lavoro/casa). Per quanto riguarda i lavoratori stranieri, a fronte di una popolazione residente di circa 140mila unita` si registra una diminuzione di 285 infortuni rispetto al 2009, corrispondente al -6,4%. Aumentano invece del 32,6% le malattie professionali (con un +86% in agricoltura), superiore al 22,2% della media italiana, con oltre 2.600 casi denunciati. Richiamandosi di nuovo alle parole del presidente Napolitano, il direttore regionale INAIL D’Amato, ha ribadito l’intenzione dell’ente a ‘prodigare il massimo sforzo possibile nel contrastare quei tanti e, nonostante il calo, sempre troppi infortuni sul lavoro che incidono in modo indelebile nel futuro non solo delle vittime e delle loro famiglie ma di tutta la popolazione italiana’. Il 2010 segna tra l’altro un momento cruciale di evoluzione del ruolo dell’INAIL, quale pilastro per l’intero sistema del Welfare del Paese, in virtu` dell’incorporazione dell’ISPESL e dell’IPSEMA. ‘E’ per tale motivo ‘ ha concluso D’Amato – che anche in questa regione riaffermiamo la volonta` di portare avanti questa missione in uno spirito di collaborazione e di sinergia con l’Istituzione regionale, le parti sociali, il sistema sanitario, le autonomie locali e le universita`’. (s.g.) 

17_10_2011_Rapporto INAIL_2010

17 OTTOBRE 2011 09:07
APPROVATO IL BANDO SCUOLE PER GENITORI.

La Regione Marche ha approvato il bando regionale per progetti di formazione denominati ‘Scuole per genitori’. I corsi di formazione affrontano due tipologie di intervento. Il primo prevede il diretto coinvolgimento dei corsisti con i responsabili delle attivita` formative, i quali non devono possedere necessariamente professionalita` specifiche, ma piuttosto un’esperienza nel campo delle problematiche che piu` spesso coinvolgono le famiglie. I programmi devono riguardare il ruolo conferito alla famiglia dalla Costituzione, la conoscenza delle varie problematiche relative al rapporto genitori-figli, la conoscenza dell’eta` evolutiva, l’importanza della comunicazione fra genitori e figli, specie nei casi di comportamento a rischio, il rapporto famiglia/societa` e la promozione della cultura dell’accoglienza. Il corso, che ha carattere gratuito o per il quale viene chiesto il pagamento di una somma simbolica non superiore a 10 euro, deve avere un numero di partecipanti non inferiore a 25 e non superiore a 35 e deve essere articolato in moduli inferiori alle 16 ore. Una volta individuati i beneficiari, i corsi dovranno concludersi entro il 30 giugno 2012. Il contributo regionale e` pari a 1.000 euro per ogni corso. Il secondo tipo di corso, invece, ha carattere seminariale con il coinvolgimento di docenti professionisti nell’area sociale, psicologica, pedagogica e medica. La partecipazione a questo corso prevede il pagamento d’iscrizione e il numero dei partecipanti deve essere superiore a 35. Il contributo regionale non puo` superare il 40% della spesa ritenuta ammissibile e comunque non puo` essere superiore a 5.000 euro. Complessivamente il fondo regionale ammonta a 200mila euro ed e` destinato per il 70% al finanziamento dei corsi del primo tipo e per il 30% al finanziamento dei corsi del secondo tipo. I beneficiari dei contributi regionali, detti Enti gestori dei corsi, possono essere Comuni singoli o associati anche a livello d’Ambito, associazioni facenti parte della Consulta regionale per la famiglia o associazioni di famiglie in possesso dell’attestazione comunale che dimostri lo svolgimento di almeno un anno di attivita` nelle materie oggetto del corso, organizzazioni di volontariato i cui fini statutari sono rivolti specificamente a favore della famiglia o che svolgano la loro attivita` prevalentemente a favore della famiglia, associazioni di promozione sociale i cui fini sono rivolti esplicitamente a favore della famiglia o che svolgano la loro attivita` prevalentemente a favore della famiglia e cooperative sociali che gestiscono attivita` socio-sanitarie ed educative a sostegno della famiglia. Ai corsi del secondo tipo possono partecipare anche altre persone giuridiche private. La domanda da parte degli Enti gestori per l’accesso ai contributi regionali deve essere presentata entro e non oltre l’11 novembre 2011. Per informazioni e` possibile consultare il sito www.servizisociali.marche.it . (a.f.)




17 Ottobre 2011 alle 18:31 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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